Bergamaschi sotto l'albero [IVC #17]
L'Atalanta chiude in testa a Natale centrando il record di vittorie consecutive: chi lo ha fatto in passato ha poi vinto il titolo. Resiste solo l'Inter e la quota scudetto torna vicina ai 90 punti.
Brescia, 24 dicembre 2024
Buon Natale a tutti!
Col numero di oggi Fubolitix si prende una breve pausa di una settimana e tornerà a farvi gli auguri di Buon anno martedì 31 dicembre con l’analisi della 17esima giornata di campionato.
Dal 20 maggio 2024 ad oggi questa newsletter vi ha tenuto compagnia ogni giorno dal martedì al sabato, con grandi soddisfazioni mie in termini di contatti e di crescita (i lettori sono praticamente triplicati nella seconda parte del 2024) ed il nuovo anno porterà grandi novità.
Dopo il numero del 31 dicembre 2024, Io li ho visti così aprirà il nuovo anno il 7 gennaio 2025 parlando soprattutto di Supercoppa Italiana. Il Diario e Fubolitix nel consueto format multisportivo del sabato (che si avvicina a grandi passi al numero 90 e quindi presto al 100) torneranno in edizione quotidiana dall’8 gennaio.
In Premier League non esiste il titolo d’inverno. Il titolo virtuale non fa parte della narrazione giornalistica come invece accade da noi. I giornali piuttosto registrano chi arriva primo a Natale. Dopo di che si gioca il turno del Boxing Day, che viene considerato alla stregua di un enorme imprevedibile derby nazionale.
Quest’anno in Serie A il recupero tra Inter e Fiorentina potrebbe vanificare il concetto di Campione d’Inverno: un titolo già di per sé virtuale che non avrebbe alcun senso raccontare postumo, visto che con tutta probabilità il giro di boa si completerà senza che tutte le partite si siano giocate e una squadra abbia chiaramente il primato sulle altre.
Ecco allora che il primato dell’Atalanta a Natale assume un valore diverso, maggiore che in passato.
La squadra bergamasca ha vinto 11 partite di fila per la prima volta nella sua storia in Serie A: le ultime due squadre che sono arrivate a 11 successi consecutivi hanno poi vinto lo Scudetto (Napoli nel 2022/23 e Inter nel 2020/21).
Non è banale, quindi, che l’Atalanta sia in testa in questo momento. Da qualche settimana i bergamaschi hanno imposto nuovamente un ritmo marcato al torneo, seguite a ruota da Inter e Napoli, dopo un avvio generalmente lento.
L’Inter non perde dal derby con il Milan, e da qui a quello del 2 febbraio ha un calendario (5 partite) decisamente abbordabile rispetto alle concorrenti.
Ecco le sfide da fine dicembre a fine gennaio delle tre di testa (gare in casa maiuscole):
Atalanta: Lazio, Udinese, JUVENTUS, NAPOLI, Como.
Napoli: VENEZIA, Fiorentina, VERONA, Atalanta, JUVENTUS
Inter: Cagliari, Venezia, BOLOGNA, EMPOLI, Lecce
Atalanta chiamata decisamente allo sforzo maggiore. Probabilmente le sue chances di titolo si giocheranno in gran parte qui.
Il campionato non si deciderà comunque nel mese di gennaio. Ma le indicazioni delle prossime 5 giornate potrebbero essere decisive.
Con 40 punti l’Atalanta sta correndo allo stesso ritmo che fu di Inter e Milan nel 20/21 e 21/22 quando l’arretramento della Juventus aveva rimesso in gioco tutte le altre.
La quota scudetto è tornata in area 85-90 punti. Per questo continuo a pensare che sarà alla fine una corsa a tinte nerazzurre.
Se i bergamaschi si manterranno davanti fino all’inizio di febbraio le loro credenziali aumenterebbero ulteriormente.
La giornata in numeri
Statistiche Opta prese da SportMediaset.
La capolista. L’Atalanta ha stabilito il proprio record di successi casalinghi in un singolo anno solare in tutte le competizioni dal 1929/30: 19 ed è la squadra che ha vinto più partite nei cinque maggiori campionati europei in questa stagione: 13. Ci sono tutte le premesse per una seconda parte di campionato gloriosa. La stella? Charles De Ketelaere (13+9) è il giocatore che ha partecipato a più gol nel 2024 in Serie A: 22, subito dietro Ademola Lookman (21: 13+8, al pari di Marcus Thuram) e unico giocatore di Serie A che ha realizzato almeno nove gol e servito almeno nove assist in tutte le competizioni in questa stagione.
Napoli. Vincendo a Marassi contro il Genoa, Antonio Conte ha collezionato la sua 150ª vittoria da allenatore in Serie A; il tecnico ha una percentuale di vittorie del 71% con il Napoli in campionato (12/17); solo con la Juventus (73%) ha registrato una percentuale più alta considerando le squadre guidate tra Serie A e Premier League. Tra i giocatori decisivi: David Neres è, con Romelu Lukaku, uno dei due giocatori del Napoli che hanno servito più assist in questa Serie A: quattro ciascuno.
Inter. Con l’assist per Carlos Augusto, Hakan Çalhanoglu ha partecipato a 150 gol nei Big-5 tornei europei (76+74). Dall'esordio in Bundesliga (2013/14) solo 4 centrocampisti hanno preso parte a 150+ gol: Kevin De Bruyne (223), Marco Reus (172), Ángel Di Maria (170), Dimitri Payet (162).
Juventus. Bianconeri imbattuti nelle ultime 25 partite di campionato (9V, 16N): si tratta della serie aperta più lunga di match consecutivi senza sconfitta nei cinque maggiori campionati europei. Peccato vinca poco, ma è soltanto una delle due squadre a non avere ancora perso alcuna partita nei cinque maggiori campionati europei 2024/25, insieme al PSG (12V, 4N). Secondo gli xG di Understat la Juventus dovrebbe avere almeno 3 punti in più in classifica ed al momento la sua è la classifica più penalizzata tra quella delle prime 7.
Milan. Il Milan ha vinto senza subire reti una trasferta di Serie A (1-0 vs Hellas Verona) solo per la seconda volta in questo campionato – dopo l’1-0 fuori casa contro il Monza, il 2 novembre scorso. Ancora una volta decisivo Tijjani Reijnders (quattro gol in 15 presenze finora in questa Serie A) che ha eguagliato il proprio record di marcature stagionali registrato nei maggiori 10 tornei internazionali (quattro anche nel 2021/22 ma in 33 gare con l’AZ).
Argentini. Con la doppietta contro il Parma, Paulo Dybala (127) ha superato Gonzalo Higuaín (125) ed è in solitaria il terzo calciatore argentino per numero di reti in Serie A – dietro solo a Hernán Crespo (153) e Gabriel Batistuta (184).
Panchina lunga. Nessuna squadra ha ricavato più gol "dalla panchina" della Lazio nei cinque maggiori campionati europei in corso: 10, come Paris Saint-Germain e Atletico Madrid.
Azzurri. Bomber:
Grazie al gol del provvisorio vantaggio nella gara persa a Bergamo per 3-2 dall’Empoli, Lorenzo Colombo (quattro reti e un assist in questa Serie A) è uno dei tre giocatori nato negli anni 2000 che ha partecipato ad almeno cinque gol in ciascuna delle ultime tre stagioni di Serie A insieme a Dusan Vlahovic e a Khvicha Kvaratskhelia.
Gaetano Oristanio (28/09/2002) è il giocatore italiano più giovane tra quelli che hanno partecipato ad almeno cinque gol in questa Serie A (due reti e tre assist).
Moise Kean ha segnato il suo 10° gol in questa Serie A, raggiungendo la doppia cifra di reti in una stagione solo per la seconda volta in carriera nei maggiori cinque campionati europei, dopo il 2020/21 (13 reti con il PSG).
Dopo la rete segnata contro il Monza all’U-Power Stadium, Lorenzo Lucca ha segnato almeno una rete per due gare consecutive per la prima volta in Serie A. Lui (14) e Florian Thauvin (10) sono gli unici due giocatori dell'Udinese ad aver raggiunto la doppia cifra di reti nelle ultime due stagioni di Serie A.
Rilancio. Il Bologna - che ha gli stessi punti dello scorso campionato dopo le prime 16 partite giocate (28: 7-7-2) ma con tre gol in più (23/20) - ha vinto sei delle ultime otto partite (6-1-1) di campionato: tanti successi quanti quelli messi assieme dai rossoblù nelle precedenti 20 nel torneo.
Scivolone bugiardo. La Fiorentina ha perso due gare consecutive in Serie A per la prima volta dal periodo tra marzo e aprile 2024 (contro Milan e Juventus): con il 39% di indice di correttezza del risultato, la sconfitta contro l’Udinese è stata la più bugiarda della giornata rispetto agli xG della gara (1.71 v 0.88).
Big5.
Dal basso. The Athletic nei giorni scorsi ha dedicato una ampia analisi al tema tattico più dibattutto di questi anni. La costruzione dal basso. Me lo ha segnalato Paolo Valenti, un collega che scrive pezzi narrativi di storia del calcio, ma ne ha parlato anche Michele Tossani raccontando l’esonero di Russell Martin dal Southampton: “Pomo della discordia è stata la costruzione dal basso, con diversi errori compiuti quando i giocatori si sono trovati sottoposti a forte pressione avversaria. A ciò si aggiungano le difficoltà nel difendere i calci piazzati: in base ai dati forniti da Opta il Southampton ha subito 8 reti da queste situazioni”. E a mio giudizio Michele è arrivato dritto al punto della questione evidenziando: “Nonostante i continui svarioni dei suoi (The Athletic calcola in 11 le reti scaturite a seguito di errori propri su 36 gol totali subiti dal Southampton al momento dell’esonero di Martin) il tecnico scozzese ha continuato per la solita strada. D’altra parte era stato lo stesso ex difensore del Norwich a dichiarare lo scorso anno, dopo la vittoriosa finale promozione contro il Leeds United, che non esiste un modo giusto o uno sbagliato [di giocare], ma questo è quello in cui credo”. Ed il punto secondo me è questo: gli allenatori non sono chiamati a fare il calcio in cui credono, ma quello più funzionale alle qualità tecniche della rosa a disposizione.
Relazionismo. Rimaniamo sullo stesso tema con l'articolo "Structure versus the players" di Kyle Boas, pubblicato su Tactics Journal, che discute l'enfasi eccessiva posta sull'analisi delle strutture tattiche e sugli allenatori nel calcio, a scapito del riconoscimento del ruolo cruciale dei giocatori. Boas sostiene che, quando una squadra migliora o vince, il merito viene attribuito principalmente all'allenatore, trascurando il contributo fondamentale dei giocatori in campo. Egli propone di focalizzarsi maggiormente sulle azioni e sulle decisioni dei giocatori, che spesso operano con maggiore autonomia e creatività rispetto alle rigide istruzioni tattiche. Boas cita il "relazionismo" come approccio che valorizza l'interazione spontanea tra i giocatori, riducendo l'accento sul controllo dell'allenatore. Inoltre, osserva che, mentre le squadre di vertice tendono ad adottare tattiche simili, quelle di metà o bassa classifica sperimentano strategie diverse per sfruttare al meglio le proprie qualità, spesso a causa delle limitazioni nei loro organici.
Piazzati. Qualche giorno fa enfatizzavo il ruolo dei match analyst specializzati in calci piazzati. Il 17 dicembre invece un articolo di ESPN ha analizzato come gli specialisti dei calci piazzati stiano prosperando nella Premier League, evidenziando l'importanza strategica di queste situazioni nel calcio moderno. Squadre come il Brentford hanno ottenuto notevoli successi grazie all'implementazione di schemi efficaci sui calci da fermo, spesso ideati da analisti tattici come Bernardo Cueva. Inoltre, giocatori come James Ward-Prowse si distinguono per la loro abilità nei calci di punizione, avvicinandosi a record storici nella Premier League. L'articolo sottolinea come l'attenzione ai dettagli nelle situazioni da fermo possa fare la differenza nei risultati delle partite, rendendo gli specialisti dei calci piazzati elementi chiave per il successo delle squadre.
Outro.
Identità e promozione.
Nel weekend l’Imoco Volley Conegliano ha vinto il Mondiale per club di pallavolo femminile organizzato dall’FIVB, la federazione mondiale di pallavolo.
Il club trevigiano ha chiuso una stagione perfetta in cui ha vinto Coppa Italia, Campionato, Champions League e Mondiale per club.
Spesso si parla a sproposito di come il calcio sia un elemento identitario per le città italiane e vada per questo sostenuto dalle amministrazioni comunali e dalla politica. E lo si fa come se non esistesse altro.
Ma questa cosa non ha riscontri oggettivi se non nella retorica giornalistica poco avvezza a validare le proprie opinioni con i fatti.
Negli altri sport (la pallavolo, per la cronaca, ha un miliardo di praticanti registrati in tutto il mondo) fioccano opportunità anche maggiori per affermarsi a livello mondiale, non solo nazionale, che in molti ignorano.
E nel caso della squadra sponsorizzata dal Prosecco Doc il valore aumenta se si pensa che l’ossatura della nazionale italiana campione olimpica veste la maglia della squadra pallavolistica di Monza, mentre a Conegliano si è puntato su un mix internazionale assolutamente vincente.
Da una parte abbiamo un titolo mondiale, dall’altra (nel calcio) delle promozioni dalla D alla C o dalla C alla B e dalla B alla A che nella migliore delle ipotesi vengono celebrate a livello locale e di rivalità campanilistiche.
Sono certo che, per “nicchia” che possa essere, un titolo mondiale che mette una città qualsiasi sulla cartina del mondo valga assai più di una vittoria contro i vicini di casa.
Ennesima dimostrazione, questa, di come la retorica quasi mai corrisponda ai fatti.
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni