[72] Calciomercato: la Serie A ha speso più di un anno fa
Altro che sostenibilità, in una stagione in cui Arabia Saudita e Premier League hanno frenato spendendo meno il nostro campionato si è distinto a livello europeo andando in controtendenza.
Berlino, 31 agosto 2024
Nessuno ricorderebbe il Buon Samaritano se avesse avuto solo buone intenzioni. Aveva anche i soldi. (Margaret Tatcher)
Prologo
In settimana ci sarà tempo per fare un bilancio complessivo dei valori emersi nella finestra estiva del calciomercato 2024/25 (ho in programma di parlare sia delle macro-dinamiche che del mercato delle top 5 del campionato italiano). Nel frattempo il CIES Football Observatory ha fornito una prima proiezione con i costi aggiornati al 26 agosto scorso, che offre un dato (che cambierà nominalmente, ma non nella sostanza) abbastanza sorprendente relativo ai trasferimenti nel calcio mondiale tra le estati 2023 e 2024. Complessivamente, la spesa è diminuita del 13%, con la Premier League inglese ancora in testa per spese totali ma con un calo dell'11%. La Serie A italiana, invece, ha visto un aumento del 17% (+130 milioni di euro), si tratta dell'unico tra i campionati principali a registrare una crescita significativa, mentre altre leghe come la Bundesliga e la Saudi Pro League hanno subito cali notevoli. Da notare che anche per la Serie B si registra una crescita degli investimenti in cartellini del 32% rispetto allo scorso anno. È un tema su cui tornerò non appena saranno disponibili i dati finali, ma che permette già di farsi un’idea generale.
Nella tabella qui sotto le prime 10 leghe per investimento, prese dal sito del CIES.
Premi Champions. Calcioefinanza riporta i ricavi minimi garantiti per i club partecipanti alla UEFA Champions League 2024/2025. I premi ufficiali, distribuiti tra bonus di partecipazione, premi di performance e il market pool, assicurano entrate significative per i club, con i guadagni minimi stimati a circa 15,64 milioni di euro. I ricavi possono aumentare sensibilmente in base ai risultati sportivi e alla visibilità televisiva. I dettagli nella tabella dei minimi presa dall’articolo di CF.
Autonomia dello sport. Analizzando la crisi del calcio italiano avevo dedicato un intero capitolo al principio dell’autonomia dello sport da ingerenze politiche, cosa che sembra decisamente non far parte dell’orizzonte culturale dell’attuale governo italiano. Questa settimana Michele Spiezia su Storiesport descrive la battaglia politica interna al governo Meloni per la presidenza della Federnuoto (FIN). Paolo Barelli, attuale presidente e membro di Forza Italia, corre per il suo settimo mandato consecutivo, mentre Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d'Italia, ha visto la sua candidatura esclusa per irregolarità formali. Rampelli ha contestato la decisione, sostenendo che la procedura seguita dalla FIN è illegittima e favorisce Barelli. La questione potrebbe finire davanti al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni.
Arbitri. Ancora Storiesport, per raccontare le trattative in corso nell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) per un nuovo ruolo tecnico per l'arbitro Daniele Orsato. Il gruppo guidato da Alfredo Trentalange cerca un accordo con i sostenitori di Carlo Pacifici, candidato alla presidenza dell'AIA. La situazione è complicata, con negoziati non-stop per trovare un'intesa che possa soddisfare entrambe le fazioni. Il voto imminente e le dinamiche interne potrebbero influenzare il futuro dell'associazione.
Nella rete. Un paio di segnalazioni se siete interessati a temi di politica internazionale sportiva. Molto interessante seguire Play the game, un sito danese in lingua inglese -gestito dall'Istituto danese per gli studi sportivi (Idan) - che mira a elevare gli standard etici dello sport e a promuovere la democrazia, la trasparenza e la libertà di espressione nello sport mondiale. Tra i vari contributor c’è Karim Zidan, che tra le altre cose è autore di Sports Politika, una newlsetter Substack che offre sempre spunti e approfondimenti interessanti su come vanno le cose nel mondo dello sport.
Intanto gli arabi… E proprio da Sports Politika e Play the game arriva lo spunto per un nuovo episodio della fortunata rubrica di Fubolitix sulle strategie di politica sportiva dei paesi del Golfo. In particolare si parla di Arabia Saudita e del ruolo strategico della comunicazione. Negli ultimi anni, infatti, l'Arabia Saudita ha utilizzato il suo vasto potere finanziario e una rete di agenzie di lobbying per influenzare il panorama sportivo globale, pratica spesso criticata come "sportswashing". Non solo investimenti strategici in asset, quindi: anche le agenzie di lobbying (di cui l’articolo fa i nomi) sono state fondamentali facilitando l'espansione saudita nello sport statunitense ed europeo. Nonostante le critiche e le resistenze politiche, l'Arabia Saudita continua a crescere la sua influenza attraverso investimenti strategici e campagne mirate per migliorare la sua immagine e consolidare il suo ruolo nello sport globale.
Fair play finanziario. In un video di circa due anni fa raccontai come Roman Abramovich aveva trovato il modo di aggirare il FFP Uefa senza di fatto mai finire sotto investigazione. Il club era stato finanziato di fatto a tasso zero dal magnate russo attraverso la holding, con un indebitamento da parte correlata che non andava mai in pagamento (e che infatti al momento della cessione Abramovich, bontà sua, ha condonato). Non a caso mi chiedevo al momento della vendita: “Chi acquista il Chelsea fa un affare?”. Ora non c’è dubbio che Tood Bohely ci abbia messo del suo e che la sua gestione sia particolarmente enigmatica, con Maresca che ha iniziato la stagione con ben 42 giocatori in rosa, ma il tempo delle scappatoie sembra finito e in settimana la UEFA ha confermato che sono esclusi dal conteggio per il Fair Play Finanziario (FPF) i ricavi ottenuti dal Chelsea attraverso vendite a società affiliate alla stessa proprietà (il caso dei due hotel di cui abbiamo già parlato). Questo colpisce direttamente il club londinese, che ha chiuso il 2022 con un passivo significativo e rischia sanzioni, tra cui l'esclusione dalle competizioni UEFA. Il Chelsea è sotto stretta osservazione a causa delle sue operazioni finanziarie e potrebbe subire gravi conseguenze.
No Draft. Sta facendo discutere negli Stati Uniti la decisione della National Women's Soccer League (NWSL), una delle due maggiori leghe di calcio femminile, di eliminare il draft universitario, preferendo dare più libertà alle giocatrici di scegliere le squadre con cui firmare. Il draft è un’istituzione nello sport professionistico americano, considerato il fondamento per una accesso equo al talento a disposizione ed una corretta distribuzione delle risorse tecniche fra le varie franchigie, a prescindere dallo sport di squadra praticato. Ne scrive FrontOfficeSports, spiegando che questa scelta mira a mettere al centro i bisogni delle atlete piuttosto che mantenere l'equilibrio competitivo tra le squadre. Del resto non va dimenticato che stiamo parlando di spostamenti di fatto forzati per giocare in squadre che coprono l’estensione di un paese dalle dimensioni di un continente più grande dell’Europa. Tuttavia, la decisione potrebbe cambiare la percezione dei fan, che potrebbero vedere un aumento delle disparità tra i club.
US Open. Consueta parentesi sul tennis (in attesa che pallavolo e pallamano riprendano e io possa parlarvi un po’ anche degli altri due sport di cui sono maggiormente appassionato) per parlare del torneo americano del Grande Slam. Prima di parlare di soldi una raccomandazione: leggete “Il tennis come esperienza religiosa” di David Foster Wallace, ambientato proprio allo US Open, se volete assaporare un po’ l’atmosfera del torneo. Nel frattempo lo US Open di tennis continua a crescere su ogni fronte, confermandosi come uno degli eventi sportivi più importanti e redditizi al mondo. Come scrive Front Office Sports, nel 2023, il torneo ha stabilito nuovi record con oltre 950.000 spettatori presenti durante le due settimane di competizione, un numero che potrebbe aumentare ulteriormente nel 2024. Il montepremi totale per l'edizione 2024 ha raggiunto i 65 milioni di dollari, un nuovo massimo storico, con i vincitori dei singoli maschile e femminile che si porteranno a casa 3 milioni di dollari ciascuno. Anche il merchandising e le vendite di cibo e bevande sono in forte espansione. L'iconico cocktail Honey Deuce, venduto a 23 dollari l'uno, ha generato quasi 10 milioni di dollari di entrate nel 2023 grazie alla vendita di oltre 450.000 unità, un aumento dell'11% rispetto all'anno precedente.
Epilogo
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Questa settimana ha tenuto banco soprattutto la Champions League.
Su Il Riformista ho scritto: “Champions League al via con la nuova formula, ma "addio" all'eguaglianza”.
Su Fubolitix, invece, ho parlato di:
Le tre finestre estive di calciomercato. Mai come quest'anno si andrà oltre agosto per poter rinforzare le squadre: cresce il valore degli svincolati, che nei prossimi giorni rivedranno (forse) le loro pretese al ribasso.
La nuova Champions League al via tra luci e ombre. A Monaco si alza il sipario sul nuovo format della massima competizione di calcio europeo, che prova ad evolversi per contenere le mai sopite istanze dei club che vogliono la Superlega.
Champions League: analisi ragionata dei sorteggi. L'ipotesi più probabile è che 4 squadre italiane riescano a qualificarsi per la fase ad eliminazione diretta, ma una al massimo ci riuscirà entrando direttamente agli ottavi.
Noi ci rileggiamo martedì con Io li ho visti così, dedicato alla terza giornata di Serie A prima della pausa nazionali, che ci permetterà nella prossima settimana di fare una più diffusa analisi delle operazioni di mercato dei top club italiani.