777 Partners e il Genoa, ombre sul futuro?
Il fondo di fatto ha creato il secondo gruppo di club calcistici al mondo dopo il City Football Group, ma da un anno a questa parte affronta questioni che ne mettono in dubbio la solidità.
Berlino, 18 giugno 2024
Tra questa gente che osserva e si lamenta
Pure Colombo è stato uno fra cento
E adesso in mare veleggia la rumenta
Strana, Genova
(Francesco Baccini)
Una settimana fa ho dato conto del ritiro del gruppo 777 Partners dall’acquisto dell’Everton.
777 Partners é una holding con sede a Miami, ha acquisito vari club di calcio in Europa, Sudamerica e Oceania, ma sta mostrando segni di instabilità finanziaria.
Tra questi anche il Genoa CFC, sul quale fin qui il lavoro fatto ha ricevuto più elogi che critiche (nonostante un punto di penalizzazione per problemi di pagamenti IRPEF un anno fa quando il club era in Serie B).
Oggi torno sul tema perché la domanda che inizia ad aleggiare sul club rossoblù circa la solidità e le prospettive della proprietà non é da trascurare.
Fondata nel 2015, 777 Partners ha investito in vari settori, incluso il calcio, acquisendo club storici e indebitati per risanarli e potenzialmente rivenderli a un prezzo maggiore.
Tra questi alcuni come il Genoa e l’Hertha sono retrocessi dopo l’acquisizione.
Tra le acquisizioni ci sono il Siviglia, il Genoa, il Vasco da Gama, lo Standard Liegi, il Red Star, il Melbourne Victory e l’Hertha Berlino.
Si stima abbia messo sul tavolo 900 milioni di dollari per costruire il gruppo, compresi i soldi spesi per ripianare i debiti dei club.
Due inchieste giornalistiche hanno rivelato pratiche finanziarie giudicate predatorie e accuse di attività illecite contro una delle società controllate da 777 Partners, SuttonPark Capital.
La prima del sito d’inchiesta norvegese (in lingua inglese) Josimar, la seconda del Washington Post.
La gestione di 777 Partners ha suscitato proteste tra i tifosi di vari club, blocchi al mercato per Vasco da Gama e Standard Liegi e problemi economici per la compagnia aerea Bonza.
Nel frattempo come detto non si è conclusa l’acquisizione dell’Everton. La società d'investimento americana non ha fornito bilanci certificati.
Leadenhall Capital Partners ha accusato 777 Partners di una truffa da 600 milioni di dollari, affermando che la holding aveva impegnato beni già impegnati per ottenere prestiti.
Ne ha parlato il New York Times.
Subito dopo l’apertura della causa a New York, 777 Capital ha annunciato l’ingresso in società di Ian Ratner, Ron Glass e Mark Shapiro: tre esperti di bancarotta e gestioni di crisi manageriali della società B. Riley Advisory Services.
Lo scorso 17 maggio, i fondatori Steven Pasko e Josh Wander che si sono dimessi dal board della società.
In sintesi questi sono i problemi dei club 777 Partners:
Standard Liegi
Terzo stop al mercato recentemente ricevuto.
In causa con i precedenti proprietari (Bruno Venanzi e Immobilière du Standard) per il mancato pagamento dei beni.
Vasco da Gama
Un giudice brasiliano ha escluso 777 dalla gestione del club.
Rimangono debiti preesistenti non ancora saldati.
Hertha Berlino
Già in grossa sofferenza prima dell'arrivo di 777 Partners, giocherà per il terzo anno di fila in Zweite Bundesliga.
Melbourne Victory
Problemi a trovare un nuovo sponsor, dato che Bonza (compagnia aerea di 777 Partners) è fondamentalmente fallita.
Red Star
Dopo la promozione in Ligue 2, l'allenatore Habib Beye si è dimesso per incertezza sul futuro del club.
Preoccupazione tra i tifosi per la sopravvivenza del club.
Non sono mancati casi al Genoa. In particolare:
Due ritardi nei pagamenti IRPEF nel 2023.
Nel gennaio 2024 è stata sventata una penalizzazione in classifica (dopo il punto subito nel 2023) perché la proprietà ha dimostrato che il pagamento non era andato a buon fine per un difetto di procedura.
Perdite significative negli ultimi due esercizi (42,3 e 61,7 milioni di euro).
Raggiunto un accordo con il Tribunale di Genova per pagare solo il 35% dei debiti (37 milioni di euro) in dieci anni.
Necessità di chiudere le due successive sessioni di mercato in attivo.
Decisione di non richiedere la licenza UEFA per la prossima stagione, cosa giustificata dal fatto che il club non sarà nelle coppe, ma irrituale perché solitamente la licenza viene chiesta a prescindere.
