Napoli capolista, la metamorfosi [IVC #7]
Antonio Conte ha posto le basi per una squadra diametralmente opposta rispetto al passato, ma di nuovo vincente. Segue l'Inter, occhio alla Lazio che per i punti attesi dovrebbe essere davanti
Berlino, 8 ottobre 2024
Ci sono stati solo due fuoriclasse tra i portieri. Uno ero io, l’altro quel ragazzo tedesco che giocava per il Manchester City: Bert Trautmann. (Lev Yashin)
- qui la storia di Trautmann (in inglese), il portiere che 75 anni fa firmava il suo primo contratto col City dopo essere stato prigioniero di guerra dei russi e dei britannici
Il Napoli vincendo 3-1 venerdi sera contro il Como ha chiuso l’incontro con un possesso palla inferiore al 50% per la quinta volta in questa Serie A: in tutto lo scorso campionato era successo appena tre volte. Interessante il raffronto in termini di efficienza e risultati.
Conte si gode il primato a +3 grazie ad una vera e propria metamorfosi della squadra che ha preso in mano quest’estate.
Lo scorso anno a questo punto il Napoli non stava andando male, anche se il contesto e l’eredità dello scudetto portavano ad una valutazione globalmente negativa: aveva 2 punti in meno (14) ed era a -4 dalla vetta dopo 7 partite.
I suoi punti attesi (dati Understat) erano di 15.25 (quindi ne aveva fatti 1.25 in meno) mentre quest’anno “solo” 12.38 (ovvero 3.62 in più fatti).
La squadra segna ogni 0,73 gol attesi creati e concede ogni 1,298. Lo scorso anno ne faceva uno ogni 0.94 (28% più efficiente in attacco) e ne concedeva ogni 0.835 (35,6% più efficiente in difesa). A volte lasciar palla e sviluppare la propria identità di gioco a prescindere aiuta.
Quel che spesso non si vuol capire è che il calcio, il giocare bene a calcio, il vincere a calcio, prevede il fatto di saper fare bene tutte le cose (difendere come attaccare, tenere palla come riconquistarla coi tempi corretti).
È una questione di identità, ovvero di metodo, ovvero legato a “come” si fanno le cose, molto più che di merito, ovvero legato a “cosa” si fa.
Detto questo, andiamo alla pausa nazionali con gli azzurri in testa alla classifica e con una sorta di griglia da formula uno che ci ritroveremo al rientro: Napoli e Inter davanti, Juventus e Milan di rincorsa. Alla ripresa ci saranno Juventus - Lazio (terza contro quarta) e Roma - Inter.
Nota finale su Paulo Fonseca. Da inizio stagione considero il tecnico portoghese ingiustamente bersagliato dalla critica, sulla base di giudizi preconcetti. Tuttavia, quanto accaduto nelle decisioni sui rigoristi (che lo stesso Fonseca ha poi confermato a fine gara indicando Pulisic come tiratore designato) è sintomo di un gruppo disomogeneo e questo al momento è il vero elemento critico dell’ambiente rossonero. E qui non si possono non individuare responsabilità del tecnico. Pur partendo dal fatto che in queste situazioni l’allenatore va supportato dalla società, e magari servirebbe anche parolina di boss.
Giornata 7.
Risultati
Napoli - Como 3-1; Verona - Venezia 2-1; Udinese - Lecce 1-0; Atalanta - Genoa 5-1; Inter - Torino 3-2; Juventus - Cagliari 1-1; Bologna - Parma 0-0; Lazio - Empoli 2-1; Monza - Roma 1-1; Fiorentina - AC Milan 2-1.
Classifica
Napoli 16 (+9); Inter 14 (+7); Juventus 13 (+9); Lazio 13 (+3); Udinese 13 (0); AC Milan 11 (+6); Torino 11 (+1); Atalanta 10 (+3); Roma 10 (+3); Empoli 10 (+2); Fiorentina 10 (+1); Verona 9 (0); Bologna 8 (-2); Como 8 (-4); Parma Calcio 1913 6 (-2); Cagliari 6 (-6); Lecce 5 (-9); Genoa 5 (-10); Monza 4 (-4); Venezia 4 (-7).
