La furia iconoclasta di molti tifosi vorrebbe vedere lo sport riformato a colpi di sentenze, oppure cedendolo alle mani lunghe della politica. Ma tutto questo non è auspicabile.
Molte Federazioni, a partire dalla FIGC, sono un modello in scala ridotta delle strutture e sovrastrutture politiche del nostro Paese. Difficile dunque parlare di autonomia e soprattutto pensare che possano essere espressi contenuti o riforme che abbiano un valore universale anziche' autoreferenziale come d'abitudine. Di conseguenza, l'autonomia dello sport e' quanto di piu' utopistico ci sia in Italia.
Cerchiamo di capirci però altrimenti se diamo significati arbitrari alle parole andiamo fuori dal seminato. L'autonomia significa autonomia di fatto dal potere politico. E questa ad oggi è effettiva. Non c'entra nulla col fatto che poi ognuno abbia simpatie e appartenenze, il punto è che nessuno "in quanto espressione di un potere politico" ha poteri sulle federazioni sportive in Italia.
Grazie Giovanni per la chiarezza nel trattare certi argomenti. Sto facendo fatica a stare dietro a questi articoli, per mia indole... Però la sensazione, lettera dopo lettera, è che come un novello Virgilio, tu ci stia portando in gironi infernali sempre più profondi...
Da un punto di vista semantico hai certamente ragione. Ma questa supposta o reale autonomia, non cambia minimamente la gestione e il modus operandi di molte federazioni, gestione sulla quale non voglio entrare nei dettagli altrimenti non finiremmo piu'. Ovviamente io non sostengo certamente la tesi che la politica si debba impossessare dello sport. Semmai che lo sport non debba essere gestito con metodologie tipiche di una certa politica o addirittura come se fossero "aziende di proprieta'" con presidenti che rimangono in carica per decenni. Le riforme certamente dovrebbero essere interne allo stesso sistema Sport, senza interferenze da parte dello Stato. Ma, come ho scritto sopra, si tratta, ad oggi, di un sistema autoreferenziale, nel quale nessuno ha interesse a cambiare lo status quo.
Molte Federazioni, a partire dalla FIGC, sono un modello in scala ridotta delle strutture e sovrastrutture politiche del nostro Paese. Difficile dunque parlare di autonomia e soprattutto pensare che possano essere espressi contenuti o riforme che abbiano un valore universale anziche' autoreferenziale come d'abitudine. Di conseguenza, l'autonomia dello sport e' quanto di piu' utopistico ci sia in Italia.
Cerchiamo di capirci però altrimenti se diamo significati arbitrari alle parole andiamo fuori dal seminato. L'autonomia significa autonomia di fatto dal potere politico. E questa ad oggi è effettiva. Non c'entra nulla col fatto che poi ognuno abbia simpatie e appartenenze, il punto è che nessuno "in quanto espressione di un potere politico" ha poteri sulle federazioni sportive in Italia.
Grazie Giovanni per la chiarezza nel trattare certi argomenti. Sto facendo fatica a stare dietro a questi articoli, per mia indole... Però la sensazione, lettera dopo lettera, è che come un novello Virgilio, tu ci stia portando in gironi infernali sempre più profondi...
Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza :) :) :)
Da un punto di vista semantico hai certamente ragione. Ma questa supposta o reale autonomia, non cambia minimamente la gestione e il modus operandi di molte federazioni, gestione sulla quale non voglio entrare nei dettagli altrimenti non finiremmo piu'. Ovviamente io non sostengo certamente la tesi che la politica si debba impossessare dello sport. Semmai che lo sport non debba essere gestito con metodologie tipiche di una certa politica o addirittura come se fossero "aziende di proprieta'" con presidenti che rimangono in carica per decenni. Le riforme certamente dovrebbero essere interne allo stesso sistema Sport, senza interferenze da parte dello Stato. Ma, come ho scritto sopra, si tratta, ad oggi, di un sistema autoreferenziale, nel quale nessuno ha interesse a cambiare lo status quo.
Ma quello che poni è un problema di contenuti che ci sta, sopra hai detto un’altra cosa. Comunque ci siamo capiti…
Si si, in effetti rileggendo il mio primo commento mi rendo conto che poteva generare confusione. In ogni caso, in effetti ci siamo capiti..