[65] Come la Juve
FUBOLITIX - E' il tema del momento: se anche la Premier League sta incrementando le plusvalenze da scambi per rientrare nei parametri del PSR, sulla base di cosa la Juve è stata punita nel 2023?
Berlino, 6 luglio 2024
Prologo
Questa settimana apro parlandovi di cosa sta diventando Fubolitix, la newsletter che state leggendo in questo momento. Da quando ho iniziato a pubblicare approfondimenti dal lunedi al giovedì - con ottimi risultati in termini di letture e aperture, ma anche di nuove sottoscrizioni, con una crescita del 50% negli ultimi 3 mesi - mi sono accorto che la newsletter del sabato era diventata di fatto uguale a quelle degli altri giorni. Ecco allora che ho deciso di cambiare il format settimanale che state leggendo in questo momento. A differenza degli approfondimenti dal lunedi al giovedi, Fubolitix del sabato sarà una raccolta di analisi e approfondimenti usciti durante la settimana. Mentre le Note a margine che leggete nelle uscite quotidiane contengono per lo più notizie, qui voglio dare spazio a opinioni analitiche e pezzi che delineano scenari.
PS: Il format (con prologo ed epilogo ed una diversa organizzazione dei paragrafi) vuole anche essere un tributo a Charlie, una newsletter de Il Post, che parla “del dannato futuro dei giornali” che rappresenta per me un imperdibile appuntamento della domenica mattina ed è forse la colpevole di questa mia passione per le newsletter come format d’informazione. Se volete potete sempre farmi sapere cosa ne pensate nei commenti.
Come la Juve. Lunedì ho parlato di plusvalenze nel calcio inglese e dopo di me hanno dedicato un articolo al tema anche la Gazzetta dello sport e Calcio e Finanza. Entrambi si ispirano di fatto all’articolo della BBC che anche io ho citato nel mio approfondimento nei giorni scorsi. Il titolo di quell’articolo è significativo:
Perché il “fine settimana di scambio” della Premier League potrebbe essere un’altra scappatoia del PSR.
Anzi, la BBC va molto oltre e dice addirittura un’altra cosa, ovvero che nessuno infrange le regole ma questo comportamento impone piuttosto un ripensamento delle regole stesse:
Nessuno infrange le regole, ma sono state sollevate domande sulle valutazioni, sull’utilizzo di giocatori giovani e se ciò abbia evidenziato una lacuna nel sistema PSR della lega che può essere utilizzata per limitare le perdite.
Cioè: la BBC stessa ammette che quel meccanismo (che peraltro in Italia era ampiamente utilizzato anche prima tra gli altri da club come Inter e Roma che hanno dovuto fare i conti con il FFP Uefa negli ultimi anni) è una scappatoia, ma non se ne ravvedono i profili di irregolarità. E quindi rimane una domanda: ma se così fan tutti, non solo e non più solo in Italia. Ma la Juventus sulla base di cosa è stata punita? O se preferite: perché mai venne tirato in ballo il famoso articolo 4 sulla slealtà sportiva?
Calcio Alieno. Tra le tante newsletter che seguo c’è Alieno Gentile, che parla di economia e che questa settimana eccezionalmente ha parlato di calcio e di come funzionano i contratti tra squadre e giocatori. La semplificazione di AG è un po’ forzata perché l’autore scrive che i contratti dei calciatori sarebbero vincolanti solo per le società mentre i calciatori se ne possono andare quando vogliono. In realtà non è così. Tutti sappiamo che spesso sono le società a lucrare sulla cessione spingendo il calciatore ad andarsene per monetizzare. Ma al di là di questo dettaglio c’è una seconda semplificazione che cade nella provocazione: perché non ridurre il contratto ad un solo anno e poi lasciare libere le trattative? In realtà AG - che giudica comunque irrealizzabile per interessi contrapposti questo sistema - non lo sa ma questo esiste già nei dilettanti ed ha creato più danni che vantaggi. La riflessione ci porta tuttavia ad un aspetto che in futuro dovrà secondo me essere dibattuto (anche alla luce di quanto sopra sulle plusvalenze): perché non si esce una volta per tutte dagli equivoci e non si abolisce il valore patrimoniale del cartellini? Certo in una prima fase servirà una transizione ma successivamente può essere un vantaggio per tutti.
La Cina al contrario. Abbiamo sempre pensato alla Cina come ad un produttore che vende prodotti sui nostri mercati, invece recentemente si sta affermando un interessante trend opposto, che interessa alcuni marchi di abbigliamento sportivo emergenti. La Cina è un mercato in rapida espansione per lo sportswear, che raggiungerà i 55 miliardi di dollari quest’anno, con brand premium che sfruttano social media e influencer per un marketing incentrato sulla comunità. Nike e Adidas devono affrontare una crescente concorrenza. Brand di sportswear premium come Lululemon (+45% nel primo trimestre dell’anno), On e Hoka stanno prosperando in Cina, coinvolgendo direttamente i clienti e creando nuove sfide per Nike e Adidas. Marchi di nicchia come Arc'teryx e Vuori potrebbero invece superare i giganti tradizionali. Lo riporta l’app di informazione finanziaria Finimize.
