7 Commenti

Caro Giovanni ti leggo sempre con piacere e cerco di promuovere la tua iniziativa . Permettimi di dire che quella di Conte è una banalità /ovvietà /Catalanata . Per diventare pronti a 17 anni è necessario essere più che talentuosi , di contro se ci fosse stato al posto di Scalvini un qualsiasi difensore centrale su Lucaku a Bergamo sabato sera , la partita finiva in pareggio . Ma se Scalvini non gioca queste partite sarà sempre un mediocre . Ti ricordo che Atalanta Napoli è finita 5 a 2 e quindi Conte deve volare un pò più in basso anchè perchè il prossimo anno quando dovrà preparare 3 competizioni come tutti gli altri lo voglio vedere con TUTTI I GIOCATORI PRONTI .

Un caro saluto carlo

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sono d'accordo con te, ma c'è una cosa che forse non abbiamo detto in tutto questo discorso. Ovvio che Scalvini per diventare forte deve (anche) giocare. Il problema è che in questo calcio (non italiano, tutto intero) se vuoi essere un top club scegli certi giocatori, se vuoi essere un outsider ne scegli altri. Come dicevo nel pezzo è una questione di modello di business. E anche di ambizioni. Dopo di che forse se il calcio fosse l'NBA le scelte sarebbero diverse e anche la dialettica giovani vs pronti sarebbe diversa. Spero di essermi spiegato.

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E' vero è come dici tu , proprio perchè alcuni club sono delle aziende , altri sono aziende fallite 10 volte che continuano a restare al centro del villaggio .

complimenti per il tuo lavoro

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Ciao, l'inciso di Conte non è del tutto sbagliato. A mio parere però bisogna soffermarsi sul concetto di 'pronto': ci sono club che hanno già mostrato come essere pronti non è un elemento legato all'età (Barcelona ed Arsenal sono piene di esempi nel corso della loro storia) così come gli instant team non sono sempre la panacea di tutti i mali (Galacticos anyone?). L'equilibrio è la chiave più sensata: non credo sia l'età a fare la differenza ma il percorso in termini di esperienze e palcoscenici calcati: un De Ketalaere o un Kean nei loro spogliatoi sono valori aggiunti pur essendo giovani perché hanno un bel carico di esperienze. Kvicha con tutti i bei numeri dello scorso anno ha fatto una bella stagione, ma non troppo oltre quella. Che ne pensi?

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Ciao Matteo, interessante riflessione e due bei nomi. CDK e Kean, appunto due che fanno molto bene con Atalanta e Fiorentina e che forse avrebbero meritato più fiducia con Milan e Juve. Ma se non l'hanno avuta è perché senza dubbio per quelle aspettative non erano appunto "pronti". Condivido: il "pronto" non è esclusivamente legato all'età, ci mancherebbe. Ma l'età è un ottimo parametro di partenza. E dice molto. Mi fa spesso sorridere quando si dice "come sarebbe la squadra X" se non avesse venduto tutti. Ebbene, semplicemente non sarebbe così, perché pronto è il giocatore, ma anche il contesto.

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L'ultimo passaggio mi trova molto d'accordo: pensiamo al Palermo di Cavani e Dybala giusto per citare. Aggiungo che contesti 'pronti' fanno maturare prima giocatori giovani, così come giocatori d'esperienza fanno maturare l'ambiente. Un rapporto sostanzialmente dicotomico.

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pensavo proprio a quel Palermo. E all'Udinese. Grazie per lo scambio.

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