Guardando in particolare al discorso del mercato in attivo, come già fatto con l’ex plusvalenza fasulla Dragusin (!) stavolta dovrebbe partire Gudmundsson.
L’Inter è interessata ma come riporta la Gazzetta dello sport: Gudmundsson è appena stato rinviato a giudizio in patria per molestia sessuale. I fatti per cui sarà processato risalgono all’estate del 2023, quando Albert fu denunciato da una donna conosciuta in un locale di Reykjavik. Inizialmente il caso era stato archiviato, ma è stato riaperto in seguito a un ricorso presentato dalla donna: il processo inizierà in autunno. E il rischio incriminazione potrebbe cambiare le carte in tavola.
La situazione del Genoa dovrà essere monitorata attentamente, gli spifferi sono gelidi e non lasciano presagire a nulla di buono.
Note a margine
È solo politica. Dopo che la FIFPRO ha attaccato la FIFA, il sindacato calciatori ha manifestato vicinanza all’UEFA: «La nostra collaborazione con la UEFA sta andando sempre più rafforzandosi». Una posizione curiosa visto che il tema chiave sono i calendari e l’Uefa é la stessa che ha appena allargato la Champions league costringendo nella prossima stagione a giocare in gennaio le coppe europee.
Nel frattempo registriamo che anche Beppe Marotta si é iscritto ufficialmente a quelli che vogliono la Serie A a 18 squadre.
Paradosso stadi. Uno dei grandi paradossi sulla costruzione degli stadi é l’opposizione dei residenti. Gli stessi residenti che tuttavia dovrebbero essere contenti, soprattutto se proprietari, perché uno stadio in genere porta ad un aumento dei valori immobiliari nell’area. Succede a Madrid, dopo il restyling al Bernabeu. Ma lo si é già visto in molte situazioni ad esempio in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Outro
La multiproprietà di Ascoli e Campobasso
Le multiproprietà nel calcio si affermano a tutti i livelli, anche in Serie C e D, come nel caso del Campobasso, che nelle ultime due stagioni ha scalato dall’Eccellenza alla Serie C.
Il Campobasso é di proprietà di North Sixth Group, un fondo americano che detiene anche quote nell’Ascoli e recentemente sta completando l’acquisizione del Dagenham and Redbridge, club londinese di lunga tradizione e scarsi risultati.
Nei giorni scorsi ho partecipato ad un interessante webinar di Front Office Sports, una testata americana che si occupa di sport business e tra gli interventi molto interessante é stato quello di Daniel Hall, che é partner di North Sixth Group.
Hall ha spiegato che gli investimenti del fondo sono orientati a valorizzare il club, perché i salti di categoria aumentano significativamente il possibile prezzo di uscita, a fronte di impegni iniziali contenuti.
Alla mia domanda sull’effetto inverso, ovvero, sul fatto che quando si sale poi il rischio retrocessione porti spesso a guai finanziari importanti (ho citato tra gli altri i numerosi casi di club falliti dopo aver mancato il ritorno in Serie A), il finanziere mi ha risposto in modo interessante.
Ci sono sostanzialmente due strategie per Hall.
Dare ad un club un valore sulla base di modelli finanziari prestabiliti ed agire come nella migliore pianificazione finanziaria in maniera equilibrata alle dimensioni del club stesso (categoria, piazza, strutture).
Agire in maniera razionale su un mercato irrazionale come quello dei calciatori, individuando - anche col supporto di dati - degli interpreti che possano fare al caso del club con un rapporto qualità prezzo vantaggioso e tendenzialmente nascosto (potere degli algoritmi…).
La parola chiave in tutto questo é equilibrio. Pianificazione preventiva.
Io ho interpretato soprattutto la prima parte come volontà di non seguire il trend di una categoria ma di pianificare a medio lungo periodo (soprattutto gli ingaggi giocatori) in modo da poter avere una solidità finanziaria che non si esaurisce in un paio di stagioni o per effetto di vittorie e sconfitte.
È un approccio che mi piace ma su cui sarò molto attento, perché spesso a queste belle parole non seguono i fatti e le strategie sembrano fin troppo allineate al comprare tanto per comprare che aleggia in molte categorie.
Nel frattempo dopo la retrocessione dell’Ascoli, North Sixth Group dovrà vendere le proprie quote nel club marchigiano, per effetto dei divieti sulle multiproprietà, avendo peraltro garantito che la propria attenzione sarà tutta sul Campobasso, che quest’anno in Serie D ha attirato 3 mila spettatori fissi alle proprie partite.
Fatemi sapere cosa pensate nei commenti.
A presto
Giovanni