La Serie A inizia con le false partenze [IVC #1]
G1S24/25. Inter, Milan, Napoli e Roma falliscono l'appuntamento con la vittoria. Lazio e Verona davanti con Atalanta e Juventus in un avvio che ha offerto subito molti spunti.
Berlino, 20 agosto 2024
Finalmente si ricomincia!
Approfittando di una fresca e ventilata domenica 18 agosto alle 13 sono andato al Ludwig Jahn Stadion per Viktoria Berlin - Augsburg di Coppa di Germania. Il Viktoria è la mia squadra tedesca preferita, a causa di quella V bianca su campo azzurro dello stemma, l’Augsburg invece era la squadra di Bundesliga sorteggiata per un match a suo modo storico.
Con tutta probabilità si è trattato dell’ultima partita ufficiale giocata nello stadio che fu della Dynamo Berlin, la famigerata squadra della Stasi, il Ministero per la sicurezza dello Stato, che terrorizzava la Germania Est. Una squadra dal destino orribile, ostaggio di opposti estremismi: dopo gli anni in cui Erik Mielke, gestiva il club reclutando i migliori giocatori per vincere ogni anno il campionato, sono arrivati gli anni dell’estremismo neonazista che attraverso il tifo organizzato hanno dato una identità poco ambita alla società.
Recentemente il comune di Berlino aveva ri-assegnato al Viktoria l’impianto - dove la Roma giocò la semifinale di Coppa dei Campioni contro la Dynamo nel 1983 - dove ora gioca soprattutto nella stagione estiva il club di Football Americano, i Berlin Thunders. Non mancano, ovviamente, i comitati che si oppongono alla ristrutturazione. Prima della partita di domenica è stato distribuito questo volantino.
Nel frattempo é iniziata una gustosa Serie A.
False partenze. La prima giornata assegna tre punti, ma per le grandi non vincere all’esordio ha sempre un sapore particolarmente amaro. E così della prima di campionato resta soprattutto questo: per la seconda volta nell’era dei tre punti a vittoria sia il Napoli, sia il Milan, sia l’Inter hanno mancato l’appuntamento con il successo nel loro primo match stagionale disputato in Serie A – l’unico precedente nel periodo era stato nel 2008/09 (pareggi per Inter e Napoli e sconfitta del Milan in quel caso).
Le quattro davanti. Verona sontuoso: ha vinto il primo match stagionale in Serie A per due stagioni di fila per la prima volta dal 1983/84 e 1984/85. Lo ha fatto vestendo la maglia (bellissima) che vuol commemorare la stagione dello scudetto ell’85. La Lazio ha battuto un Venezia inconsistente (di Zaccagni dico dopo), l’Atalanta e la Juventus si sono imposte senza problemi in una giornata dominata soprattutto dai pareggi (6/10). I bergamaschi, in particolare, hanno subito lanciato i nuovi Brescianini e Retegui (doppiette) mostrando come sia facile inserire giocatori quando l’impianto è collaudato.
Juve. Thiago Motta al Bologna ha fatto 18 clean sheet in 35 partite casalinghe con solo 23 gol subiti. Vincere con il Como era importante lui lo ha fatto senza subire gol, o meglio: senza subire nemmeno un tiro nello specchio. Se la Juve vuol tornare protagonista assoluta deve mettere in fila tutti gli elementi ed il primo è quello di dominare all’Allianz. Nelle ultime due stagioni in casa i bianconeri sono la squadra che ha perso meno (4 volte) sul proprio campo. Buona la prima, bravo Mbangula (20 anni, gol all’esordio), per altri giudizi c’è tempo.
Inter. 2-2 subito allo scadere che brucia, troppi i 2,12 xG concessi al Genoa. Le cose buone? Prima doppietta in Serie A per Marcus Thuram: i 13 gol della scorsa stagione erano arrivati tutti singolarmente. Secondo gol di testa dopo che il primo e unico finora risaliva alla rete contro la Fiorentina del 3 settembre 2023. E si consolida un asse fondamentale per il campionato: gli ultimi due assist di Barella in Serie A sono stati per gol di Thuram: oltre a quello di sabato il precedente fu il 17 dicembre 2023 contro la Lazio.
Milan. A partire da gennaio 2024, Duván Zapata è il giocatore che ha segnato più reti di testa nei cinque maggiori campionati europei (sette). Era stato suo il 2-0 provvisorio, ma confesso che in nessun momento della partita dei rossoneri ho avuto l’impressione che alla fine sarebbero usciti dal campo con una sconfitta. Gli xG peraltro dicono 1.99 a 0.95 e insomma, potevano fare meglio in copertura in una gara che si doveva vincere. Poi alla fine conta il risultato, ma Paulo Fonseca sa di poter contare su una rosa con alternative, a partire da Noah Okafor, che ha segnato sette gol in Serie A, di cui sei da subentrato e una crescita importante: ha preso parte a due gol nelle ultime tre gare (un gol e un assist), tante partecipazioni quante quelle raccolte nelle sette partite precedenti.
Napoli ko. Per la prima volta in carriera Antonio Conte ha perso il primo match stagionale da allenatore in Serie A, in precedenza aveva ottenuto cinque vittorie e un pareggio. Un po’ eccessiva la sua reazione post partita: giochi contro il Verona, una squadra di Serie A che gioca in 11 come la tua squadra. Se non sei all’altezza perdi. Fuori luogo tirare in ballo vergogna e responsabilità, con toni apocalittici, alla prima giornata, con una squadra che negli ultimi cinque anni è arrivata 7, 5, 3, 1 e 10 (media 5,2) dopo che hai detto che la tua rosa è scarsa perché vuoi mercato (come se all’improvviso il Napoli, che ha sempre fatto di necessità virtù, avesse le disponibilità del Manchester City). Anche meno dai.
Azzurri 1. Dalla stagione 2021/22 Mattia Zaccagni è il secondo centrocampista italiano per partecipazioni al gol in Serie A (35, 23 reti e 12 assist) – superato Lorenzo Pellegrini a 34 – meno solo di Antonio Candreva (40) tra i pari ruolo nella massima serie.
Azzurri 2. Riccardo Orsolini è diventato il secondo giocatore del Bologna a segnare in 7 stagioni diverse in Serie A negli ultimi 50 anni, dopo Carlo Nervo (7 tra il 1996/97 e il 2003/04).
Fairness. Uno degli indici che mi piace spesso consultare è il cosiddetto Fairness result, che io chiamo in italiano “Indice di correttezza del risultato” (ICR). Sostanzialmente guardando ai gol attesi in quella partita, ovvero la pericolosità dei tiri di una squadra, ci dice quanto il risultato sia stato corretto nel complesso (raffrontato ai risultati storici quando si sono verificate quei risultati in termini di gol attesi). Ebbene, la giornata ha sostanzialmente rispettato i valori in campo, gol più gol meno: il risultato più bugiardo è il pari del Bologna in casa (1-1) con l’Udinese, coi bolognesi che non hanno capitalizzato i 3.33 xG a 0.96.
Premier League. Il Manchester City ha vinto il big match contro il Chelsea, e con esso tutte le ultime 10 partite di Premier League, segnando almeno due gol in ogni vittoria. È il club con più serie di 10 vittorie consecutive di qualsiasi altra squadra nella competizione (7). Il Chelsea di Enzo Maresca ha schierato la formazione con l'età media più bassa di tutta la Premier League, appena 23,5 anni. Meglio nei migliori 5 campionati europei solo Strasburgo (22,2) e Valencia (23,0). È l’unica chiave di lettura per un club che rimane un rebus: 42 giocatori in rosa secondo Transfermarkt, come ha scritto Alan Shearer nel fine settimana in un suo editoriale: “Indecifrabile”.
Note a margine.
San Siro. Come avete letto sopra, il problema stadi non apre dibattiti “solo in Italia”, come si è abituati a pensare e dire. Ma in Italia non ci facciamo mancare nulla, ovviamente: Il Riformista nei giorni scorsi ha dedicato un approfondimento al progetto per il nuovo stadio di San Siro, proposto da Milan e Inter, avanzando una proposta che prova a conciliare gli interessi dei club con le richieste del Comune di Milano e della cittadinanza. L’idea prevede la costruzione di un nuovo impianto, ma salvaguardando anche il vecchio stadio "Meazza", che potrebbe essere destinato ad altri usi come eventi culturali, concerti e sport minori. Il Comune di Milano ha dato un'approvazione di principio, ma ha imposto alcune condizioni: il vecchio San Siro non sarà demolito e ci saranno vincoli sul numero di costruzioni previste attorno al nuovo stadio, privilegiando invece aree verdi per soddisfare le richieste dei residenti. Il progetto rimane complesso e richiederà ulteriori negoziati.
Calciomercato. Assolutamente condivisibile l’idea espressa dall’AD della Serie A, Luigi De Siervo, di studiare un modo per chiudere il mercato prima dell’inizio dei campionati. Sarebbe ora. Ma naturalmente serve un accordo che parta dalle grandi federazioni, che però pare abbiano altre priorità.
…intanto i Sauditi. La Concacaf ha stretto una partnership strategica con l'Arabia Saudita, supportata dal Public Investment Fund (PIF), con l'obiettivo di promuovere il calcio in Nord America. L’investimento mira a sviluppare il talento calcistico e a creare opportunità commerciali, integrando il crescente interesse dell'Arabia Saudita per lo sport. Un accordo che riflette l'espansione globale dell'influenza saudita nel calcio in vista dei mondiali 2026.
Outro
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AriesAstaroth su Youtube cita i casi di mercato di McKennie, Chiesa, Szczesny, Koopmeiners e chiede:
è etico che i giocatori e la loro volontà siano vincolati dal possesso del loro cartellino? Per dire, in NBA se un giocatore vuole andarsene se ne va, non viene tenuto in ostaggio. Però capisco anche le esigenze di una squadra che in mancanza di un regolamento che le tuteli deve monetizzare. Insomma io ho una gran confusione. Non si capisce più il confine dell'etica, sembra tutto relativo o relativazzabile. Se ti va di esprimere un parere in merito io lo apprezzerei.
Premesso che non so realmente se in NBA ci sia veramente questa libertà (mi sembra che le dinamiche siano un po’ più complesse), io sono da tempo convinto che si debba in qualche modo superare l’attuale sistema tale per cui i giocatori sono non solo dipendenti di un club ma anche asset patrimoniali (per il valore del cartellino) dello stesso club. Sia chiaro, non ci sono colpe o meriti unilaterali: i club sono fortemente dipendenti dal mercato in uscita (per molti le plusvalenze non sono ricavi straordinari, come tecnicamente a bilancio sono, ma una vera e propria quarta voce da alimentare ogni anno per far quadrare i conti). I giocatori dal canto loro vogliono tutto e subito e quindi puntano i piedi sapendo che i club hanno le necessità di cui sopra. Ma alla fine nemmeno possono permettersi di fare un anno in tribuna. Io credo che se i club si rendessero sostenibili a prescindere dal ruolo di bilancio delle plusvalenze potremmo avere un mercato più lineare e basato su scelte tecniche anziché prevalentemente economiche.
That’s all folks. A presto!
Giovanni
È vero che essere un asset patrimoniale della squadra per cui si gioca complica i discorsi, ma nel calcio nessuno pensa che i contratti vanno rispettati.
Vabbè la Juve o il PSG offrono di più, ma se hai un contratto in corso lo rispetti.
Andrebbero punite invece le società che vanno a trattare con i giocatori sotto contratto e poi mandano avanti il calciatore a ricattare la sua squadra.