La nuova Champions League al via tra luci e ombre
A Monaco si alza il sipario sul nuovo format della massima competizione di calcio europeo, che prova ad evolversi per contenere le mai sopite istanze dei club che vogliono la Superlega.
Berlino, 29 agosto 2024
Il Mondiale non deve essere più preso come punto di riferimento per fare una valutazione tattica dell'evoluzione del calcio. Perché le nazionali sono ricche di giocatori ma non di gioco perché stanno poco insieme. La misura dell'evoluzione del calcio la offre la Champions League, e le grandi manifestazioni per club. (Maurizio Viscidi)
Ha rischiato seriamente di non iniziare mai, la Champions league secondo la nuova formula, che questa sera alle 18 vede alzarsi il sipario con il rito del sorteggio che si tiene a Monaco.
Sarà una cerimonia diversa e presto spiegata. Dovrebbe durare circa 35 minuti con cinque italiane in gara per la prima volta nella storia: Inter, Milan, Juventus, Atalanta e Bologna.
Ci saranno 4 urne, ognuna con 9 bussolotti. Il sorteggio fisico, ovvero, quello che noi vedremo, sarà sostanzialmente una formalità: a decidere sarà il computer.
Verrà estratta una pallina col nome di una squadra ed a quel punto sullo schermo il computer farà il suo gioco abbinando quella squadra ad altre 8, 2 per ogni fascia.
Di fatto, questa una prima novità, si annulla il vantaggio/svantaggio di stare in una fascia anziché l’altra, perché comunque vada si dovranno incontrare 2 squadre per fascia e l’unica squadra che non puoi incontrare sei tu oltre alle tue connazionali.
Accadrà così per 36 volte, ad ogni nome di squadra estratta, dalla prima alla quarta urna.
Ogni squadra incontra 8 avversarie (2 per fascia), non ci saranno gironi e ogni percorso (le 8 avversarie) sarà diverso da squadra a squadra.
È una formula inedita perché fin qui le competizioni europee si sono basate su due principi: i gironi e l’eliminazione diretta. E giocare i gironi ha sempre significato giocare in casa e in trasferta secondo una logica rigidamente egualitaria tra le partecipanti.
Qui invece potrebbe capitare che ad esempio sia la Juve che il Milan trovino il Real Madrid, ma magari una ci giocherà in casa e una in trasferta.
Oppure che ad esempio sempre Juve e Milan che sono sempre nella prima fascia vengano abbinate una a Manchester City, Bayern in trasferta, e l’altra a Lipsia e Borussia Dortmund in casa.
Staremo a vedere, può essere un gran successo oppure no. Vedremo. Nel frattempo una simulazione ha rivelato che per qualificarsi dovrebbero bastare circa 9-10 punti per entrare nelle 24 squadre che parteciperanno al primo turno playoff, e 15-16 punti per essere nelle prime otto che accederanno direttamente agli ottavi di finale.
Qui voglio elencare quelli che sono secondo me pregi e difetti della nuova formula offrendo un quadro esaustivo della situazione, ma mi piacerebbe soprattutto capire cosa ne pensate voi? Ditemelo nei commenti!
Luci
Mentre nella scorsa edizione c’erano 32 squadre in 4 fasce, e ad esempio una squadra di prima fascia non incontrava alcuna altra squadra della propria categoria, ora ci saranno più partite interessanti tra squadre di prima fascia, ad esempio l’Inter potrebbe incontrare Manchester City e Real Madrid, due campioni nazionali come i nerazzurri, cosa che con la vecchia formula non sarebbe potuta avvenire.
Mi piace l’idea di incontrare molti più avversari nella prima fase: ben 8 anziché solo 3 perché questo nel lungo periodo costruirà uno storico più rilevante
Le fasce rispetto all’anno scorso sono fatte puramente in base al ranking (mentre lo scorso anno in prima fascia c’erano tutte le squadre campioni nazionali dei primi 8 paesi) e questo dà maggiore rilievo al blasone europeo di un club anziché alla sua performance nazionale 23/24.
Mi piace molto il fatto che la fase a playoff sarà strutturata con un tabellone tennistico in modo che venga eliminata la casualità dei sorteggi che ha spesso squilibrato la parte alta e bassa del tabellone.
Ombre
L’allargamento a 36 squadre ha tendenzialmente annacquato al ribasso il valore delle partecipanti.
La non linearità del calendario spingerà ancor di più a seguire soprattutto la propria squadra, marginalizzando tantissime partite (ad esempio quelle tra le squadre di fascia 4 (che saranno ben 9 in totale) con un forte effetto piramide sull’interesse verso le partite (grande interesse per poche partite e una pletora di gare poco seguite).
C’è il forte rischio che aumentino le partite inutili, ovvero quelle tra squadre già eliminate, o ancora, quelle con una squadra che nulla ha più da chiedere.
Si giocherà a fine gennaio (giornata 7 e 8) e le Coppe Europee quest’anno si sono prese ben 4 turni infrasettimanali in più (lo scorso erano 6 per i gironi, quest’anno sono ben 10 perché agli 8 delle partite di Champions vanno aggiunti i due esclusivi in cui si giocheranno solo Europa League e Conference League: una follia).
Siccome tutti i posti vengono conquistati attraverso le manifestazioni nazionali questa competizione non avrà alcun riflesso sulla Champions league del prossimo anno (come sta nei concetti base della Superlega).
Note a margine.
Tempo effettivo. (Calcioefinanza) La FIGC ha proposto all'IFAB di sperimentare diverse innovazioni nel calcio italiano, iniziando dai campionati giovanili. Le novità includono l'adozione del tempo effettivo di gioco (che mi piace molto), la possibilità di un "challenge" VAR a chiamata da parte di allenatori o capitani (che non mi piace perché snatura ulteriormente il ruolo dell’arbitro), e l'introduzione di un sistema elettronico per la comunicazione tra allenatore e capitano durante le partite (di cui non capisco il senso in uno sport a basso punteggio come il calcio).
Private equity. (Reuters) La NFL sta per votare a favore di un'importante modifica che consentirebbe a fondi di private equity di acquistare fino al 10% delle azioni di una squadra. Questo rappresenterebbe una svolta significativa, poiché la NFL è attualmente l'unica tra le principali leghe sportive nordamericane a non permettere tali investimenti. Al contrario, NBA, NHL, MLB e MLS consentono ai fondi di private equity di possedere fino al 30% delle quote delle loro squadre.
Marketing. (Sportspro) Nike e LEGO hanno annunciato una partnership pluriennale che inizierà ufficialmente nel 2025. Questo accordo mira a unire il mondo dello sport e del gioco creativo attraverso una serie di prodotti co-branded, contenuti interattivi ed esperienze immersive. L'obiettivo della collaborazione è ispirare i bambini e le famiglie in tutto il mondo, combinando la filosofia "Just Do It" di Nike con la creatività dei mattoncini LEGO. L'iniziativa segna un importante passo per entrambe le aziende nel coinvolgere un pubblico giovane in modo creativo e stimolante.
Outro.
I problemi del Milan.
Calcio Datato è una delle tante newsletter che amo leggere ogni settimana. Peraltro - a ulteriore testimonianza di qualità - è una delle poche sopravvissuta alla mia pulizia estiva… a volte ne accumulo troppe che alla fine non leggo.
Nell’ultimo numero (che vi invito a leggere anche per apprezzare i grafici a corredo) ha offerto questo interessante spaccato sul Milan di Paulo Fonseca:
…a Parma il Milan ha registrato la più alta percentuale di distanza progressiva dall'inizio della Serie A 23/24.
Piccolo inciso didascalico: la distanza progressiva misura quale percentuale di tutta la distanza coperta muovendo la palla ha avvicinato la palla alla porta.
Che il Milan, a oggi, sia ancora un laboratorio non è una sorpresa.
Ma in un contesto in cui le marcature preventive ci sono e non ci sono; la concentrazione dentro l'area viene a mancare; e la confusione porta il collettivo a difendere male nelle varie situazioni, mostrare un'attitudine così diretta con la palla tra i piedi finisce per esasperare quelle difficoltà.
Non è solo una questione di quantità, di tiri o xG concessi. Contro Parma e Torino il Milan si è trovato troppe volte ad affrontare occasioni molto pericolose.
Quanto pericolose?
Se mettiamo in fila tutte le partite giocate dal Milan da agosto 2023 a oggi (in Serie A), notiamo che la trasferta di Parma e il pareggio interno contro il Torino sono rispettivamente la peggiore e la quarta peggiore prestazione per pericolosità media delle occasioni concesse: 0.19 xG per tiro concesso a Parma, 0.14 contro il Toro.
Cosa mi porto a casa di questa valutazione? Principalmente due cose.
La prima è come ancora una volta i dati risultino decisivi se si vuole avere una conoscenza più compiuta e analitica di quanto accade in campo, andando oltre le percezioni e le reazioni di pancia.
La seconda nella fattispecie è legata alla prima ed è questa: io stesso ho avuto una pessima impressione (inevitabile, come ha detto lo stesso Paulo Fonseca) del Milan contro il Parma, ma questa lettura mi porta a capire il momento.
Ma una cosa è pensare e dire che Fonseca non stia capendo niente (come si fa al bar), un’altra è contestualizzare le difficoltà e capire che siamo di fronte ad una situazione in cui l’evoluzione delle due fasi non sta andando di pari passo.
Sulla squadra c’è già la mano di Fonseca, in particolare in quel dato sull’avanzamento con la palla, che possiamo chiamare spiccata verticalità, vediamo appunto una impronta offensivista del tecnico portoghese. Impronta che tuttavia diventa controproducente perché a partire da quel dato si crea la fragilità difensiva.
Al contempo è un dato che ci spiega la fragilità stessa: non è pura confusione, è la transizione verso un nuovo sistema che impone ai giocatori un cambio di mentalità per il quale servono tempo e abnegazione.
E questa transizione andrà verificata nelle prossime partite, da cui ci si aspetta non un colpo di bacchetta magica ma un miglioramento progressivo nella capacità di coprire gli avanzamenti, perché evidentemente ci sono concetti ancora ampiamente non assimilati.
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni
Concordo sulle possibili poco interessanti partite quando la classifica è definita.
Non concordo sul var: deve essere a chiamata come il volley. È l'unico modo per garantire trasparenza. A me non piace nemmeno come oggi viene gestito il fuorigioco semiautomatico. Non ci mostrano il frame della palla che si stacca dal piede
Per me è un'ottima formula e permetterà di vedere più partite variate e di livello. Credo però che sia un qualcosa che si ispira molto alla Superlega e di essa ne prende alcuni pregi ma anche alcuni difetti