I procuratori sono davvero un male del calcio?
Come ogni estate il dibattito che si svolge attorno al calciomercato si nutre di miti e di leggende che non sempre corrispondono alla realtà dei fatti: proviamo a sfatare una delle più fasulle.
Berlino, 19 giugno 2024
Se c’é da perderci ci perdo io
(frase che un amico allevatore, anni fa, attribuiva agli intermediari più subdoli e astuti al mercato delle vacche, versione originale in dialetto bresciano: “se ghè de smenaga ga smene me”)
Nel 2022/23 la Serie A ha speso in totale 220 milioni di euro per pagare le commissioni dei procuratori.
La Federcalcio ha infatti pubblicato, in base all’art.8 sulla trasparenza, i Compensi dei Procuratori Sportivi per l’anno 2023 nel massimo campionato italiano, con il dettaglio società per società.
Tra le squadre che hanno speso di più troviamo l’Inter (34 milioni) e la Juventus (23) seguite a 15 milioni da Roma, Milan e Fiorentina. Poi via via tutte le altre.
Si é trattato di un aumento di 15 milioni circa rispetto alla stagione prima (2022/23) quando per la prima volta si era sfondato il muro dei 200 milioni totali, con la Juventus (50) a spendere più di tutti.
La cifra é costantemente in crescita.
Tutti soldi certificati dal TMS, il sistema per il trasferimento internazionale:
nel 2019, l’ultimo anno pre pandemia, erano stati 187 milioni
nel 2020 il crollo a 138 milioni
la progressiva risalita a 173 milioni nel 2021 prima del record del 2022,
Nel 2015 le spese ammontavano a 84 milioni. In quasi 10 anni la cifra è triplicata.
In una recente intervista Beppe Marotta, neo presidente dell’Inter, ha affermato: «Nella scorsa stagione abbiamo speso un miliardo di commissioni, sono soldi che finiscono fuori dal sistema. Capisco e rispetto la professione, ma spesso si assiste a situazioni non eccessivamente chiare e vanno quindi regolamentate, per quanto questi professionisti facciano ormai parte del movimento».
Sarebbe interessante capire dove ha preso la cifra Marotta, un miliardo è oltre 4 volte il dato reale, ma rimane il principio.
Ma é proprio così? Siamo esclusivamente in presenza di situazioni non chiare da regolamentare?
In realtà il rapporto tra club e agenti é da sempre bilaterale.
I club spesso impiegano agenti anche per farsi aiutare a trovare acquirenti e ottenere le migliori tariffe per i giocatori che vogliono vendere.
È noto del resto che i prezzi cambiano anche in base al club che fa richiesta, ed allora gli intermediari tornano utilissimi.
Spesso poi vi è una situazione di conflitto d’interessi.
Nel caso in cui il club chieda all'agente del giocatore di rappresentare anche loro, l'agente dovrebbe sempre assicurarsi che il giocatore sia al corrente del naturale conflitto di interessi che esiste, e quindi raccomandare al giocatore di cercare consigli indipendenti e ottenere l'approvazione del giocatore per iscritto.
Ma questo non accade.
Recentemente ad esempio ha fatto scuola il caso di Stefan De Vrij. La Corte d'Appello di Amsterdam ha infatti stabilito che l'agenzia sportiva SEG ha effettivamente mediato sia per l'Inter che per De Vrij e avrebbe dovuto essere trasparente sugli accordi reciproci.
La SEG aveva l'obbligo di rivelare la propria partecipazione finanziaria nell'accordo tra De Vrij e l'Inter. Secondo la Corte l'agenzia ha violato questo obbligo di informazione.
Quando l'agente del giocatore agisce per conto del club, sarà responsabilità del club pagare l'agente per i suoi servizi, piuttosto che del giocatore.
Le cifre viste prima, insomma, non sono esattamente come i club vorrebbero far apparire: “soldi che escono dal calcio”. Per lo meno non totalmente.
Tra di loro troviamo commissioni pagate per:
agevolare una cessione
ottimizzare un prezzo di acquisto o di vendita
velocizzare una cessione che se non effettuata genererebbe un costo più alto (in termini di ammortamento) di un calciatore a bilancio.
Le fattispecie naturalmente si sprecano, ma la sostanza é questa.
I procuratori fanno le loro richieste, spesso sono utili ai club, fanno gli interessi di chi rappresentano e non sempre si tratta dei giocatori.
Ed é sempre più frequente che i procuratori più potenti intrattengano rapporti privilegiati con alcuni club e meno con altri.
Addirittura a volte si legge che un determinato giocatore abbia “cambiato procuratore per facilitare il passaggio al club X”.
Insomma, tutti lavorano per se stessi. Un amico anni fa mi disse di aver perso l’occasione di andare in una grande per non aver voluto disconoscere il procuratore che per primo lo aveva portato in Italia.
C’é dentro di tutto.
Note a margine
Quattro che? Nei giorni scorsi avevo parlato del mercato dei televisori, così importante nel periodo dei grandi tornei internazionali, sottolineando che ultimamente le innovazioni tecnologiche pagano dazio a inflazione e consumi in contrazione. In questo senso vanno lette le capriole della RAI che ha annunciato la trasmissione delle sfide in una risoluzione (il 4K) che non sta però utilizzando. Così ha cambiato logo, per poi tornare sui propri passi.
Mentre andavamo in stampa. Ieri ho dedicato Fux+ alla 777 Partners del Genoa e proprio nella serata di lunedi il gruppo ha avuto un’altra disavventura: gli è stata ritirata la licenza attraverso la quale operava nel basket inglese. 777 detiene il 45% della Basketball League Ltd (BLL), che gestisce direttamente la British Basketball League (BBL).
La Handball Bundesliga è sempre più “Premier League della pallamano” ed ha stabilito un nuovo record di spettatori. In totale, in 34 giornate di partite, hanno assistito 1.596.370 spettatori alle 306 partite. La stagione ha registrato anche la media di spettatori più alta nella storia della Bundesliga con una media di 5.216 spettatori per partita della Bundesliga.
Outro
Stefano Podini è il nuovo presidente della Federazione italiana Giuoco Handball, la federazione che presiede la pallamano nazionale.
La 23esima Assemblea Nazionale ordinaria elettiva, relativa al quadriennio olimpico 2024-2028 che ha avuto luogo il 16 giugno presso il Salone d'Onore del CONI al Foro Italico, a Roma, ha eletto il Presidente Podini con il 59,13% delle preferenze.
Per la pallamano nazionale è un momento molto particolare: nel gennaio prossimo ci saranno i mondiali (gli azzurri giocheranno nel girone della fortissima Danimarca che ospiterà a Herning le partite, insieme anche a Algeria e Tunisia).
Classe 1962 e originario di Bolzano: a Podini auguro soprattutto di marcare una differenza culturale e stilistica rispetto ai presidenti federali italiani medi.
Buon lavoro.
A presto!
Giovanni
I procuratori non sono il male, ma il loro compenso va regolamentato non può essere una giungla, perché ho troppo rispetto per i mercato delle vacche.
Ciao Giovanni, è un mercato libero e finché ci saranno squadre che pagheranno commissioni alte è inutile lamentarsi