Inter-Lion Rock: intrecci e domande
Ci sono comunicazioni contrastanti sulla compagine azionaria nerazzurra in questi anni. Ma il tema esplode in una fase in cui la Covisoc dimettendosi apre la crisi politica Governo-FIGC
Berlino, 24 maggio 2024
Chi legge Fubolitix sa che da qualche settimana seguo con preoccupazione l’intreccio tra sport e politica che non solo in Italia aleggia sul calcio europeo: Spagna e Inghilterra sono altri due paesi in cui le vicende politiche e federali si stanno intrecciando destando qualche preoccupazione.
È a rischio l’autonomia dello sport, che a UEFA e FIFA interessa a giorni alterni, in base ai propri interessi e non in nome di un principio - quello dell’autonomia appunto - che ha retto gli ordinamenti sportivi nel mondo occidentale negli ultimi 80 anni garantendo (a differenza dello statalismo che impera ad esempio in paesi come Russia, Cina e nel continente Africano) uno sport libero da ingerenze.
Proviamo a fare ordine.
Vicenda Covisoc - Ministero dello sport
Il 27 maggio 2024 a pochi giorni dal via libera dato dal Consiglio dei ministri al decreto Sport, voluto dal ministro Andrea Abodi, che istituisce la Commissione per il controllo dei bilanci delle società professionistiche, si sono dimessi quattro componenti della Covisoc (la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche, che è un organo interno alla Federcalcio).
Si tratta della presidente Germana Panzironi e i tre dei quattro componenti, Angelo Fanizza, Gianna Galluzzo e Salvatore Mezzacapo, che hanno rassegnato dimissioni irrevocabili nelle mani del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.
Le dimissioni - scrive l’Ansa - saranno formalmente valide soltanto dal 30 giugno, al termine delle procedure di iscrizione ai campionati che la stessa Covisoc deve esaminare.
Nel frattempo la presidente Germana Panzironi (come riportato da Il Foglio) diventerà presidente della commissione per la Valutazione di impatto ambientale (Via) del ministero dell’Ambiente, che dovrà dare il semaforo verde al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Fuor di metafora: Panzironi si è dimessa dalla Covisoc in polemica con un Governo che l’ha appena nominata in un’altra commissione strategica di rilievo.
In seguito alle dimissioni Abodi ha promesso "ulteriori contributi per migliorare la norma ulteriormente” e “spazio per delle modifiche, a patto che non tradiscono lo spirito della norma".
Il presidente FIGC Gabriele Gravina si è limitato a parole di circostanza, anche perché andare oltre significherebbe farsi autogol ammettendo la propria debolezza ormai conclamata.
La Federcalcio ora ha il compito di nominare dei nuovi membri ad interim. Qualora non lo facesse, compromettendo il funzionamento dei propri organi, rischierebbe il commissariamento.
Ma chi accetterà un ruolo commissariale che a giudizio dei commissari uscenti “non è in condizione di operare”, a causa di un suo doppione governativo che ne mina l’autonomia?
UEFA e FIFA guardano con attenzione. Come noto le federazioni sono assai sensibili sui temi dell’autonomia dello sport. Ad esempio non lo sono altrettanto su quelli legati all’autonomia dei club quando li ostacolano come accaduto nel caso Superlega e chiedono il sostegno dei Governi a Bruxelles quando ne hanno bisogno. Salvo poi indignarsi per l’iperattivismo degli stessi governi.
Vicenda Inter - Lion Rock
In base a quanto emerso negli ultimi giorni la Covisoc, Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche, avrebbe tutto il diritto di avanzare qualche richiesta all’Inter per fare chiarezza sulla composizione azionaria, in particolare di Lion Rock.
Era la Covisoc a dover essere informata di tutti i cambiamenti societari e azionari del club nerazzurro. E non è chiarissimo se questo sia avvenuto o meno.
Quel che è chiaro è che la situazione conflittuale in Covisoc non favorisce di certo l’attivismo di una commissione dimissionaria di un organismo che potrebbe anche morire domani (o finire commissariato).
Ad oggi è come se la Covisoc non esistesse se non per le questioni ordinarie da qui a fine giugno.
Qualche legittimo dubbio sulla compagine societaria dell’Inter sorge seguendo le comunicazioni sociali dei nerazzurri degli ultimi mesi.
Andiamo in ordine cronologico.
