[42] Luci e ombre dell'anno olimpico
Tra luglio e agosto Parigi al centro dell'attenzione mentre la Germania ospita Europei di calcio e pallamano (in corso). Italia non pervenuta, mentre la Francia studia un piano epocale per lo sport
Berlino, 13 gennaio 2024
L’anno olimpico 2024, che culminerà nei Giochi di Parigi a fine luglio (dal 26 all’11 agosto), è iniziato con un record inusuale: 53 mila persone hanno assistito a Düsseldorf, in Germania, alle due partite inaugurali del campionato Europeo 2024 di pallamano.
La Germania ospiterà in giugno anche l’europeo di calcio e insieme alla Francia sarà al centro dell’attenzione sportiva nei prossimi mesi.
Impossible non parlare dei due paesi europei senza fare un parallelismo con l’Italia che lo scorso anno si è vista aggiudicare l’europeo 2032 solo in coabitazione con la Turchia ovvero il paese che più volte è stato bocciato dall’Uefa (6 consecutive), in particolare contro Francia (2016), Germania (2024) e Inghilterra (2028) prima del co-hosting con l’Italia.
Se lo sport esprime l’autorevolezza e la percezione di un paese all’esterno abbiamo poco da sorridere. Peraltro la finale è ancora da assegnare tra Roma e Istanbul. Sono pronto a scommettere...
La verità è che pure gli Europei di pallavolo (maschili e femminili) li abbiamo organizzati in coabitazione, e qui mi fermo.
Nel frattempo un occhio di riguardo lo merita proprio la Francia che da anni sta investendo in grandi tornei.
Non solo Olimpiadi: nel 2023 ha ospitato i Mondiali di rugby, nel 2016 ebbe gli Europei. Ma c’è molto di più e va oltre gli eventi.
La Francia potrebbe presto ricorrere a tattiche spesso viste nel finanziamento degli stadi americani e nei derby di espansione delle squadre professionistiche per attirare alcune delle più grandi organizzazioni sportive del mondo.
Per volere del presidente Emmanuel Macron, il governo francese sta valutando un emendamento al bilancio 2024 che non solo esenterebbe le organizzazioni sportive che si trasferiscono nel Paese da una serie di imposte sulle società, sulla proprietà e sul reddito, ma estenderebbe anche molte di questi benefici ai dipendenti di tali enti.
I benefici fiscali si applicherebbero a un’ampia serie di organizzazioni sportive, tra cui più di 30 federazioni internazionali riconosciute dal CIO.
Ma c’è un premio particolare nella mente dei legislatori francesi: la FIFA.
I politici vorrebbero che l’organo di governo del calcio mondiale spostasse la sua sede da Zurigo in Francia, dove la FIFA ha già avuto sede dalla sua fondazione nel 1904 fino al 1932.
Un trasferimento da Zurigo è stato apertamente preso in considerazione per diversi anni poiché l'organizzazione ha lottato per riconquistare la fiducia del pubblico a livello globale (dopo lo scandalo del 2016 che portò alla fine dell’era Blatter) mentre si trovava in una località nota per il segreto aziendale.
Più di recente, la FIFA ha aperto un ufficio permanente a Miami, progettato in parte per amministrare la prossima Coppa del Mondo 2026 negli Stati Uniti, Messico e Canada, nonché per trarre vantaggio dal fiorente mercato del calcio americano.
Analogamente ad altri casi di finanziamento di stadi pubblici che hanno agitato le strutture locali degli Stati Uniti, lo sviluppo dello sforzo legislativo francese arriva con la sua pesante dose di critiche. Ed anche con qualche rimostranza della Corte Costituzionale.
Gli oppositori sostengono che la misura sia fuori luogo considerati i numerosi bisogni sociali del Paese. La Francia, in particolare, ha dovuto affrontare recentemente diffuse proteste per l’innalzamento dell’età pensionabile del paese.
Le Monde ha dedicato un editoriale all’inizio di questo autunno a criticare la proposta, definendola “un errore politico” che vedrebbe il paese “entrare in una corsa al ribasso”.
Nel frattempo la pressione aumenta anche sugli organizzatori di Parigi 2024. Dopo mesi di disordini e cattiva stampa – tra cui rivolte locali, accuse di corruzione e preoccupazioni sul budget – la capitale francese è in ansia non solo per non organizzare un evento di successo, ma, per certi aspetti, per ridare lustro al movimento olimpico.
L’ultimo mezzo decennio è stato duro per il CIO.
Sia le Olimpiadi di Tokyo del 2020 che i Giochi di Pechino del 2022 sono stati segnati dalla pandemia e dagli ascolti statunitensi ai minimi storici.
Con i Giochi del 2032 di Brisbane che stanno già affrontando problemi di budget, sorge una domanda più grande: le Olimpiadi sono troppo grandi per avere successo? Stanno iniziando a crollare sotto il loro stesso peso?
Questa settimana…
Dove eravamo rimasti? Lo so mi sono preso una bella pausa di quasi un mese - eccezion fatta per lo Speciale Superlega - e la newsletter mancava a molti :) oggi quindi cerco di fare un sunto di quelle che secondo me sono state le cose più interessanti accadute a cavallo tra natale e l’inizio del nuovo anno.
1. Voglia di stadio (?)
Una buona notizia per il calcio italiano: al giro di boa del campionato nel 2022/23, la media spettatori era pari a 28.841, con uno scarto di 1.809 persone a incontro rispetto ai 30.650 del girone di andata nel 2023/24 (CF). Un dato che - a fronte del calo di interesse televisivo - personalmente leggo come radicalizzazione del tifo. Il calcio o lo ami o lo odi, si riempiono gli impianti ma gli occasionali (i tanto vituperati tifosi da divano) si allontanano.
2. L’era Ratcliffe al Man United
Dopo più di un anno di incertezza il Manchester United sta per iniziare l’era Ratcliffe. Nel dettaglio:
Ratcliffe pagherà 1,3 miliardi di dollari (33 dollari per azione).
Old Trafford riceverà un ulteriore investimento di 300 milioni di dollari da Ratcliffe.
L'accordo valuta il Manchester United a 5,4 miliardi di dollari.
Ratcliffe assumerà il controllo delle operazioni calcistiche.
La famiglia Glazer manterrà la proprietà di maggioranza del club e il controllo delle operazioni commerciali.
L’accordo è ancora soggetto alle approvazioni normative della Premier League, che non dovrebbero presentare grossi problemi.
3. Arabi ovunque
Anche il rally un tempo noto come Parigi - Dakar si è svolto in Arabia Saudita. La gara ora ribattezzata “Rally Dakar” è entrato nel portafoglio degli investimenti di PIF, il fondo che ha dominato l’attenzione nel mondo sportivo finanziario (e non solo) nel 2024.
Ma la notizia (che era nell’aria) più rivoluzionaria di questo inizio anno è probabilmente un’altra. Ricordate quando scrissi che la Superlega avrebbe potuto allargarsi a squadre / franchigie arabe (saudite e non solo)? Ebbene, nel basket, dove di fatto il sistema è già in essere, una squadra di Dubai sta per entrare nell’Eurolega. La strada è tracciata.
4. L’NBA impara da noi (che impariamo da lei)
L’NBA ha oltre 80 partite di regular season a stagione e recentemente ha varato una nuova formula per fare in modo che il torneo abbia obiettivi infrastagionali in grado di alzare l’attenzione.
Quel che emerge è che anche in un campionato dal calendario pletorico come quello di basket americano ha sempre più bisogno di contenere i format e creare eventi. Insomma, l’NBA ha imparato per sua stessa ammissione dal calcio europeo, che a sua volta dovrà far tesoro di quanto emerso oltreoceano. In particolare nella ridefinizione delle dimensioni dei massimi campionati nazionali.
5. Il natale conteso
Nel frattempo l’NBA ha visto aprirsi una sfida per l’audience americana del giorno di natale da parte dell’NFL. Nel 2023 (il 25 dicembre é caduto di domenica) il football americano ha organizzato partite in quello che tradizionalmente è un giorno in cui domina il basket, che a sua volta ha visto un decremento dei suoi ascoltatori.
È un passaggio che ci spiega una cosa: il futuro è sempre più legato a eventi, momenti (fasce orarie) ed emittenti. E la capacità di attrarre all’esclusività sarà la discriminante economica per valorizzare i suddetti eventi.
6. Regolamento agenti sospeso dalla FIFA
Su giovanniarmanini.com avevo definito “nato morto” il nuovo regolamento sugli agenti varato dalla FIFA. Dopo due sconfitte in tribunale la FIFA ha nel frattempo sospeso lo stesso regolamento, per non frastagliare il mercato e creare caos.
7. Underrated
Non sono un amante dei documentari sportivi. Trovo che tra i vari servizi di streaming in pochi abbiano veramente realizzato qualcosa che vale la pena davvero guardare. Ma il 30 dicembre scorso mi sono gustato Underrated, che Apple Tv ha dedicato a Steph Curry, e questo ve lo consiglio caldamente.
8. Influencers
Interessante analisi di SportsProMedia che mette tra i 10 influencers sportivi da tener d’occhio nel 2024 anche Sam Altmann, Ceo di OpenAI (l’azienda che sta dietro Chat GPT). Altmann è di fatto l’unico “influencer” collegato al mondo del calcio solo indirettamente (gli altri sono tutti personaggio chiave del settore). Di AI nello sport avevo parlato nel numero 40 di Fubolitix.
9. Investimenti
Secondo una ricerca di Drake Star Partners, l’industria globale della tecnologia sportiva ha generato transazioni per un valore di 10,1 miliardi di dollari durante il terzo trimestre del 2023 (9,11 l’equivalente in euro), che ha registrato 317 transazioni in tre mesi. Lo studio tiene conto degli accordi che includono elementi tecnologici o sono adiacenti alla tecnologia sportiva. Drake Star ha anche notato una ritrovata tendenza alla quotazione in Borsa.
Nel 2024 i settori più attivi saranno legati a coinvolgimento dei fan, intelligenza artificiale (AI), biglietteria e gestione degli impianti, con un’accelerazione degli investimenti nella fase medio-avanzata. Si cerca in altre parole di portare all’utile realtà che si stanno consolidando, più che scommettere su chi é partito da poco. Una buona notizia, naturalmente, anche per chi lavora nello sport, con una ripresa delle offerte occupazionali che già si può apprezzare nell’ultimo mese.
10. Coppa d’Africa
I vincitori della Coppa d’Africa - che inizia in Costa d’Avorio questo week end - incasseranno 7 milioni di dollari (6,4 milioni di euro). Interessante l’overview economica di SportsProMedia. Per avere un metro di paragone basti dire che all’Europeo di quest’anno le nazionali partecipanti incasseranno 9 milioni solo per la partecipazione (i campioni in totale, compresi i premi intermedi, prenderanno 28,5 milioni di euro). Il business totale della manifestazione è stimato sugli 80 milioni di euro.
Outro
Il 7 gennaio scorso è morto Franz Beckenbauer.
Vivendo a Berlino ho sentito il cordoglio del paese per questo uomo che ha incarnato più di tutti il senso istituzionale del calcio tedesco. Kaiser Franz metteva tutti d’accordo. Anche nelle controversie.
Non è un caso se la sua carriera dopo il ritiro nel 1983 portò ad una immediata investitura a ct della nazionale tedesca fino alla vittoria mondiale del 1990 e quindi ad una permanenza al Bayern Monaco (irrilevante la parentesi marsigliese) da allenatore e da presidente, fino al controverso ruolo nell’organizzazione del mondiale 2006 a cui fece seguito un quadriennio da vicepresidente FIFA.
La mia storia preferita su Beckenbauer rappresenta a mio giudizio l’essenza di quello che Kaiser Franz ha rappresentato in Germania, prima e dopo il muro.
È stata raccontata da vari giornali ma in particolare con maggior dovizia di particolari da Simon Kuper nel libro Calcio e Potere e riguarda Helmuth Klopfleisch, un tifoso dell’Hertha che risiedeva a Berlino Est e viaggiava spesso (laddove gli era permesso andare dalle restrizioni del regime comunista) per vedere il suo sport preferito.
Klopfleisch raccontò a Kuper di essere stato per questo sotto l’occhio oppressivo della Stasi per anni e di essersi salvato in una occasione grazie ad una foto di Beckenbauer che riportava la dedica “al mio amico…” che la polizia segreta del regime comunista ritenne potenzialmente in grado di sollevare un caso politico ad Ovest che non avrebbe giovato alla DDR.
Il tifoso - che viveva a Prenzlauerberg, come me, ed ammetto che il dettaglio non mi lascia indifferente - rimase in libertà, ma purtroppo non finirono i soprusi ai suoi danni che solo il crollo del muro avrebbe infine fermato.
Questo é stato Kaiser Franz, e questo era il calcio, anche negli anni 70 e 80.
Anche per questa settimana é tutto.
Restiamo in contatto!
Giovanni
PS: se avete qualche commento da fare e anziché qui sotto preferite scrivere direttamente a me potete farlo a fubolitix@substack.com