L'Inter a un bivio [103]
Il problema dei nerazzurri è fisico atletico. Se passerà indenne le prossime due settimane in cui dovrà giocare il doppio del Napoli potrà togliersi grosse soddisfazioni.
Prologo
Sfumato il Triplete l'Inter si concentra sul finale di stagione. Il 3-0 subito in Coppa Italia contro il Milan, comunque vada, è uno spartiacque. Se a fine stagione la squadra nerazzurra vincerà Campionato e Champions League si dirà che dopo mercoledì sera il gruppo si è compattato per un doppio trionfo comunque storico, che non è il Triplete, ma che in Italia è riuscito (2010 escluso) solo al Milan nel 1993-94. Se non vincerà nulla il 23 aprile sarà ricordato come l'inizio della fine.
Servirà almeno un titolo stagionale. Dopo di che, qualsiasi valutazione non potrà prescindere dal fatto che il club viene dal pignoramento del maggio 2024, di cui non si parla più ma che non si può ignorare. Il passaggio è stato indolore, ma non era scontato lo fosse. Questo perché l'Inter ha al vertice l'uomo più affidabile del calcio italiano: Beppe Marotta, specializzato da sempre in instant team, squadre studiate per rendere subito (agiva così anche alla Juventus) mettendo al bando la bolsa retorica del mercato fatto cercando giocatori di prospettiva, che in fondo hanno più probabilità di portare plusvalenze che trofei, l'unica cosa che interessa ai tifosi.
Da qui a fine anno servirà concretezza al di là dei propri limiti. L'Inter, nella prima mezz'ora del derby aveva tenuto, salvo cedere al primo affondo rossonero e smarrire la rotta. Il nodo non è mentale ma fisico e atletico perché legato in primo luogo all'età media della squadra (aspetto che, va detto, è il punto debole delle squadre fatte per vincere subito) schierata quest'anno (29,1 anni, dato Transfermarkt) che è la più alta della Serie A davanti al Napoli (28,2 anni) che tuttavia ha giocato molte meno partite dei nerazzurri.
Ulteriore conferma arriva dai punti fatti dall'Inter in campionato: se si giocasse solo un'ora a partita ne avrebbe 5 più del Napoli, nei 90' ne avrebbe 3 di vantaggio e invece suo malgrado deve stare in campo anche nel recupero e per questo ha 71 punti come i partenopei.
Se contassero solo i secondi tempi sarebbe dietro a Bologna e Atalanta (Napoli quarto, l'età pesa per tutti) mentre contando solo l'ultima mezz'ora (più recupero) sarebbe decima in classifica.
Difficile non vederci un problema di tipo fisico-atletico. Mai come in questi casi a fare la differenza sarà l'allenatore, perché dove non ce la fai con le gambe (il fisico) che sono diverse dai piedi (la tecnica, di cui l'Inter è ampiamente fornita) ci devi arrivare con la testa.
Simone Inzaghi è allenatore di scuola italiana pragmatico, che ha gestito in questi anni un gruppo che ogni anno vende qualcuno per fare di necessità virtù, o che nella migliore delle ipotesi (estate 2024) gli conferma la rosa, e che mai ha aumentato la profondità delle soluzioni a sua disposizione.
Comunque vada gli andrà dato atto di una gestione capace di tenere l'Inter nei binari, anche se è chiaro che intorno non aveva squadroni. Di certo andrà corretto, da parte sua, l'atteggiamento quasi rassegnato visto contro il Milan, per rimotivare il gruppo da qui alla fine.
Non sarà facile, non tanto perché il calendario dell'Inter è più difficile di quello del Napoli, ma perché quando il tuo problema è atletico e in primavera giochi sempre il doppio del tuo diretto rivale per lo scudetto, partiresti in svantaggio anche a parità di forze degli avversari.
Questa settimana. Su Fubolitix ho parlato di:
Nessuno gioca come l’Inter tra le grandi d’Europa [IVC #32]
Il titolo di oggi è esattamente quello usato da ilPost qualche giorno fa in una analisi che condivido molto. Analizziamo le possibilità dei nerazzurri di alzare trofei nel finale di stagione
Colui che inventò i Gruppi multi-club
Giussy Farina, mancato ieri all'età di 91 anni, è ricordato soprattutto per il fallimento del Milan, ma nella sua parabola calcistica fu capace di grandi intuizioni e altrettanti alti e bassi.
Netflix rivoluzionerà anche lo sport in tv
In un contesto di mercato influenzato dai dazi, le azioni di Netflix sono aumentate del 6% nell'ultima settimana e quasi del 10% dall'inizio dell'anno, alcuni analisti lo considerano un bene rifugio.
Portaombrelli. Nell'edizione 2024/25 della Coppa Italia, i premi economici per i club sono leggermente inferiori rispetto all'anno precedente. Le cifre previste sono: 400.000 euro per gli ottavi di finale, 800.000 euro per i quarti, 1,5 milioni per le semifinali, 1,9 milioni per la finalista perdente e 4,4 milioni per la vincitrice. Il valore complessivo per il club vincitore, considerando anche gli incassi da botteghino, si stima intorno ai 7,1 milioni di euro. Il montepremi dipende in gran parte dai diritti televisivi internazionali, con Mediaset che ha acquisito i diritti esclusivi per il torneo fino al 2027, versando circa 58 milioni di euro annui. Nonostante questo, con buona pace dei cultori del calcio del popolo che vogliono i piccoli club agevolati (ovvero quelli dove c’è meno popolo), la Coppa Italia continua a rendere più della FA Cup.
La Liga. Nella stagione 2023/24, LaLiga ha registrato un fatturato ricorrente di 5,049 miliardi di euro, segnando un aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente e avvicinandosi ai livelli pre-pandemici . Le entrate commerciali hanno superato per il secondo anno consecutivo il miliardo di euro, trainate da nuovi accordi di sponsorizzazione e licenze, tra cui quello con EA Sports . Il pubblico negli stadi ha raggiunto i 16 milioni di spettatori, con un tasso di occupazione del 75,4%, contribuendo a un incremento del 4,8% delle entrate da matchday . Sebbene le entrate totali siano diminuite del 10% rispetto all’anno precedente a causa dell’assenza di introiti straordinari, LaLiga ha introdotto nuove regole di Fair Play Finanziario per garantire la sostenibilità economica dei club.
Data analysis 1. L'articolo "Putting the data into Dunfermline" di Nick Harris su Sporting Intelligence analizza l'approccio innovativo del club scozzese Dunfermline Athletic, che sta integrando l'intelligenza artificiale (IA) nella gestione sportiva. I nuovi proprietari del club vedono nell'IA un mezzo per rivoluzionare il calcio scozzese, utilizzando dati avanzati per migliorare le prestazioni in campo e ottimizzare le decisioni strategiche. Questo approccio potrebbe trasformare Dunfermline in un modello per altri club, dimostrando come la tecnologia possa essere applicata efficacemente anche in contesti calcistici di dimensioni più contenute. Resto convinto che la metodologia sia solo una parte di questi processi, e che la bontà dei contenuti sia misurata solo dal campo, ma staremo a vedere, l’approccio certamente è buono.
Data analysis 2. Sempre a proposito di dati, un club che ha basato tutta la sua notorietà sul loro uso è il Midtjylland, che nel 2021 ha lanciato la "Vision 2025", un piano strategico quinquennale con tre obiettivi principali: entrare tra i primi 50 club europei, raggiungere una media di 10.000 spettatori a partita e generare 100 milioni di corone danesi (circa 13,4 milioni di euro) di ricavi commerciali annui. Da allora il club è passato dal 112º al 66º posto, la media di spettatori ha raggiunto i 10.000 per partita, grazie a iniziative mirate come l'espansione degli abbonamenti e il coinvolgimento attivo della comunità locale, e il club ha registrato un aumento significativo delle entrate, avvicinandosi all'obiettivo prefissato, attraverso nuove sponsorizzazioni e partnership strategiche. Il presidente Claus Steinlein sottolinea che, sebbene alcuni obiettivi non siano stati completamente raggiunti, la "Vision 2025" ha fornito una direzione chiara e ambiziosa, contribuendo a trasformare il club in un modello di crescita sostenibile nel calcio europeo. Si tratta di un interessante esempio gestionale con visione di lungo periodo da tenere in buona considerazione.
E io pago… La UEFA ha distribuito 233 milioni di euro a 901 club di tutte le 55 federazioni affiliate, come compensazione per la cessione di giocatori alle nazionali tra il 2020 e il 2024, nell'ambito del programma "Club Benefits Programme" . Va ricordato che nonostante queste cifre sono i club a pagare di tasca loro l’attività delle nazionali.
Americani. Leeds United e Burnley sono state promosse alla Premier League, con entrambe le squadre gestite da proprietari americani. Leeds, dopo due stagioni difficili in Championship e perdite significative, è tornata nel massimo campionato grazie a una vittoria travolgente contro lo Stoke City. I proprietari dei Leeds, 49ers Enterprises, ora si concentreranno su investimenti, tra cui lo sviluppo dello stadio e miglioramenti alla rosa per competere in Premier League. Allo stesso modo, Burnley ha riconquistato la promozione dopo un solo anno di Championship, con una difesa eccezionale, ma dovrà affrontare scelte importanti riguardo il loro allenatore e la preparazione per la Premier League.
Spettatori. Aggiorniamo come sempre i dati (Calcio e Finanza) relativi alle presenze in Serie A, di cui avevo parlato in “Miracolo in Serie A, stadi brutti ma pieni” per dire che la stagione 2024/25 della Serie A ha registrato una media di 30.761 spettatori per partita, con un tasso di riempimento degli stadi del 91,99%, in crescita rispetto all'83% della stagione precedente.
Epilogo
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Il Monza secondo fonti di stampa è finito nel mirino di un nuovo fondo americano. Sono curioso di conoscere come finirà e di quale spirito anima eventuali investitori. Al momento secondo me il Monza rimane un club invendibile. Come avevo avuto modo di scrivere qui.
Io sapevo che solo l’Inter aveva fatto il triplete in Italia. Quel Milan non vinse la Coppa Italia.
in ogni caso per come finirà la stagione, Inzaghi rimane molto sottovaluto dai media italiani.