Napoli. Partiamo da una piccola curiosità storica: il Napoli ha vinto tutte le 12 partite casalinghe di Serie A contro il Como; tra le squadre con il 100% di successi interni contro una singola avversaria nella competizione, nessuna ha fatto meglio (12 su 12 anche per l’Inter contro la Pro Patria). Per il resto invece non c’erano dubbi sulla centralità di Romelo Lukaku nel Napoli di Antonio Conte, e i numeri gli stanno dando ragione. Il belga ha già servito quattro assist in questo campionato, uno in più rispetto a tutta la scorsa Serie A con la maglia della Roma (tre in 32 presenze) ed è il giocatore che ha preso parte a più gol nelle sue prime cinque presenze con la maglia del Napoli in Serie A da quando il massimo campionato italiano è tornato a 20 squadre (dal 2004/05): 3 gol e 4 assist.
Milan. Era dal 2019/20 (9 in quel caso) che il Milan non collezionava meno di 14 punti nelle prime sette giornate di campionato ed era sempre da quella stagione che il Milan non subiva almeno nove gol nei primi sette turni. Ma quando questo capita in una gara in cui sbagli due rigori (peraltro negli ultimi 20 anni è stata l’unica partita con 3 rigori parati) c’è poco da dire all’allenatore. Parlando invece di giocatori, Christian Pulisic per la prima volta in carriera è andato a segno in quattro match consecutivi nei maggiori cinque tornei europei. In aggiunta, questa è la 50ª rete del classe 1998 nei principali cinque campionati europei.
Inter. Nel segno di Marcus Thuram, che contro il Torino ha realizzato la sua seconda tripletta in carriera nei maggiori cinque campionati europei tra tutte le competizioni, dopo quella con la maglia del Borussia Mönchengladbach contro l'Oberachern in Coppa di Germania il 31 luglio 2022. Nessun giocatore ha segnato più marcature multiple di lui in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei: tre, al pari di Erling Haaland. E nell'anno solare 2024, solo Dusan Vlahovic (15) ha realizzato più gol di Thuram (13) in Serie A. Continua infine a destare qualche preoccupazione la difesa nerazzurra che ha subito almeno due gol in tre match di fila in campionato per la prima volta dal maggio 2023 (contro Sassuolo, Napoli e Atalanta in quel caso).
Juventus. Il primo gol stagionale subito dalla Juventus fa particolarmente male: con la rete di Razvan Marin, la Juventus ha subito gol dopo 627 minuti: si tratta della quarta miglior serie storica di sempre in A dalla prima giornata: dietro Cagliari 1966/67 (712 minuti), Milan 1993/94 (690) e Bologna 1946/47 (663), subito prima del Napoli 1970/71 (590). I bianconeri rimangono l’unica squadra imbattuta ma hanno pareggiato tre incontri interni di fila in Serie A per la prima volta da maggio 2011 (vs Catania, Chievo e Napoli in quel caso).
xP Lazio. La squadra di Marco Baroni secondo i dati Understat è quella che fino a questo momento in base ai risultati ottenuti in termini di xG è quella che meriterebbe il maggior numero di punti, secondo quanto espresso dagli expected Points. Ne ha collezionati 14.21 contro i 14.03 del Milan e i 14 dell’Inter.
Azzurri 1. L’Empoli ha perso a Roma contro la Lazio ma si conferma fabbrica di talenti. Da una ricerca su Whoscored sugli italiani che non hanno ancora compiuto 23 anni emerge che i due migliori per valutazione media sono Mattia Viti (7.25) e Sebastiano Esposito (7.07). Quest’ultimo ha segnato in due partite in trasferta consecutive, per la prima volta in Serie A contro Cagliari e Lazio, quest’ultimo è stato il suo primo gol di testa.
Azzurri 2. Nessun giocatore italiano ha segnato più di sette gol nelle sue prime sette partite in assoluto con la maglia di un singolo club nell'era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95) rispetto a Mateo Retegui (sette, al pari di Emiliano Bonazzoli con la Sampdoria, Dario Hübner con il Piacenza, Mario Balotelli con il Milan e Roberto Baggio con il Bologna).
Bomber. Con le reti contro Genoa e Monza in Serie A, Artem Dovbyk è andato a bersaglio per due match esterni di fila per la prima volta nei cinque maggiori campionati europei dallo scorso aprile con la maglia del Girona (vs Atletico Madrid e Las Palmas in quel caso). Attaccante vero, purtroppo in un contesto che continua a faticare e che non trova nulla di meglio che attaccarsi agli alibi arbitrali.
Friulani. Non si può non menzionare in qualche modo questa partenza fantastica dell’Udinese di Kosta Runjaic, che ha mantenuto la porta inviolata in due delle ultime cinque partite di Serie A, tanti clean sheet quanti nei precedenti 16 match disputati nella competizione ed ha vinto quattro delle prime sette partite disputate in questo campionato. Solo due volte nella sua storia contava più successi a questo punto di una singola stagione di Serie A (cinque sia nel 2022/23 che nel 2000/01).
Storico. Giornata da ricordare per Gian Piero Gasperini che ha raggiunto quota 900 punti conquistati da allenatore in Serie A, diventando solo il quarto tecnico a riuscirci nell’era dei tre punti a vittoria, dopo Massimiliano Allegri (1012), Luciano Spalletti (996) e Carlo Ancelotti (948).
Note a margine
Genoa in vendita. Il Ceo del Genoa, Andres Blazquez, in un incontro con i rappresentanti dei club del tifo rossoblù ha confermato: “Il Genoa e tutti i club di 777 Partners sono in vendita”. È una notizia che ha quantomeno un risvolto positivo, ovvero il fatto che la proprietà del Genoa parli con il suo amministratore delegato prima che con la stampa, visto che quest’estate Blazquez aveva dichiarato: “io, come tutti qui, sono dipendente del Genoa e non di 777 partners, e quello che accade sopra la nostra testa a volte lo sappiamo soprattutto dalla stampa”. Tre mesi fa avevo dedicato alla situazione del gruppo, che vanta diverse società calcistiche in giro per il mondo, un video approfondito. Prendete i popcorn: ve lo lascio qui non tanto per il video ma per farvi leggere i commenti tossici che ne sono seguiti.
Premier League. The Analyst analizza l'ascesa di Cole Palmer al Chelsea, elogiando la sua freddezza e abilità davanti alla porta. Dopo aver lasciato il Manchester City, Palmer è emerso come uno dei migliori giocatori della Premier League, grazie a prestazioni eccezionali, tra cui segnare quattro gol contro il Brighton. Da settembre 2023, ha contribuito con 43 gol o assist, superando persino stelle come Haaland e Mbappé.
J League. Qualche giorno fa abbiamo pianto Salvatore Schillaci, che tra le altre cose ebbe il merito di aprire la via d’Oriente, dove giocò diverse stagioni e vinse un campionato con lo Jubilo Iwata. The Analytics dedica al campionato del Sol Levante una interessante analisi evidenziando come oggi questa competizione si sia affermata come una delle più interessanti fucine di talenti in Asia. La lega è caratterizzata da un ritmo di gioco elevato e da uno stile tecnico e dinamico, che offre un ambiente favorevole per lo sviluppo di giovani calciatori con doti tecniche notevoli. Un aspetto fondamentale è il focus sulla formazione giovanile, che permette ai club giapponesi di sviluppare giocatori con grande abilità tattica e versatilità. Tra i talenti approdati in europa vale la pena di leggere quello che Scouted Notebook scrive a proposito di Takefusa Kubo, ex Barcellona (che lo pescò dal Kawasaki Frontale) ora alla Real Sociedad.
Outro.
E se abolissimo i rigori?
Enrico Turcato, che tra le altre cose è responsabile di Opta in Italia, ha scritto un tweet piuttosto eloquente:
In Serie A sono stati assegnati 32 rigori in 70 partite. 0,46 di media a partita, la media più alta nei top-5 in corso. Nella Liga spagnola 28, ma in 90 gare. In Premier 12 in 70.
Non è mio costume parlare di arbitri, la cosa mi annoia. Ma non è di arbitri che voglio parlare. Il tema secondo me è l’istituto stesso del rigore.
Sabato scrivevo tra le varie cose di come negli USA è stato rilanciato il baseball. Io credo sinceramente che il calcio debba fare qualcosa per non finire nel cono delle discussioni da boomer livorosi che finisce per allontanare tante persone.
E la mia idea è che i rigori vadano aboliti perché una punizione che prevede uno 0.79 in fatto di gol attesi (ovvero c’è il 79% di possibilità di avere un gol) è sproporzionata rispetto alla quasi totalità delle situazioni che vengono commutate in rigori.
In Serie A mediamente si collezionano tra 1.3 e 1.5 xG a partita: significa che un rigore ti fa fare in un colpo almeno il 50% (ma spesso di più) dell’intera possibilità di segnare che sarai in grado di costruire in 90 minuti.
Mi interessa poco stare a fare il processo ai simulatori: i calciatori sono nella quasi totalità dei casi dei ragazzi furbi, che sanno di trarre un ingiusto vantaggio da situazioni che, se generassero rovinose cadute a terra fuori dal campo, sarebbero ai limiti dell’invalidità civile.
Tramutiamo i rigori in punizioni dal limite all’altezza della lunetta dell’area di rigore, avremmo una possibilità di segnare più proporzionata alla stragrande maggioranza dei casi che vengono puniti.
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni