Disney e la Champions League femminile
Un passaggio storico nella ridefinizione dei diritti tv come li abbiamo conosciuti: per la prima volta una competizione sportiva europea viene trasmessa in tutto il continente da un unico soggetto.
Nei giorni scorsi UEFA e Disney hanno chiuso un accordo a suo modo storico per quanto riguarda i diritti tv di un torneo europeo, che va nella direzione da me spesso citata su questa colonna di un cambiamento radicale del modo in cui i broadcaster vedono e trattano i diritti tv sportivi.
Partiamo dalla notizia.
Dal 2025/26, la UEFA Women’s Champions League sarà trasmessa in esclusiva su Disney+ in Italia e in tutta Europa grazie a un accordo quinquennale con The Walt Disney Company.
Saranno visibili tutte le 75 partite, dalla fase a gironi alla finale, senza costi aggiuntivi per gli abbonati. Il torneo adotterà un nuovo formato a 18 squadre da ottobre 2025, con Juventus, Inter e Roma tra le italiane partecipanti. Fino al termine della stagione 2024/25, le partite resteranno su DAZN e YouTube.
La produzione sarà affidata a ESPN, con commenti multilingua e contenuti pre e post-partita di alta qualità.
Il primo dato è che per la prima volta un torneo europeo supererà il geoblocking e sarà disponibile in tutto il continente e in tutti i paesi su una piattaforma unica presente in tutti i paesi.
Non considero tale l’accordo 2021/25 con DAZN per il fatto che la copertura di DAZN non era uniforme in tutta Europa (infatti dovette fare accordi con Youtube).
Vale qui la pena infine registrare anche l’opinione del sempre autorevole SportsPro:
Che questo accordo rappresenti un preludio a ulteriori intese commerciali in ambito sportivo oppure rifletta la convinzione che il calcio femminile, in particolare, possa risuonare con il proprio pubblico, non è ancora chiaro; ciò che è evidente, tuttavia, è che Disney considera lo sport uno strumento strategico per acquisire e fidelizzare abbonati alla propria piattaforma di streaming.
L’accordo con DAZN ha rappresentato una svolta per la UEFA Women’s Champions League (UWCL), che ha beneficiato di una copertura centralizzata e rafforzata, in un momento di crescita generale del calcio femminile e dello sport femminile in generale, contribuendo ad ampliare il pubblico. La disponibilità gratuita su YouTube è stata un fattore determinante. Tuttavia, DAZN ha incontrato difficoltà nel monetizzare i diritti, tanto che i piani iniziali di inserire la UWCL dietro un paywall sono stati abbandonati.
La UEFA ritiene che la combinazione tra l’autorevolezza di Disney nel panorama sportivo e la sua ampia base di abbonati, unita alla prospettiva di accordi più strutturati per la trasmissione in chiaro nei mercati chiave, rappresenti un’importante opportunità di crescita per la UWCL nel suo percorso di sviluppo.
Ma la grande novità è piuttosto un’altra.
L’accordo viene fatto con una piattaforma che non ha lo sport in streaming come fine, ma solo come mezzo per vendere l’accesso ad una piattaforma digitale di altro tipo.
Lo sport come commodity, appunto, come dicevo in Diritti tv 2024, fuga dal mercato. In questo senso Disney ragiona in un modo simile ma diverso da Netflix (che ho analizzato in Netflix rivoluzionerà anche lo sport in tv) perché mentre la grande N punta su eventi singoli di grande richiamo, lo zio Walt si prende invece in maniera più tradizionale uno sport di nicchia di carattere stagionale.
Il tema è quello della conversione di pubblico in qualcosa di fidelizzato alla propria piattaforma. Una bella scommessa.
Recentemente ne ho parlato anche in Calcio in diretta su EA Sports, la rivoluzione che non ti aspetti.
Fubolitix è una pubblicazione gratuita, e lo sarà sempre, perché la conoscenza dev’essere libera e quindi accessibile a tutti. Al contempo, per fare in modo che lo sia va opportunamente sostenuta economicamente.
E quindi, se vuoi supportare il mio lavoro puoi sottoscrivere un piano a pagamento oppure condividere questa mail con chi ritieni possa essere interessato. Grazie!
Note a margine.
Ronaldexit. Il Real Valladolid ha annunciato ufficialmente il 23 maggio 2025 la cessione della maggioranza delle azioni a un gruppo di investimento nordamericano, sostenuto da un fondo europeo. L'operazione è ancora soggetta all'approvazione del Consejo Superior de Deportes (CSD), come richiesto dalla normativa vigente. Questo passaggio di proprietà segna la fine dell'era di Ronaldo Nazário, che aveva acquisito il club nel 2018. Durante la sua presidenza, il club ha vissuto un periodo turbolento, con tre retrocessioni e due promozioni, senza riuscire a consolidarsi stabilmente nella Primera División né a portare avanti progetti strutturali come l’espansione della città sportiva.
Il paradosso dei regolamenti. Uno studio del CEBR rivela che un tetto ai prezzi di rivendita dei biglietti per eventi live, pensato per proteggere i consumatori, potrebbe paradossalmente danneggiarli. La misura, volta a combattere i bagarini, rischia di generare 183 milioni di sterline di perdite per l’economia britannica, aumentare i posti vuoti e spingere i fan verso canali non regolamentati e più esposti a frodi. Mentre si tenta di rendere i biglietti più accessibili, si potrebbe finire per ridurre l’offerta sicura e favorire il mercato nero. Un’iniziativa benintenzionata, ma con conseguenze opposte agli obiettivi dichiarati. È un tema interessante di cui parlavo in La pirateria è un reato, ma va capita e contenuta.
Intanto i sauditi. Era da un po’ che non li evocavamo. La Kings League, il torneo di calcio a 7 ideato da Gerard Piqué, riceverà un investimento di 60 milioni di euro da Left Lane Capital e Fillip per espandersi nel Medio Oriente e Nord Africa. Il fondo sovrano saudita PIF sarà partner in una joint venture per creare nuove leghe nella regione, seguendo il modello di successo che combina sport e intrattenimento. Dopo l’Europa e l’America Latina, l’espansione proseguirà in Asia nel 2026.
Outro.
Il Pozzo con un fondo
La cessione dell’Udinese da parte della famiglia Pozzo a un fondo americano, prevista per il 1° luglio 2025, segna un nuovo spostamento del baricentro della Serie A verso proprietà straniere.
I Pozzo, alla guida del club da 39 anni, rappresentavano la seconda proprietà più longeva del campionato dopo quella della Juventus. L'accordo, che li vedrà inizialmente conservare una quota di minoranza, dovrebbe valere circa 150 milioni di euro, ma la cifra potrebbe variare in base a eventuali cessioni di calciatori, seguendo un modello già adottato dalla famiglia al Granada.
Con l'ingresso dell’Udinese, nella stagione 2025/26 saliranno a 10 i club di Serie A controllati da investitori statunitensi, tra cui si includerebbe anche lo Spezia se dovesse vincere i playoff contro la Cremonese, e il Pisa, di proprietà del russo-americano Alexander Knaster. Complessivamente, si arriverebbe a un 65% di società con proprietà estera (10 americane e 3 di altri Paesi).
A oggi, le proprietà italiane restano in minoranza e comprendono Juventus, Torino, Lazio, Napoli, Cagliari, Lecce e Sassuolo. La maggior parte degli altri club – tra cui Inter, Milan, Atalanta, Roma, Bologna, Fiorentina, Genoa, Como, Parma e Verona – ha ormai passaporto straniero.
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni