Bilancio Inter, resta il mistero sull'uscita di LionRock
Il consolidato approvato nei giorni scorsi non ha riempito i vuoti temporali emersi dopo il cambio di proprietà di fine maggio. Rimangono i dubbi sui passaggi di mano del 31,05% delle quote.
Berlino, 22 novembre 2024
La lezione più dolorosa che mi è stata ripetutamente impartita è che non si può mai essere sicuri di niente. (Ray Dalio)
Quando a fine maggio Oaktree ha escusso il pegno che aveva nei confronti della precedente proprietà dell’Inter, ed è diventato il nuovo proprietario del club, alcune fonti di stampa, prima tra tutte l’agenzia inglese Reuters, sollevarono dubbi sulla proprietà della quota del 31,05% in capo alla società italiana International Sports Capital Spa (ISC).
Per andare ai dettagli della vicenda si può rileggere “Inter-Lion Rock: intrecci e domande” in cui feci il punto della situazione.
In sintesi, le comunicazioni sociali date dall’Inter che fino a febbraio indicavano LionRock come possessore delle quote di ISC, a fine maggio all’improvviso le davano in capo a Grand Tower senza specificare data, termini e valore del passaggio.
Sullo stesso tema i bilanci dicono cose contrastanti, con un buco di 3 anni, dal 2021 al 2024, visto che nemmeno in quelli di Grand Tower risulta l’acquisizione di ISC spa.
La Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche (organo interno alla Figc) avrebbe avuto sufficienti elementi per avanzare qualche legittima richiesta di chiarimento al club.
Ma la Covisoc in quei giorni era dimissionaria in protesta contro gli interventi del Governo che minavano, secondo i dimissionari, la sua indipendenza.
Avrebbe terminato il suo incarico a fine giugno, e nulla avvenne.
Ricordiamo che dal punto di vista normativo:
Nel caso di un passaggio di quote societarie le norme federali (FIGC) obbligano i club a comunicare trasferimenti di quote societarie superiori al 10%, pena l’ammenda o la penalizzazione di punti in classifica.
Lo stesso obbligo impongono le norme UEFA.
Le fonti più affidabili per reperire questo tipo di informazioni (in mancanza di chiarezza dalle comunicazioni ufficiali) sono i bilanci sociali. E decisivo avrebbe potuto essere quello consolidato dell’Inter, approvato nei giorni scorsi.
Ma purtroppo anche questo documento non fa chiarezza.
Nella Relazione sulla Gestione si legge infatti che:
la Capogruppo F.C. Internazionale Milano S.p.A. (…) è controllata, a partire dal 22 maggio 2024, da Oaktree Capital Management, LP, a seguito dell’escussione del pegno sulle azioni di Great Horizon S.à.r.l. (azionista unico indiretto di Grand Tower S.à.r.l.) da parte di GLAS Trust Corporation Limited (“Security Agent”), e OCM Luxembourg Sunshine S.à.r.l. (veicolo riferibile ai fondi gestiti da/a entità affiliate a Oaktree), in qualità di soggetto designato, nominato e autorizzato dal Security Agent, ha acquisito il controllo diretto del 100% del capitale sociale di Great Horizon S.à.r.l. e quindi il controllo indiretto della Capogruppo.
Great Horizon S.à.r.l. ha acquisito altresì il controllo indiretto di International Sports Capital S.p.A., titolare del 31,05% delle azioni di FC Inter.
Per effetto di quanto appena sopra descritto, Oaktree ha acquisito complessivamente il controllo indiretto del 99,6% del capitale sociale della Capogruppo, mentre la restante quota dello 0,4% appartiene ad altri azionisti di minoranza.
La sopra menzionata escussione intervenuta il 22 maggio 2024 non ha in alcun momento costituito un Change of Control Triggering Event ai sensi del contratto di Indenture sottoscritto in data 9 febbraio 2022 che regola il, Nuovo Prestito Obbligazionario (Senior Secured Notes) di Euro 415.000.000 al tasso del 6,750% con scadenza 2027 emesso da parte della Società.
Nulla di nuovo, quindi, a proposito International Sports Capital S.p.A. e del suo 31,05%.
Il bilancio dà per assodato che ISC sia parte di Grand Tower, ma del passaggio da LionRock a GrandTower non si ha traccia in alcun documento ufficiale del club.
In particolare - come detto - non risulta nulla da febbraio a giugno 2024, visto che a febbraio 2024, nell’ultima comunicazione ufficiale del club prima del escussione del pegno da parte di Oaktree, si leggeva che l’Inter:
…è posseduta da Grand Tower S.à r.l. (68,55%), International Sports Capital S.p.A. (“ISC”) (31,05%) e altri azionisti di minoranza (0,40%). ISC è posseduta da LionRock Capital (“LionRock”), un esperto investitore di private equity con sede a Hong Kong.
Stando a queste comunicazioni viene da dedurre che tra febbraio e maggio è successo qualcosa e quindi parrebbe inevitabile che il bilancio ne desse conto.
Come mai nei documenti di febbraio l’Inter dichiarava che ISC è posseduta da LionRock Capital, mentre a partire dall’escussione del pegno di fine maggio, con conferma nel bilancio consolidato 23/24 chiuso al 30 giugno 2024, si dice che quel 31,05% era parte di Grand Tower senza che nel mezzo ci siano stati aggiornamenti?
Ad oggi inoltre - per quello che può valere - l’Inter viene ancora indicata dal sito di LionRock, tra gli asset nel portafoglio del fondo che ha sede ad Hong Kong ed è stato fondato da Daniel Kar Keung Tseung nel 2011.
Lo stesso sito nell’aprile scorso aveva pure pubblicato la notizia della vittoria dello scudetto facendo dedurre di essere ancora nel club.
Il mistero rimane.
A margine, mi sembra anche interessante notare che, sempre secondo la Relazione contenuta nel bilancio consolidato 23/24, l’escussione del pegno non costituisce un evento che determini il cambio di controllo (letteralmente: Change of Control Triggering Event) in quanto formalmente è Grand Tower a rimanere azionista controllante dell’Inter mentre a cambiare è chi controlla Grand Tower.
Continuo a pensare che ci sarebbe spazio per qualche indagine più approfondita, ma al momento non ne ho notizia.
Mi premeva, tuttavia, darvi questo aggiornamento avendone scritto in passato.
Il tutto in attesa del prossimo bilancio di Grand Tower, che immagino farà chiarezza sull’acquisizione di ISC tra febbraio 2024 e maggio 2024 (visto che non lo ha mai fatto in alcun documento precedente) e magari sul valore pagato per l’acquisizione, avvenuta con buona probabilità a poche settimane dall’insolvenza che ha determinato il pignoramento.
Note a margine.
Thohir bacchetta i cinesi. Sempre a proposito di bilanci dell’Inter, l’ex presidente indonesiano del club, Erik Thohir, in questi giorni ha rilasciato una dichiarazione velenosetta, di quelle che dividono tra chi gli imputa di non aver vinto nulla e chi invece gli può riconoscere l’avviato risanamento:
Quando ho lasciato la presidenza della società, ho preferito anche lasciargli campo libero. Se ho visto come ha perso l’Inter? L’ho letto sui giornali. Dico solo che ai miei tempi il debito era solo di 160 milioni, mentre ora è molto più alto.
RedBull Paris. Bernard Arnault, tramite la sua holding Agache, è in trattative esclusive per acquisire una partecipazione di maggioranza (55%) nel Paris FC, squadra attualmente in testa alla Ligue 2. In questi giorni sono usciti nuovi dettagli: l'accordo prevede anche il coinvolgimento di Red Bull con una quota minoritaria (15%), mentre l'attuale presidente Pierre Ferracci manterrà il 30% fino al 2027. Successivamente, Arnault dovrebbe controllare l'85% del club. Su Fubolitix ne avevo parlato in Klopp e la nuova era del business RedBull.
Bari in vendita. La famiglia De Laurentiis è alla ricerca di un possibile acquirente per il Bari, come imposto dalle norme sulla multiproprietà (FilmAuro controlla anche il Napoli). Tuttavia, una pietra tombale è stata messa sulla trattativa con gli investitori kuwaitiani per la cessione della società.
Outro.
La Serie A con Gravina.
In un thread su Twitter due giorni fa ho sintetizzato quanto raccontato da Michele Spiezia su StorieSport in “Gravina vede Marotta: via al piano anti Lotito. Sì a candidatura Figc, Riesame boccia ricorso dei pm. Carraro jr in Lega B, benedice Giorgetti”.
Secondo Spiezia, Gabriele Gravina e Beppe Marotta hanno l’obiettivo di fare fronte comune per riformare il calcio italiano. Ma lo scontro con Lotito resta centrale, tra accuse di centralismo e lotte di potere.
Già in vista della sua elezione in FIGC, nel 2018 al posto di Carlo Tavecchio, Gabriele Gravina pensava un ruolo nel Club Italia per Beppe Marotta, ai tempi da poco liberatosi dalla Juventus.
Nel 2021, come noto, Marotta (finito all’Inter) e la Juventus ebbero un ruolo decisivo nella sua rielezione.
Quando nei giorni scorsi 11 società di Serie A hanno detto no al ricorso contro il nuovo statuto FIGC si è certificato che se prima la serie A, pur senza avere i numeri, faceva da avversario, adesso anche la maggioranza dei club, guidati da Marotta, è dalla parte di Gravina.
Questo è quanto, ricordando che nulla va mai dato per scontato. In politica 1 + 1 raramente fa 2, e le sorprese da sempre sono dietro l’angolo.
Ma questo è lo scenario attuale e tanto vi dovevo.
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni
Giovanni, grazie.
Ti chiedo, se è lecito e corretto porti una domanda che aprirebbe ventagli di ipotesi e teorie, ma tu che idea ti sei fatto di tutto ciò? Grazie. Marco