La retorica giovanilistica smentita dai fatti: davanti a tutti stanno le squadre con l'età media in campo più alta della Serie A. E Antonio Conte fa scuola: "Per vincere servono giocatori pronti".
Caro Giovanni ti leggo sempre con piacere e cerco di promuovere la tua iniziativa . Permettimi di dire che quella di Conte è una banalità /ovvietà /Catalanata . Per diventare pronti a 17 anni è necessario essere più che talentuosi , di contro se ci fosse stato al posto di Scalvini un qualsiasi difensore centrale su Lucaku a Bergamo sabato sera , la partita finiva in pareggio . Ma se Scalvini non gioca queste partite sarà sempre un mediocre . Ti ricordo che Atalanta Napoli è finita 5 a 2 e quindi Conte deve volare un pò più in basso anchè perchè il prossimo anno quando dovrà preparare 3 competizioni come tutti gli altri lo voglio vedere con TUTTI I GIOCATORI PRONTI .
sono d'accordo con te, ma c'è una cosa che forse non abbiamo detto in tutto questo discorso. Ovvio che Scalvini per diventare forte deve (anche) giocare. Il problema è che in questo calcio (non italiano, tutto intero) se vuoi essere un top club scegli certi giocatori, se vuoi essere un outsider ne scegli altri. Come dicevo nel pezzo è una questione di modello di business. E anche di ambizioni. Dopo di che forse se il calcio fosse l'NBA le scelte sarebbero diverse e anche la dialettica giovani vs pronti sarebbe diversa. Spero di essermi spiegato.
E' vero è come dici tu , proprio perchè alcuni club sono delle aziende , altri sono aziende fallite 10 volte che continuano a restare al centro del villaggio .
Ciao, l'inciso di Conte non è del tutto sbagliato. A mio parere però bisogna soffermarsi sul concetto di 'pronto': ci sono club che hanno già mostrato come essere pronti non è un elemento legato all'età (Barcelona ed Arsenal sono piene di esempi nel corso della loro storia) così come gli instant team non sono sempre la panacea di tutti i mali (Galacticos anyone?). L'equilibrio è la chiave più sensata: non credo sia l'età a fare la differenza ma il percorso in termini di esperienze e palcoscenici calcati: un De Ketalaere o un Kean nei loro spogliatoi sono valori aggiunti pur essendo giovani perché hanno un bel carico di esperienze. Kvicha con tutti i bei numeri dello scorso anno ha fatto una bella stagione, ma non troppo oltre quella. Che ne pensi?
Ciao Matteo, interessante riflessione e due bei nomi. CDK e Kean, appunto due che fanno molto bene con Atalanta e Fiorentina e che forse avrebbero meritato più fiducia con Milan e Juve. Ma se non l'hanno avuta è perché senza dubbio per quelle aspettative non erano appunto "pronti". Condivido: il "pronto" non è esclusivamente legato all'età, ci mancherebbe. Ma l'età è un ottimo parametro di partenza. E dice molto. Mi fa spesso sorridere quando si dice "come sarebbe la squadra X" se non avesse venduto tutti. Ebbene, semplicemente non sarebbe così, perché pronto è il giocatore, ma anche il contesto.
L'ultimo passaggio mi trova molto d'accordo: pensiamo al Palermo di Cavani e Dybala giusto per citare. Aggiungo che contesti 'pronti' fanno maturare prima giocatori giovani, così come giocatori d'esperienza fanno maturare l'ambiente. Un rapporto sostanzialmente dicotomico.
Caro Giovanni ti leggo sempre con piacere e cerco di promuovere la tua iniziativa . Permettimi di dire che quella di Conte è una banalità /ovvietà /Catalanata . Per diventare pronti a 17 anni è necessario essere più che talentuosi , di contro se ci fosse stato al posto di Scalvini un qualsiasi difensore centrale su Lucaku a Bergamo sabato sera , la partita finiva in pareggio . Ma se Scalvini non gioca queste partite sarà sempre un mediocre . Ti ricordo che Atalanta Napoli è finita 5 a 2 e quindi Conte deve volare un pò più in basso anchè perchè il prossimo anno quando dovrà preparare 3 competizioni come tutti gli altri lo voglio vedere con TUTTI I GIOCATORI PRONTI .
Un caro saluto carlo
sono d'accordo con te, ma c'è una cosa che forse non abbiamo detto in tutto questo discorso. Ovvio che Scalvini per diventare forte deve (anche) giocare. Il problema è che in questo calcio (non italiano, tutto intero) se vuoi essere un top club scegli certi giocatori, se vuoi essere un outsider ne scegli altri. Come dicevo nel pezzo è una questione di modello di business. E anche di ambizioni. Dopo di che forse se il calcio fosse l'NBA le scelte sarebbero diverse e anche la dialettica giovani vs pronti sarebbe diversa. Spero di essermi spiegato.
E' vero è come dici tu , proprio perchè alcuni club sono delle aziende , altri sono aziende fallite 10 volte che continuano a restare al centro del villaggio .
complimenti per il tuo lavoro
Ciao, l'inciso di Conte non è del tutto sbagliato. A mio parere però bisogna soffermarsi sul concetto di 'pronto': ci sono club che hanno già mostrato come essere pronti non è un elemento legato all'età (Barcelona ed Arsenal sono piene di esempi nel corso della loro storia) così come gli instant team non sono sempre la panacea di tutti i mali (Galacticos anyone?). L'equilibrio è la chiave più sensata: non credo sia l'età a fare la differenza ma il percorso in termini di esperienze e palcoscenici calcati: un De Ketalaere o un Kean nei loro spogliatoi sono valori aggiunti pur essendo giovani perché hanno un bel carico di esperienze. Kvicha con tutti i bei numeri dello scorso anno ha fatto una bella stagione, ma non troppo oltre quella. Che ne pensi?
Ciao Matteo, interessante riflessione e due bei nomi. CDK e Kean, appunto due che fanno molto bene con Atalanta e Fiorentina e che forse avrebbero meritato più fiducia con Milan e Juve. Ma se non l'hanno avuta è perché senza dubbio per quelle aspettative non erano appunto "pronti". Condivido: il "pronto" non è esclusivamente legato all'età, ci mancherebbe. Ma l'età è un ottimo parametro di partenza. E dice molto. Mi fa spesso sorridere quando si dice "come sarebbe la squadra X" se non avesse venduto tutti. Ebbene, semplicemente non sarebbe così, perché pronto è il giocatore, ma anche il contesto.
L'ultimo passaggio mi trova molto d'accordo: pensiamo al Palermo di Cavani e Dybala giusto per citare. Aggiungo che contesti 'pronti' fanno maturare prima giocatori giovani, così come giocatori d'esperienza fanno maturare l'ambiente. Un rapporto sostanzialmente dicotomico.
pensavo proprio a quel Palermo. E all'Udinese. Grazie per lo scambio.