In tutti i documenti ufficiali legati al bond la quota in mano a ISC è sempre stata riferita al fondo LionRock. ISC Spa è la società italiana con in pancia il 31% dell’Inter, creata in passato da Erik Thohir e acquisita nel 2019 da LionRock, attraverso un veicolo basato alle isole Cayman, LionRock Zuqiu.
Febbraio 2024. Nell’ultima comunicazione ufficiale del club si legge che l’Inter «è posseduta da Grand Tower S.à r.l. (68,55%), International Sports Capital S.p.A. (“ISC”) (31,05%) e altri azionisti di minoranza (0,40%). ISC è posseduta da LionRock Capital (“LionRock”), un esperto investitore di private equity con sede a Hong Kong».
22 maggio 2024. Un comunicato dell’Inter espone la meccanica dell’escussione da parte di Oaktree del pegno che deteneva sulle quote di Great Horizon, società al vertice della catena di controllo lussemburghese dell’Inter (che detiene le quote di Grand Tower dal maggio 2021 in seguito all’accordo con Oaktree), scrivendo inoltre che la stessa società «ha acquisito il controllo e la proprietà di LionRock Zuqiu Ltd, società che detiene indirettamente, tramite la sua controllata ISC SpA il 31,05% delle azioni dell’Inter».
22 maggio 2024. L’agenzia Reuters - in seguito all’escussione del pegno - si chiede come mai l’escussione abbia riguardato anche LionRock e non solo Great Horizon, e riporta le dichiarazioni di una fonte interna a Lion Rock (ad oggi non smentita) secondo cui il fondo non sarebbe più azionista dell’Inter dal 2021.
23 maggio 2024. Dopo l’uscita dell’agenzia Reuters l’Inter in un comunicato dice:
* che Suning (la società di Zhang) le ha comunicato «in pari data», e dunque sempre il 22 maggio scorso, che LionRock non risulta più tra i soci.
* che Oaktree ha escusso il pegno che deteneva sulle quote di Great Horizon, società al vertice della catena di controllo lussemburghese dell’Inter.
* che Great Horizon «ha acquisito il controllo e la proprietà di LionRock Zuqiu Ltd, società che detiene indirettamente, tramite la sua controllata ISC SpA il 31,05% delle azioni dell’Inter», ma senza specificare quando.A tutt’oggi lo stesso fondo LionRock, sul proprio sito, inserisce l’Inter ancora tra le società nel suo portfolio, oltre ad aver celebrato con una notizia il successo in campionato.
Acquisendo Great Horizon, quindi Oaktree avrebbe rilevato tutto quanto vi era dentro, tuttavia nei documenti - riporta Calcio e Finanza - non si trova conferma.
Great Horizon non sembra aver acquistato la quota tre anni fa (come dice la fonte a Reuters), perché il suo bilancio 2021 (depositato qualche settimana fa) non ne fa cenno
Nemmeno nel bilancio al 30 giugno 2021 di International Sports Capital Spa, approvato dall’assemblea dei soci il 27 dicembre 2021 vi è un cenno a questa operazione.
Come e quando sono arrivate a Great Horizon le quote della società alle Cayman?
Le comunicazioni hanno un buco di 3 anni.
Cos’è successo dal 2021 al 2024? Ma soprattutto, chi è Lion Rock? E perché le comunicazioni sociali sono farraginose o contrastanti?
Un’indagine federale sembrerebbe inevitabile. Ma ci sarebbe materiale anche per la giustizia ordinaria.
Il tema del resto è uguale a quello che la procura di Milano contesta al Milan, ovvero mancanza di comunicazioni societarie obbligatorie, nel caso dell’Inter si tratta delle comunicazioni relative alla composizione azionaria di Lion Rock.
Per ora tutto ciò che trapela dalla FIGC è quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, secondo cui alla Federazione non risulta nulla di illecito nella posizione dei nerazzurri.
Come se la correttezza del club che ha appena vinto lo Scudetto, alla luce di certe incongruenze, fosse un tema irrilevante per il calcio italiano.
Cosa rischia l’Inter?
Nel caso di un passaggio di quote societarie le norme federali obbligano i club a comunicare trasferimenti di quote societarie superiori al 10%, pena l’ammenda o la penalizzazione di punti in classifica. Lo stesso obbligo impongono le norme UEFA.
Note a margine
Vincolo sportivo. Il secondo tema caldo nel momento di tensione tra Governo e FIGC riguarda il vincolo sportivo. Ne ha parlato Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta prima della partita contro il Torino.
Non nascondo che in questo momento il calcio italiano è molto amareggiato che il Ministro Abodi, dopo che il Governo ha abolito il vincolo dei settori giovanili, aveva garantito di occuparsi di questo tema.
Quello del vincolo sportivo è un istituto che andrebbe rivisto e riformato (si presta a esagerazioni e contiene ragioni dall’una e dall’altra parte ovvero società e famiglie dei giocatori minorenni) ma di certo non abolito. Un precedente inquietante riguarda il calcio dilettantistico dove l’abolizione del vincolo perpetuo portò ad una distorsione del mercato e ad una distruzione patrimoniale dei club amatoriali di cui paghiamo da decenni le conseguenze.
Tutti contro tutti. La FIGC ha anche la grana arbitri in corso. Tema scottante di cui parla Michele Spiezia su StorieSport. Gianluca Rocchi, designatore arbitrale, deve affrontare dismissioni e promozioni di arbitri, influenzate da nuovi regolamenti su età e anni di carriera. Dalla stagione 2024/25, Pierluigi Collina - che è il presidente della commissione arbitrale FIFA - ha introdotto una direttiva che cambierà la composizione degli assistenti Var e mira a offrire un cuscinetto economico agli arbitri prossimi alla pensione. La Figc vuole riformare il sistema elettorale dell'Aia, introducendo il suffragio universale per quasi 30.000 arbitri ma la riforma è vista dall'Aia come un intervento invasivo che minaccia l'autonomia dell'associazione. Il presidente dell'Aia Pacifici è in bilico tra diverse fazioni interne, con tensioni crescenti. Il Comitato Nazionale dell'Aia è diviso su come rispondere alle pressioni federali per allargare la base elettorale. Pierluigi Collina ha imposto modifiche al regolamento che molti dirigenti arbitrali ritengono ingiustificate. La situazione è ulteriormente complicata dalla controversia tra Figc e club della Superlega, che ha aggiunto tensione al contesto arbitrale. Ce ne sarebbe abbastanza ma vi consiglio di leggere la storia per intero qui.
Svolta epocale negli USA. Lo sport collegiale americano sta per essere rivoluzionato superando il tabù dei pagamenti ai giocatori. L'NCAA e le 5 più importanti conference hanno approvato un accordo storico per pagare retroattivamente gli atleti del periodo 2016-2021, con un risarcimento di 2,75 miliardi di dollari. Ogni conference condividerà il 22% dei ricavi annui con i giocatori dal 2025. L'accordo stabilisce un quadro per la condivisione dei ricavi e potrebbe portare gli atleti a guadagnare fino a 20 miliardi di dollari in dieci anni.
Outro.
Si salvi chi può
I corpi degli atleti stanno andando a pezzi, scrive Emanuele Atturo su l’Ultimo Uomo in uno degli ultimi articoli.
Il pezzo va letto perché fa il punto su diversi problemi non solo nel calcio ma anche nel tennis o nell’NBA per fare due esempi.
Tra i dati significativi:
Secondo uno studio di Isokinetic del 2022 – con dati dalla Champions League – gli infortuni al legamento crociato del ginocchio sono aumentati del 6% negli ultimi vent’anni.
Di questo tema mi ha invitato a parlare nei prossimi giorni Colpo Gobbo su Youtube. Vi pubblicherò qui il video-intervista che realizzeremo sommando due argomenti non estranei.
Da una parte quello di calendari e salute dei calciatori, dall’altra quello delle competizioni, nuove e vecchie.
Perché qui, secondo me, il tema chiave é quello di una governance sempre più caotica e disconnessa, dalla FIFA all’UEFA alle Federazioni e Leghe nazionali, passando per le mani lunghe della politica, in cui club e giocatori hanno pochissima voce in capitolo.
E il tutto va di pari passo con una mancanza di visione d’insieme dello sport nell’interesse del pubblico e degli atleti, che dovrebbero essere i principali ed invece vengono strangolati da appetiti politici sempre più marcati.
A presto!
Giovanni
Grazie per la chiarezza.
Quando si dice 📦🇨🇳😂
Complimenti per la precisione e la disamina della questione, finalmente un articolo ben scritto e non fazioso