Sponsor, primo round al ManCity contro la Premier League
SPECIALE: l'indiscrezione del Times + Il volley vuole la Superlega Europea: le stesse ragioni che hanno portato alla rottura dell'aprile 2021 tra club di calcio e Uefa alla base di nuovi progetti.
Berlino, 27 settembre 2024
Non saprei che fare senza la genuinità, vivacità dello sport, cosi come senza la riflessione, i libri, lo studio. (Julio Velasco)
Speciale Manchester City.
Nel tardo pomeriggio di ieri, quando Fubolitix era già pronta per essere programmata alle 8 di questa mattina, ci sono state novità sulla causa intentata dal Manchester City contro la Premier League. Ed allora oggi il format abituale subisce una piccola variazione.
Il 18 settembre scorso scrivevo un post dal titolo “Manchester City: non uno ma due processi. E un incredibile precedente”. E tra le altre cose sottolineavo:
…nelle prossime settimane, ovvero prima di questa sentenza, potrebbe arrivare un colpo di scena.
La questione non è secondaria e non mi capacito di come in tanti non la stiano minimamente menzionando.
Ieri il Times ha scritto un pezzo in cui anticipa: “Il rinvio del voto suggerisce che il Manchester City ha vinto contro la Premier league”. La notizia è stata ripresa da Calcio e Finanza che di fatto ha tradotto le indiscrezioni del Times e spiega l’accaduto:
Le 20 società del massimo campionato avrebbero dovuto votare nel corso dell’assemblea in programma a Londra giovedì prossimo (l’introduzione del database sui contratti di sponsorizzazione per convalidare gli accordi)… ma il voto è stato rimosso dall’ordine del giorno all’ultimo momento.
(…)
Le indiscrezioni pendono sempre di più per una vittoria legale del Manchester City, rappresentato da Lord Pannick KC, che porterebbe ovviamente a delle modifiche per quanto riguarda il regolamento sulle sponsorizzazioni da parti correlate.
Inoltre, l’esito di questa controversia fra City e Premier potrebbe avere riflessi, non ancora meglio specificati, anche per il già citato procedimento sulle presunte violazioni del Fair Play Finanziario inglese.
Sostanzialmente la sentenza per questa parte del contenzioso stabilirebbe che il regolamento della Premier sugli sponsor viola le leggi inglesi sulla libera concorrenza.
Non ci resta che portare pazienza ed attendere. Anche questa volta come 4 anni fa sulla vicenda del ricorso al Tas di Losanna contro l’Uefa la narrazione sui casi giudiziari del Manchester City è stata a dir poco parziale e monodirezionale.
Ma i nodi stanno venendo al pettine… continuate a seguire Fubolitix ;)
Anche il volley vuole la Superlega Europea
Il neo-eletto presidente della CEV, Roko Sikirić, è in carica da meno di un mese, ma già ci sono grandi tensioni nel volley europeo. La sua elezione è una delle cause di questi malumori che nascono da lontano.
Il presidente della Lega Italiana, Massimo Righi, ha infatti espresso critiche nei confronti della CEV, arrivando persino a minacciare la creazione di una competizione indipendente, esattamente come fatto dalla Superlega calcistica europea nell’aprile 2021.
Piccola parentesi: Superlega nel volley è il nome del campionato italiano, quindi da qui in poi parlerò di Eurolega per riferirmi al progetto ventilato da Righi.
Il motivo del malcontento risiede nei piani di cambiamento che Sikirić ha presentato durante le elezioni a Napoli a fine agosto. In un'intervista a Tuttosport del 2 settembre scorso Righi ha criticato l’idea che le squadre italiane possano essere costrette a disputare i gironi preliminari nelle competizioni internazionali, il che le porterebbe a giocare contro piccoli club, finendo per far aumentare il numero di partite, soprattutto dall’esisto scontato, contro avversari modesti.
Questo - non serve Righi a dircelo, ma ringraziamolo del supporto alla causa - va in netto contrasto con l'obiettivo di rendere i tornei più interessanti e porta, al contrario, ad un netto abbassamento del livello tecnico. Se questo scenario si realizzasse, ha dichiarato Righi:
Siamo pronti a fondare una Eurolega con i club più importanti.
In questa competizione alternativa potrebbero partecipare squadre provenienti da Italia, Polonia, Turchia, e anche i club più forti di Germania e Francia. A
Anche il presidente della lega polacca, Artur Popko, ha espresso critiche, affermando che persino alcune squadre olandesi sarebbero molto interessate, mentre pare, che sia già stato pianificato un incontro per discutere dell'organizzazione di questa nuova competizione.
Tra i partecipanti anche il direttore dei BR Volleys, Kaweh Niroomand, che da tempo esprime il suo disagio per la situazione. In una delle interviste che gli feci personalmente nel maggio 2023 già parlava di “Eurolega da organizzare con la Cev”. Ma le sue parole erano un monito ed un auspicio più che un intento programmatico. Niroomand è critico da tempo, sin da quando ipotizzò di portare la sua squadra (Berlino) nella lega polacca.
Il motivo è chiaro ed è quello di cui parlavo anche in questo pezzo su Il Riformista:
…Berlino fa 6 mila persone a vedere la pallavolo ma la Bundesliga, ma non attira talenti e non le permetterà mai di eccellere in Europa.
È lo stesso ragionamento che nel calcio vale per Amsterdam, Bruxelles, Dublino e tutte le grandi capitali dell’Est: l’attuale modello federale discrimina i club che giocano in realtà nazionali economicamente meno forti dei paesi mainstream. Che nel calcio sono Italia, Spagna e Germania oltre all’Inghilterra e nel volley sono soprattutto Italia, Polonia e Turchia.
Ad essere in crisi, per l’ennesima volta, è il modello federale.
Sul piano politico Righi e Popko guardano con scetticismo ai nuovi comitati della CEV, che non includono rappresentanti di Polonia, Italia, Turchia o Germania mentre sono stati eletti un rappresentante della Macedonia del Nord e persino una rappresentante di Gibilterra nel consiglio di amministrazione.
Il piano di Sikirić sembra ricalcare il calcio del popolo di Ceferin: favorire formalmente i club minori con l’intento dichiarato - ma evidentemente fallimentare in partenza - di ridurre il divario con i club più affermati.
Ma l’opposizione è stata massiccia, determinata e inaspettata.
La pallavolo è solo l’ultimo sport in ordine di tempo a ragionare in termini di sport europeo superando l’attuale fallimentare federalizzazione. Nel rugby ad esempio è nata la United Rugby Championship che ha confini addirittura intercontinentali, con le partecipazioni di squadre sudafricane, mentre l’esempio più celebre è quello dell’Eurolega di Basket (anche qui in odore di superamento dei confini europei visto l’interesse qatariota).
Ed ovviamente a favore dei club c’è ormai il pronunciamento del 21 dicembre 2023 della Corte di Giustizia Europea, che inibisce le federazioni dal proibire attività internazionali alternative.
Siamo solo all’inizio ma la strada è delineata.
Note a margine.
Champions su Sky. (ANSA) I diritti della CEV Champions League maschile e femminile di pallavolo per le stagioni 2024/2025 e 2025/2026 sono stati acquistati da Sky grazie all'accordo siglato con Infront, detentore dei diritti. Si parte martedì 5 novembre con la prima giornata della competizione femminile, mentre l'inizio del torneo maschile è programmato per martedì 12 novembre. Un lungo cammino che porterà fino alle Final Four femminili, il 3-4 maggio, e maschili, il 17-18 maggio. La più importante competizione europea per Club della pallavolo sarà su Sky e in streaming su NOW, con sei squadre italiane impegnate nella competizione, tre femminili: Imoco Conegliano, Vero Volley Milano e Savino Del Bene Scandicci; e tre maschili, Sir Sicoma Monini Perugia, Allianz Milano e Vero Volley Monza.
Libertà di parola. (IWF) Un tribunale di Zurigo ha respinto la causa di FIFA contro Google, in cui FIFA accusava il motore di ricerca di diffamazione per aver mostrato il sito web Fifacolonialism, critico verso FIFA e il suo presidente Gianni Infantino. FIFA chiedeva la rimozione del sito dai risultati di ricerca, ma il tribunale ha stabilito che Google non è responsabile per danni reputazionali poiché il sito non appare direttamente cercando "FIFA". FIFA dovrà risarcire Google, ma può ancora presentare appello.
Eppur si muove. Nonostante una netta emorragia di ascolti dall’inizio della stagione (come documentato da Panorama), i dati Auditel dicono che il derby di Milano giocato domenica scorsa con 1,9 milioni di spettatori ha fatto meglio dell’Inter - Milan di un anno fa (1,6) giocato il 16 settembre 2023.
Outro.
Passi avanti.
Nel numero 58 di Fubolitix avevo parlato di Società Benefit (e b-Corp, che sono due cose diverse pur se riferite allo stesso modello ideale d’azienda) come di una interessante evoluzione di modello aziendale - organizzativo per lo sport ed il calcio in particolare.
Trovo quindi interessante che il calcio dilettantistico, spesso in un cono d’ombra fatto da tante zone grige, inizi a interessarsi a strumenti innovativi come nel caso del Club Seregno FBC (Promozione Lombardia) che si è avvalso della consulenza strategica di Phoenix Capital per ristrutturarsi sfruttando due strumenti a disposizione delle aziende italiane:
il contratto di rete d’impresa
la società benefit.
Dal comunicato ufficiale:
Phoenix Capital ha supportato il “contratto di rete d’impresa” Be-Seregno, inedita formula societaria per il mondo sportivo, ha redatto il piano economico finanziario trentennale in riferimento alla quantificazione economica degli interventi proposti propedeutici alla gestione dei complessi sportivi ed ha accompagnato Be-Seregno nel percorso che ha portato all’aggiudicazione della concessione e, successivamente, la neocostituita Be Seregno S.R.L. Società Benefit, ulteriore scelta pionieristica nel mondo del calcio, nell’iter necessario all’assegnazione del titolo sportivo da parte della FIGC.
Tengo a precisare che conosco Phoenix grazie alla mia collaborazione di lungo corso con Alberto Medici, sin dai tempi di Calcio e Finanza, che ha anche portato ad una mia consulenza editoriale una tantum ad un cliente di PC nel 2021, ma che quanto scrivo NON rappresenta un contenuto a pagamento, ma è frutto della mia selezione editoriale indipendente.
Phoenix Capital - che nei suoi comunicati enfatizza i concetti di pianificazione finanziaria e di progetti di lungo periodo - in questi anni sta maturando diverse esperienze, interessanti in quanto innovative come le campagne crowdfunding per FC Clivense, oggi A.C. ChievoVerona, società partecipata da oltre 800 soci, e di L’Aquila Calcio 1927, nonché lo sviluppo della APP ufficiale di A.C. ChievoVerona.
Spesso capita qui sopra di parlare di sostenibilità, soprattutto in senso economico e sportivo. Gli esempi si sprecano. Tra i maggiori, nelle ultime settimane ho accennato al tema a proposito di Premier League, programmazione societaria, investimenti dei fondi in Serie A, calcio giovanile.
Questo perché parlarne significa soprattutto avere un approccio etico complessivo e abbracciare principalmente tre ambiti: economico, sociale, ambientale. Li metto in quest’ordine perché credo che questo sia l’ordine di sensibilità delle organizzazioni sportive.
Ne parla tra gli altri anche Jim White di Nature positive in un recente intervento su SportsMedia Pro.
Lo sport deve vedere la sostenibilità in modo più ampio, integrandola in tutte le aree aziendali, dalla catena di approvvigionamento alla formazione di nuovi atleti.
Lo sport sta iniziando a riconoscere l'importanza della sostenibilità, ma implementare cambiamenti significativi rimane una sfida complessa.
La sostenibilità del resto si basa in gran parte sulla capacità di mantenere i processi nel tempo.
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni