Il Chelsea potrebbe presto battere il record di cui la Juventus va più fiera [IVC #35]
Se dovesse vincere la Conference League, esattamente 40 anni dopo, potrebbe diventare il primo club europeo a vincere tutti i titoli possibili compresa la neonata Conference.
Il 28 maggio 2025 allo Stadion Wrocław di Breslavia, in Polonia, il Chelsea potrebbe diventare il primo club a vincere tutte le principali competizioni UEFA: Champions League, Europa League, Coppa delle Coppe e Conference League. Un traguardo storico che sottolinea ulteriormente la loro superiorità in questa edizione del torneo.
Storicamente fu la Juventus, il 29 maggio del 1985 , ad aggiudicarsi tutti i titoli possibili, quando ancora la Conference non esisteva. E negli anni quella è sempre stata la pietra miliare della difesa juventina sul suo blasone europeo: “primi a vincere tutto - dicono i bianconeri - altro che fino al confine”.
Lo scorso anno il club venne escluso dalle Coppe e quindi dalla possibilità di andare in Conference, il che da molti venne visto come un sollievo. Ma sul piano puramente storico e del blasone non è così.
Il Chelsea è un club che di fatto esiste sulla cartina europea del calcio dal 2004.
Prima era una media realtà londinese di buona tradizione e pochi titoli.
Ha fatto tutto, in pratica, negli ultimi anni. Grazie principalmente alla figura di Roman Abramovich. Delle opacità intorno alla gestione del club ho parlato spesso (in particolare qui, qui e qui).
In questa mail voglio solo sottolineare come il Chelsea ci dimostri in maniera netta come la storia sia soggetta a repentini cambiamenti, a novità, che non sempre percepiamo. Che a volte ci sembra che alcune cose siano sempre state così. E invece non è vero.
Quest’anno la squadra di Enzo Maresca si sta dimostrando nettamente superiore nella UEFA Conference League 2024/25 - e c’è un bell’articolo di Rivista 11 a riguardo - con un percorso impressionante: 13 partite disputate, 11 vittorie, 2 sconfitte indolori, 40 gol segnati e 11 subiti. La recente vittoria per 4-1 contro il Djurgårdens ha confermato la loro posizione dominante, garantendo l'accesso alla finale con largo anticipo.
Il valore della rosa del Chelsea è stimato in 1,05 miliardi di euro, superando di gran lunga quello delle altre squadre partecipanti, come la Fiorentina (266 milioni di euro) e il Real Betis (186 milioni di euro).
Peraltro Enzo Maresca ha spesso schierato formazioni sperimentali, escludendo giocatori chiave come Cole Palmer, Wesley Fofana e Romeo Lavia, per dare spazio a giovani talenti e giocatori in cerca di rilancio.
La Conference League è stata utilizzata dal Chelsea come piattaforma per valorizzare giovani promesse: il 19enne Marc Guiu è il capocannoniere della squadra con 6 gol, seguito da Christopher Nkunku e Joao Félix. Anche Jadon Sancho ha ritrovato la forma, contribuendo con 4 gol e 10 assist stagionali, metà dei quali proprio in Conference League.
Rimango convinto, e lo dico senza timore di scontentare qualcuno, che questa distribuzione federale del calcio in Europa sia ormai anacronistica.
I club dovrebbero ripartire da zero promuovendo una vera piramide europea che non divida i posti ai vari livelli europei su base federale (4 a Inghilterra, Italia, Spagna e Germania, 3 alla Francia e cosi via) ma ripartendo dal ranking.
Certo, inzialmente avremmo uno sbilanciamento, ma il poter attingere alle stesse risorse (principalmente da diritti tv) spingerebbe gli investitori a puntare su club emergenti nei paesi dell’Est e non solo.
Ma so bene che è solo una mia pia illusione.
Statistiche Opta prese da SportMediaset.
Note a margine
C’è vita. Recentemente Stefan Bienkowski ha analizzato il modello di trasferimenti del Brighton & Hove Albion, noto per l’acquisto di giovani talenti sottovalutati da campionati minori, poi valorizzati e rivenduti con ampi margini. Questo approccio ha portato successi sportivi ed economici, ma ora mostra segnali di rallentamento. La crescente concorrenza e l’aumento dei costi rendono più difficile trovare giocatori dal potenziale elevato a prezzi accessibili. Inoltre, c’è il rischio che questa strategia non sia sostenibile a lungo termine. Il Brighton dovrà adattarsi alle nuove dinamiche di mercato per restare competitivo, puntando su innovazione e flessibilità per proseguire il suo percorso.
Sentenze. Sulla sentenza sportiva che ha colpito Milan e Inter sul caso ultras oltre al del tutto trascurabile mio scetticismo hanno alzato il dito anche Tuttosport e Paolo Ziliani (due entità difficilmente accostabili, mi pare), ma anche il ministro Andrea Abodi non pare essere convintissimo di quanto accaduto: “Rispetto a certi temi sarei dell’idea che bisognerebbe avere un atteggiamento più fermo e meno conciliante”.
Buone notizie. Il ritorno del Pisa in Serie A è una buona notizia per il calcio italiano. Il club è stato promosso in Serie A dopo 34 anni, la promozione è stata assicurata grazie alla contemporanea sconfitta dello Spezia contro la Reggiana, mantenendo così il secondo posto in classifica. Il ritorno in Serie A rappresenta un traguardo storico per il club, che mancava dalla massima serie dal 1990, ed una buona notizia per la Serie A che ritrova una piazza vera, con un supporto vero, una fanbase vera e uno stadio che in A sarà sistematicamente pieno.
Outro.
Pantere
L’Antonio Carraro Prosecco Doc Imoco volley, il cui nome è stato pensato da un genio del marketing ha vinto la Champions League.
L’outro di oggi per lasciarvi il mio commento al successo delle Pantere.
Nel frattempo vi segnalo anche che è nata la WEVCA, una sorta di ECA (l’associazione dei club calcistici) del volley femminile con l’obiettivo di sviluppare la cooperazione tra club di alto livello, con le istituzioni sportive e e di creare una base di tifosi da far crescere rapidamente.
A me, tuttavia, pare evidente che iniziative di questo genere, anche se non dichiarandolo apertamente, possano finire per studiare al loro interno nuove formule organizzative per uno degli sport peggio organizzati al mondo (si scherza ovviamente, è di gran lunga il peggiore senza dubbio).
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni