[64] La Svizzera é più forte di noi?
Inizia la fase a eliminazione diretta e a Berlino affrontiamo la squadra di Yakin, che contro la Germania ha tenuto il vantaggio per un'ora e sembra più a suo agio quando la partita la fanno gli altri
Łódź, 29 giugno 2024
Chiedi a dieci birrai e otterrai undici opinioni.
(Proverbio svizzero)
Durante una conferenza stampa pre Champions League anni fa Jurgen Klopp rispose ad un collega giornalista che gli chiese quanto la storia pesa sui risultati attuali di un club:
Il blasone ci aiuterà tanto quanto mi aiuta quotidianamente l’esperienza di mio nonno in guerra.
È una frase (seguita dalla consueta risata, che io ho sempre pensato fosse forzata ma invece poi ho realizzato che fa parte del suo modo di essere) buona per tante cose - e secondo me non vera al 100% - ma che ce ne dice soprattutto una, in vista della partita tra l’Italia e la Svizzera: nel momento in cui scendi in campo conta solo il valore che metterai nella partita.
Andiamo un passo oltre.
La narrazione italiana di questo europeo é surreale.
Tra di noi ci diciamo che la squadra é tra le più deboli che abbiamo mai mandato ad una manifestazione continentale.
In cuor nostro speriamo nel miracolo. Talmente tanto che il gol di Zaccagni viene celebrato quanto una vittoria in finale, senza margini per urlare di più.
La narrazione giornalistico - televisiva invece é un profluvio di dai ce la faremo a cui vanno però aggiunti, per ruolo e necessità di palinsesto da riempire, voli pindarici a sostegno di una presunta superiorità che non si sa bene da dove derivi e su cosa si fondi.
Che si tratti di Spagna come di Albania.
In questo caso Svizzera. Nazionale al 19° posto nel ranking FIFA (l’Italia alla vigilia di Euro 2024 era decima).
Gli svizzeri hanno partecipato a 5 edizioni del torneo e non sono mai andati oltre i quarti di finale, ma nel 2021 diedero una lezione tattica alla Francia. Dopo quel torneo iniziò la gestione di Murat Yakin, nominato ad agosto 2021.
È arrivata seconda nel suo girone: ha dominato l’Ungheria, sofferto contro la Scozia e sorpreso contro la Germania.
Tutti abbiamo negli occhi il pareggio contro i tedeschi, con un vantaggio durato poco più di un’ora che se confermato ci vedrebbe oggi giocare contro i padroni di casa.
Sembra quasi che la Svizzera sia più a suo agio con squadra che vogliono fare la partita.
Yakin adotta formazioni variabili, nel girone di qualificazione ha utilizzato anche 4-2-3-1 e 4-3-3, con un'attenzione particolare alla solidità difensiva e all'efficacia in attacco.
All’europeo la base é un sistema 3-4 che poi varia in 2-1 o 1-2 (quest’ultimo quando gioca Shaqiri, adottato contro la Scozia).
Due cose interessanti da notare (dati Whoscored):
La prima: 45% medio di possesso palla, praticamente tra le squadre che tengono meno palla con solo l’82% di precisione dei passaggi: ci dice che la squadra sa attendere e ripartire, tende a forzare la giocata, ha interpreti che non hanno paura nel prendersi responsabilità.
Dovremo stare molto attenti a questa caratteristica, soprattutto se i nostri giocheranno a fare la partita.
La seconda: la Svizzera è nota per la sua solidità difensiva e un forte centrocampo guidato da Granit Xhaka affiancato da Remo Freuler. Presi individualmente, con tutta onestà, i due non sono inferiori ai nostri, tutt’altro.
Ha prodotto 10 tiri a partita (noi 11), ma ha una efficacia offensiva molto superiore alla nostra:
3,94 xG contro i nostri 3,75
5 gol contro i nostri 3
il tutto con meno tiri (30-33) rispetto a noi, che però producono maggiore pericolosità media.
La squadra manca di un attaccante affidabile da quando Alex Frei si è ritirato e Xherdan Shaqiri - che dal 2022 gioca nei Chicago Fire negli USA - è il miglior marcatore della squadra con 31 gol: è cruciale per la squadra, ma parte dalla panchina (è stato titolare solo contro la Scozia) e potrebbe essere un’arma in più.
Attenzione piuttosto a Fabian Rieder, considerato uno dei giovani più promettenti. Gioca trequartista dietro a Embolo (punta) e accanto a Ndoye (quando Yakin opta per il 3-4-2-1).
Che fare?
Onestamente dopo il 3-5-2 corretto in corsa di Luciano Spalletti contro la Croazia non so quale vorrà essere l’approccio dei nostri alla partita.
Io starei molto cauto e proverei a lasciare loro le operazioni inizialmente.
Contano poco i moduli, perché paradossalmente mi piacerebbe vedere una squadra che mette in contemporanea Zaccagni, Chiesa, Scamacca, Pellegrini, ma che non si fa prendere dalla foga del possesso a tutti i costi.
Potremmo anche trovarci nella scomoda situazione di una iniziativa illusoria, in un dominio funzionale solo a far crescere le loro certezze.
Non sarà semplice. Ma di una cosa sono certo: questo é il momento di affidarsi agli undici migliori senza se e senza ma, giocando sulle individualità che - in una partita come quella contro gli svizzeri - possono comunque essere un aspetto a nostro favore.
Questa settimana
Breve prologo fuori programma
C’è tanto calcio giocato in questo numero di Fubolitix. Un controsenso in una newsletter che si dichiara in primis “di sport business”? Per me no. Vi spiego.
Il calcio delle nazionali si presta molto a dare indicazioni utili per analisi più generali, per alcune ragioni:
arriva a fine stagione quando tutti abbiamo negli occhi i 9 mesi precedenti e in un mese condensa il cambiamento che abbiamo testimoniato
semplifica e riduce i concetti tattici, presentando squadre assemblate in poco tempo che hanno dovuto arrivare subito al dunque tecnico tattico
alla luce dei primi due punti, il calcio di giugno diventa una sorta di bigino (per i più giovani: quei libricini che usavamo noi della Generazione X a scuola per studiare temi in forma di riassunto) che ci fa capire dove sta andando il calcio.
E capire dove sta andando il calcio sul piano tecnico, tattico e atletico ci porta ad alcune istantanee di grande efficacia che rispondono ad alcune domande chiare:
perché abbiamo l’impressione che si stia giocando male (qui un reel di Nicolas Cariglia che sottoscrivo in toto)?
perché dobbiamo rivedere costantemente i nostri cliché tattici e aggiornarli (ne parla Michele Tossani su Ultimo Uomo)?
E d’altro canto ci porta a capire quel che si muove nel background, perché non c’é alcun fenomeno sportivo che si possa astrarre completamente dal modo in cui questo è organizzato e gestito. In particolare si va cuore di alcuni temi del momento come:
la necessaria revisione dei calendari (che si mostrano sempre più ingolfati)
la volontà dei club di rendersi indipendenti dalle leghe (con un ulteriore passo della Serie A che grazie alla sponda della politica si allontana dalla FIGC)
e di contro la necessità dei club di competere tra loro su basi egualitarie e non secondo la logica del pesce grosso che mangia il pesce piccolo (Balata sulle seconde squadre, con una interessante valutazione su una possibile violazione dello statuto)
Su Fubolitix e Youtube
LUNEDI L'ultima volta della Croazia di Modric. Una squadra generazionale che si é presentata in Germania con qualche ruggine difensiva. Agli azzurri il compito di chiudere un'epoca con lo spirito di una partita ad eliminazione diretta. VIDEO
MARTEDI Ma la Copa America interessa a qualcuno? Un torneo controverso che l'ultima volta finì sotto la lente del Dipartimento di Giustizia nell'ambito dello scandalo FIFA e che vale commercialmente come la Coppa d'Africa. VIDEO
MERCOLEDI La Juve e il senso di quotare in Borsa un club. Perché i club si rivolgono al mercato azionario? É profittevole per un risparmiatore dare loro fiducia? Analizziamo i pro e contro di un fenomeno nato 40 anni fa passato attraverso varie vicissitudini. VIDEO
GIOVEDI ho inaugurato le collaborazioni pubblicando l’articolo di Giacomo Giannecchini su Fubolitix: Allegrimachia. Il fantasma di Max. Il gol di Zaccagni ha spezzato una discussione che rischiava di diventare dirompente: mentre l'Italia soffriva con la Croazia il 3-5-2 subito sconfessato di Spalletti ha risvegliato gli #allegriout
Highlights
In un thread su X ho fatto notare come la formula a 24 con il ripescaggio delle terze favorisca nettamente le squadre che giocano per ultime.
Momento autopromozionale da Łódź:
su iVolleyMagazine il mio pezzo di Polonia - Brasile, quarto di finale di VNL (pallavolo) e delle altre sfide: Canada - Giappone, Italia - Francia, Argentina - Slovenia con numerose interviste post match.
Purtroppo gli azzurri - che sono arrivati qui con una sorta di formazione B, visto che in 8 sono rimasti ad allenarsi in Trentino - sono usciti contro la Francia e in vista di Parigi rimangono alcuni dubbi, anche perché, volete sapere la genialata: il CIO permette in uno sport giocato di fatto da 7 giocatori (6 più il libero) di portarne solo dodici ai Giochi. Non bastavano i calendari ingolfati… Ne ho parlato niente meno che con il coach azzurro Fefè De Giorgi, che nella vita ha fatto tante cose ma è stato soprattutto il palleggiatore della Gabeca Montichiari dall’87 al 90 e dal 97 al 2000.
Se avete seguito anche attraverso Fubolitix e StorieSport le vicende arbitrali italiane negli ultimi mesi é bene che leggiate come è andata a finire tra valzer di poltrone e mediazioni al ribasso.
Outro: Power Rankings
Ad inizio Europeo avevo pubblicato questa tabella fornitami da Goalimpact in cui viene espresso il valore di ogni singola squadra e quindi, in base allo scenario, si fornisce una previsione sul torneo.
La Svizzera… come vedete é lontana da noi ma non troppo.
Ma a che punto siamo dopo i gironi eliminatori? Alcune valutazioni:
la più alta in grado andata fuori é la Croazia, che peraltro era qualificata fino al 98’ dell’ultima partita, come sappiamo.
rispetto all’ultima edizione quando si qualificarono le 13 migliori, quest’anno abbiamo avuto ben 3 eliminate dal decimo al dodicesimo valore del ranking Goalimpact
l’Austria (13esima) é stata capace di risultati importanti: a volte ho l’impressione che quando una nazionale non ha la sua stella ottiene dal resto dei giocatori una positiva moltiplicazione delle forze.
la più clamorosa sorpresa è la Georgia che prima del 2-0 al Portogallo aveva il 9,3% di possibilità di passare il turno, estromettendo di fatto l’Ungheria che aveva visto crescere le sue quotazioni fino al 66,7% di possibilità.
La Spagna é stata forse la nazionale più convincente essendo l’unica a chiudere con 9 punti ma in realtà nessuna delle grandi ha impressionato: mai come quest’anno credo che chiusi i gironi inizi un altro torneo.
Guardando invece al tabellone.
La prima metà vedrà la presenza di tutte le 4 squadre con il miglior indice Goalimpact più il Belgio. Quindi 5 delle prime 8 a cui aggiungere la nona, la Danimarca, opposta ai padroni di casa della Germania.
Ancora una volta più che il ranking i risultati finali in termini di classifica e avanzamento saranno influenzati dalle alchimie dei sorteggi.
Austria - Turchia è l’unica partita tra due squadre che non stanno nelle prime 8 e credo che da qui possa uscire una sorpresa. Curioso peraltro che l’Austria potrebbe ritrovare l’Olanda - battuta nel girone - ai quarti. Questa parte del tabellone battezzerà una sorpresa.
L’Italia, sulla carta, ha un compito più facile di quello che ebbe nel 2021: incontrò l’Austria che era settima nel ranking (ci sopravanzava di pochi punti e due posizioni) ed ora avrà la Svizzera che invece è 14esima.
Godiamoci lo spettacolo.
A presto!
Giovanni