Meglio artificiale. La metà dei tifosi americani pensa che l’AI migliorerà la loro esperienza sportiva da spettatori. I fan, in particolare i più giovani, richiedono sempre più contenuti brevi e personalizzati che si adattino ai loro interessi individuali, anziché un'unica trasmissione generalizzata. IBM sottolinea che i detentori dei diritti e i broadcaster possono trarre vantaggi significativi offrendo contenuti automatizzati e personalizzati, con il 41% degli intervistati che guarda highlight o riepiloghi settimanalmente e il 24% giornalmente.
Meglio gratis? La guerra dello streaming. Netflix ha discusso sulla possibilità di creare versioni gratuite del suo servizio di streaming, ne parla Lelio Simi nella sua ultima newsletter. L’idea che Netflix possa addirittura cambiare totalmente il suo modello passando ad un modello totalmente gratis rispetto alle sottoscrizioni iniziali non è per ora supportata dai fatti, ma rimane una suggestione. Dovesse funzionare questa dinamica potrebbe suggerire a qualcuno (A22 con la Superlega ha già ventilato l’ipotesi) che anche nello sport gratis è meglio.
Non chiamatela lotteria. Come mai si sbagliano i rigori? Questa settimana John Nassoori, che è un giornalista del Guardian che scrive una newsletter di psicologia dello sport, racconta come negli ultimi 50 anni, le squadre di calcio hanno sempre più riconosciuto il valore di allenarsi per i rigori, utilizzando tecniche come l'analisi dei ritmi respiratori e l'impiego di tattiche di visualizzazione. Questo cambiamento evidenzia la crescente convinzione che i rigori possano essere praticati e migliorati. Il professore di psicologia norvegese Geir Jordet sostiene che molti allenatori evitano di affrontare l'argomento dei rigori per non indurre ansia nei giocatori. Questo atteggiamento perpetua la narrazione che i rigori siano una lotteria, nonostante le prove suggeriscano che una preparazione adeguata possa migliorare le prestazioni.IN sostanza Nassoori suggerisce che l'idea che i rigori siano puramente una lotteria è superata. Con una preparazione psicologica adeguata le squadre possono meglio attrezzare i loro giocatori per le pressioni dei calci di rigore, sfidando la mentalità tradizionale che queste situazioni siano basate esclusivamente sul caso.
Più di Genoa, Roma e Fiorentina. La NWSL - National Womens Soccer League, il maggior campionato femminile calcistico americano - sta assistendo a un aumento delle valutazioni delle sue franchigie, con Angel City FC di Los Angeles che potrebbe raggiungere un valore record di oltre 300 milioni di dollari grazie all'acquisto di una quota di maggioranza da parte del CEO di Disney Bob Iger e sua moglie Willow Bay. Si tratta di cifre molto superiori ad esempio a quanto pagato da Friedkin per la Roma, da 777 per il Genoa e da Commisso per la Fiorentina.
Popcorn. Secondo il Corriere dello Sport la Serie A e altre leghe sarebbero pronte a portare la FIFA in tribunale per abuso di posizione dominante facendo leva sulla sentenza del 21 dicembre 2023 che ha dato ragione alla Superlega contro la Uefa. Si, non avete letto male: le Federazioni, grandi alleate dell’Uefa in quella vicenda, ora vogliono utilizzare quella sentenza a loro vantaggio contro la Fifa. Tutto fa brodo ma una cosa è chiara: avevano ragione ancora una volta i latini “homo homini lupus”: tutto è buono quando si lotta per sopravvivere.
Epilogo
In questi giorni se state leggendo la newsletter sapete che mi sono avventurato in una ampia analisi della presunta crisi del calcio italiano in seguito all’eliminazione da Euro 2024 avvenuta esattamente una settimana fa. Da lunedì proseguiró le analisi parlando di calcio di club e nazionali, sostenibilità come metodo e calcio di base (giovani e dilettanti). Se non lo avete ancora fatto potete leggere le prime tre lettere in tema:
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Mi permetto il tu: continua così. La tua voce è importante
Caro Giovanni
Come Ebbi modo di scriverti già in precedenza, la Juventus ha sempre cercato le soluzioni (vedi stadio di proprietà, women, seconde squadre, super lega ed anche altro) e non dovrebbe mai essere un problema in un contesto normale. Ma in Italia cosa c’è di NORMALE ?? tutti aggrappati alle loro poltrone a cercare solo il proprio interesse personale ed a combattere chi vuole cambiare il proprio status quo.
Sono disgustato. Chissà come mai negli altri paesi funziona tutto ugualmente e fanno tutti le stesse identiche cose che fa la Juventus ???
Veramente ci vorrebbe che la Juventus abbandoni questo calcio italiano, lasciandoli cuocere nel loro brodo, andando a fare campionati più sfidanti e meno ingombranti del nostro . Io credo che gli incassi dalle piattaforme si ridurrebbe del 50% senza la Juventus.
Questo è il mio umile pensiero