Lo sport int tv come in Ritorno al futuro 2 è realtà
L’uso di Multiview di MediaKind durante i tornei NCAA segna più di un semplice traguardo tecnologico: è l’inizio di una nuova era per il coinvolgimento del pubblico e l’innovazione nella visione.
29 maggio 1985. 40 anni fa la notte dell’Heysel
“Canali 18, 24, 63, 109, 87… Vai.”
Marty McFly, Ritorno al Futuro II (1989)
Nel secondo capitolo della saga, Marty McFly torna nel “futuro” — l’anno è il 2015 — e, seduto davanti a uno schermo piatto, comanda a voce cinque canali diversi da vedere simultaneamente. All’epoca sembrava un’idea assurda. Oggi, non solo è tecnicamente possibile, ma sta diventando una pratica sempre più comune, soprattutto per chi segue eventi sportivi.
Durante i tornei NCAA 2025, Comcast ha introdotto per i clienti Xfinity una funzione chiamata Multiview, sviluppata insieme a MediaKind. L’idea è semplice: permettere agli spettatori di seguire fino a quattro partite in contemporanea, su uno stesso schermo, con la possibilità di cambiare l’audio attivo o passare in un attimo alla visione a tutto schermo. Il tutto senza dover uscire da un’app, senza buffering evidenti, e senza bisogno di hardware particolare.
Non più un canale alla volta
Chi segue il basket universitario sa quanto sia caotico il mese di marzo. Tante partite, tutte decisive, spesso sovrapposte. Multiview non è una rivoluzione tecnica, ma una risposta piuttosto naturale a una nuova abitudine: lo spettatore non vuole scegliere una partita, ma tenere d’occhio tutte quelle importanti, saltando da un’azione chiave all’altra.
Finora, chi voleva farlo doveva arrangiarsi con più dispositivi, magari sincronizzando un tablet, un laptop e la TV del salotto (qualcosa di simile è già possibile attraverso DAZN). Ora, tutto si può fare in un’unica schermata. E questo, più che un’aggiunta, è un cambiamento culturale: da spettatore passivo a regista della propria esperienza.
Quello che potrebbe ulteriormente migliorare l’esperienza è la possibilità da parte dei broadcaster di fornire ad esempio diversi canali con diverse telecamere. Un esempio? I nerd del calcio apprezzano molto la vista dall’alto che spesso è disponibile durante i mondiali estivi. Poterla avere anche, ad esempio, durante il campionato, sarebbe rivoluzionario pure nel modo di vedere il calcio e perché no… di analizzarlo e produrre contenuti successivi.
Dietro le quinte: una piattaforma cloud e un’idea semplice
La tecnologia che rende possibile Multiview si chiama MK.IO, ed è una piattaforma cloud sviluppata da MediaKind. Viene ospitata su Azure, e integra una tecnologia di compositing video sviluppata dalla startup Skreens.
Il principio è quello di alleggerire il più possibile la parte tecnica dal lato utente, spostando tutto il carico sul lato server. Il risultato è che Multiview funziona praticamente ovunque: decoder, smart TV, dispositivi economici di streaming, perfino smartphone. La compatibilità non è più un problema.
Il sistema è stato pensato per essere flessibile e attivabile “a evento”: viene acceso in occasione di tornei, playoff o notizie in tempo reale, e si spegne quando non serve più. Questo rende più facile il lavoro per i broadcaster, che possono usare Multiview senza dover riprogettare le proprie app o le proprie interfacce.
Un’adozione già in corso
Comcast non è l’unica a muoversi in questa direzione. Anche YouTube ha iniziato a testare versioni di Multiview su determinati eventi live. L’interesse è chiaro: sempre più piattaforme cercano modi per trattenere gli utenti e offrire esperienze personalizzabili.
In questo senso, Multiview non è una soluzione miracolosa, ma un tassello in più in un panorama che punta sempre più verso la frammentazione del contenuto e il controllo individuale. Non cambia cosa guardiamo, ma come lo guardiamo.
E dopo lo sport?
Finora, Multiview è stato usato soprattutto per eventi sportivi — NCAA, NFL, prossimamente NHL. Ma la tecnologia potrebbe estendersi anche oltre. Dibattiti politici, eventi musicali in diretta, breaking news con fonti diverse.
L’idea di dividere lo schermo per avere più prospettive contemporaneamente non è nuova. Quello che cambia ora è la facilità d’uso. E quando una cosa diventa semplice, in genere inizia a diffondersi.
Uno sguardo avanti
Il prossimo grande test per Multiview potrebbe essere il Mondiale FIFA del 2026. Sarà l’occasione per capire se il pubblico globale è pronto a gestire più partite alla volta, non solo i super appassionati. Sarà anche il momento in cui broadcaster e piattaforme dovranno decidere se investire davvero in esperienze di visione multiple, o se continuare con un modello più lineare e tradizionale.
Nel frattempo, chi ha usato Multiview durante la March Madness ha avuto un assaggio concreto di un futuro che, un tempo, si immaginava solo nei film.
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Note a margine.
Sull’altare del belgiuoco. Nei giorni scorsi in due articoli per la Nuova Venezia, ho analizzato le difficoltà del Venezia nel campionato di Serie A, partendo dal fatto che, come racconto qui, non sempre avere una identità di gioco propositiva, si traduce in punti e salvezza. Ho poi approfondito il tema del budget a disposizione, mostrando come il club lagunare non sia affatto penalizzato rispetto alle rivali. Ne emerge il ritratto di una squadra che ha cercato coerenza stilistica, ma che ora deve interrogarsi su efficacia, sostenibilità e scelte tecniche in vista del futuro.
Impatto. Il CIES ha nominato Mohamed Salah come giocatore più influente del 2024. Seguono Yamal e Pedri. Van Dijk e Alexander-Arnold guidano tra i difensori. Wirtz eccelle tra i trequartisti, Mbappé tra i centravanti. Yamal primeggia nella creazione, Dembélé nella finalizzazione. Presenti anche giovani talenti come Estêvão, Cubarsí e Hato.
Benefit. L'Union Saint-Gilloise ha conquistato il suo primo titolo belga dopo 90 anni, battendo il Gent 3-1. Decisivo il subentrato Promise David con due gol nella ripresa. Fondata nel 1897, la squadra era tornata in massima serie nel 2021 dopo 48 anni. Sotto la guida di Sébastien Pocognoli e con il sostegno dell'investitore Tony Bloom, il club ha raggiunto il dodicesimo titolo nazionale e si è qualificato per la Champions League 2025-26. Lo scorso anno la società aveva vinto la coppa del Belgio e io ne avevo parlato per il suo particolare modello di business in “Società benefit, modello per il calcio?”.
Outro
Sport business forum
Quando a febbraio ho iniziato a lavorare per il Gruppo NEM come caporedattore dello sport avevo accennato alla grande opportunità di poter organizzare in prima persona, insieme alla struttura aziendale lo Sport Business Forum.
Ebbene, se vi trovate a Belluno il 6 e 7 giugno sappiate che sarò lì a moderare due eventi su temi particolarmente caldi: intelligenza artificiale e realtà virtuale il primo, diritti tv e futuro il secondo.
Ieri intanto è stato presentato ufficialmente l’evento, che avrà una anteprima a Trieste oggi e domani, mentre a Treviso farà tappa il 5 giugno.
Il format prevede incontri con aziende, istituzioni e campioni ed è un mix interessante perché benché settoriale e specialistico permette a tutti di essere parte con panel e eventi orientati spesso ai semplici tifosi. Tra gli altri saranno presenti il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti e il grandissimo Zico.
Qui potete scoprire il programma ufficiale.
Ci vediamo a Belluno ;)
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni
Ciao! Ottimo spunto, ti segnalo che già Uefa.tv, durante le partite delle qualificazioni ai Mondiali (dunque a marzo) ha già testato una cosa del genere, l'ho vista da PC. Molto interessante, si potevano avere due-tre-quattro partite in contemporanea.