[3] Ceferin vuole la Serie A a 18 squadre
Il presidente UEFA ha bisogno di date libere per la disputa della sua Champions League, in questo - curiosamente - non è per nulla diverso da chi vuole la Superlega.
Amici,
la prima fase della stagione volge al termine. L’ultimo weekend di Serie A ci dirà quali squadre gireranno a 30 punti in 15 partite, centrando la soglia psicologica dei 2 punti di media a partita, che a fine anno porterebbero un risultato (76 punti in 38 gare) che ha sempre garantito la partecipazione alla Champions League tranne in un caso, quando nel 2020/21 il Napoli di Gattuso arrivò quinto a 77.
Qui, tuttavia, andiamo al cuore dello sport business. E questa settimana l’aria era particolarmente frizzantina.
Liverpool in vendita
Fenway sport, fondo statunitense che detiene la totalità delle azioni del Liverpool FC, oltre che di Boston Red Sox (MLB, baseball) e Pittsburgh Penguins (NHL, hockey), ha ufficialmente aperto alla possibilità di cedere quote anche maggioritarie del club.
Questa newsletter settimanale non punta a fare l’analisi minuto per minuto della vicenda, ben fotografata tra gli altri da Calcioefinanza, ma ad analizzare elementi salienti della scelta. Ed in questo senso il più interessante viene da Financial Times. Il quotidiano, riprendendo la notizia data prima di tutti da The Athletic, ha sottolineato come gli investitori Usa siano interessati ai club di calcio europei perché, scrive FT: “Il valore dei club, anche in Premier League, é inferiore a quello dei club americani di vari sport”. Gli investitori, insomma, scommettono sulla crescita.
Di questo tema ho parlato sia sul mio profilo Twitter, sia in un video pubblicato nei mesi scorsi su Youtube sulla differenza tra l’approccio arabo e quello statunitense al mercato degli asset sportivi.
Inoltre
- che é l’autore di (oltre che investitore, lui stesso, in asset digitali e sportivi), una delle più interessanti newsletter Usa di sport business - ha pubblicato in tal senso un significativo grafico che riporto qui.Quello della crescita, naturalmente, é un tema che ha a che vedere con l’ottimale organizzazione delle competizioni a tutti i livelli, secondo logiche economiche. Il che sicuramente é riscontrabile negli USA, ma non certo in Europa, dove i club che promuovono la Superlega contestano proprio questo aspetto.
Superlega, il primo contatto A22-Uefa
A22 e l’Uefa si sono incontrati a Nyon martedi 8 novembre 2022. Vale la pena ricordare che A22 é la società che promuove la creazione di format indipendenti dall’Uefa per le competizioni europee. È la prima volta dallo strappo Superlega dell’aprile 2021 che questo accade. Comunque la si voglia pensare, che l’Uefa faccia questo, nel mezzo dell’attesa per un pronunciamento della Corte di Giustizia UE, rappresenta una notizia rilevante che testimonia un cambio di rotta dopo mesi di minacce nei confronti dei club promotori.
Stando al comunicato A22, inoltre, l’Uefa avrebbe accettato di astenersi dal minacciare o sanzionare club che si vogliano far promotori di nuove competizioni. La notizia, ripresa da più media, non è stata smentita dalla stessa Uefa.
La federazione europea, invece, dopo un primo comunicato, ne ha emesso un secondo, più aspro, di replica a quello di A22, in cui conferma la sua totale opposizione al progetto in uno stile che sembra tradire un certo nervosismo da parte dell’ente confederale. In particolare con l’uso di un irrituale linguaggio canzonatorio, che suona strano in comunicati di questo tipo, laddove Uefa scrive: “Come ha affermato la Football Supporters' Association, il Regno Unito ha avuto tanti Primi Ministri negli ultimi due mesi quanti sono i sostenitori dei loro piani”. Ironia fanciullesca.
All’intera vicenda ho dedicato un video sul mio canale YouTube (mi scuso per la qualità delle luci, sto settando la nuova postazione di registrazione e non ho avuto tempo di fare meglio).
Manchester City x Football Manager
Il ManchesterCity ha sponsorizzato il lancio di FootballManager23, noto videogioco di calcio manageriale, assai diffuso anche da noi. La partnership é interessante se analizzata considerando la strategia del club. Quello per Football Manager, non pare essere un semplice endorsement commerciale, ma una partnership che si inserisce dentro una precisa strategia di comunicazione, volta a raffigurare il club come azienda all’avanguardia sul piano tecnologico, contenutistico, a 360 gradi.
Il Manchester City nel 2022 è stato premiato come più innovativo per la creazione e distribuzione dei propri contenuti.
Lo sport live su Netflix
Il tema dell’interesse di Netflix per i diritti tv sportivi torna ciclicamente nel dibattito sportivo. Questa settimana Calcioefinanza ha registrato una svolta. Pare che la piattaforma statunitense di streaming abbia avanzato proposte per alcuni eventi. Si tratta di una notizia rilevante per due motivi.
Il primo é che lo sport é guidato da una modalità di consumo diametralmente opposta a quella dei contenuti Netflix, viene infatti consumato in diretta con conseguenti picchi di audience in determinate ore e veloce invecchiamento del contenuto, mentre le serie tv e i film funzionano ad ogni ora e giorno, creando un flusso costante di consumo su contenuti che tendenzialmente mantengono un loro valore nel tempo, pur con una loro ciclicità.
Il secondo, strettamente connesso al primo, é che una mossa di questo tipo lascia intuire che la crisi di Netflix manifestatasi nell’ultimo anno con una rilevante perdita di abbonati, venga considerata dalla azienda stessa strutturale (al punto di metterne in discussione il modello di business) e non solo congiunturale. Il fatto che poi le offerte siano state ritirate rappresenta, in questo senso, un aspetto marginale e di mera opportunità.
Ceferin vuole la Serie A a 18 squadre
L’Italia vuole candidarsi per Euro 2032 e Michele Spiezia sul suo StorieSport fa il punto di una candidatura che sembra partire in netto svantaggio rispetto a quella della Turchia. Al di là dei dettagli, che vi invito a leggere qui e qui, vale la pena sottolineare la richiesta del presidente Uefa Alexander Ceferin, che spingerebbe per una Serie A a 18. “Venti squadre sarebbero troppe - scrive Spiezia -, le italiane in Europa avrebbero troppi impegni: perché non cambiare, perché non riformare, perché non scendere a 18? Il pensiero della riduzione l’ha avuto (chissà ancora se lo mantiene) anche Gravina che pensa alla sostenibilità e alla messa in sicurezza del sistema italiano. Però più volte dalla serie A si è sentito rispondere: noi a 18? Non se ne parla nemmeno”.
Ovviamente a Ceferin non interessa nulla dei molti impegni, il suo obiettivo unico è quello di liberare date per la nuova Champions League, che nel nuovo formato aumenterà ulteriormente le date di un calendario già ingolfato di impegni. Va altresí sottolineato che cosí facendo lui stesso mette sul tavolo uno dei temi portanti del dibattito intorno alla Superlega: il riequilibrio numerico degli impegni nazionali rispetto a quelli europei. Attualmente, é bene ricordarlo, in media ogni cinque partite giocate in competizioni nazionali una squadra qualificata in Champion ne gioca una in ambito europeo.
Outro
Manca una settimana a Qatar 2022. Il 20 novembre con Qatar - Ecuador inizierà ufficialmente la manifestazione iridata più discussa e politicizzata di sempre. Ci sarà tempo per discuterne nei giorni delle partite.
Restiamo in contatto!