Non è nemmeno più il caso di scomodare Business to Business (B2B) e Business to Consumer (B2C), l'inutile kermesse americana è Power to Power. Potere per il potere, fuori da ogni logica economica.
Le critiche a Gianni Infantino sono giuste. Però non sono d’accordo con l’affirmazione che i club e i tifosi non si interessano per la competizione. Può essere la verità europea, ma per i club e suoi tifosi nella Sud America è un evento molto importante e aspettato.
Ciao Andre grazie per il commento ma perdonami, può anche essere che tu conosca tifosi interessati ma io faccio analisi sui dati e i dati di biglietti ascolti e sponsor raccontano una realtà diversa
Ciao Giovanni. L'analisi basata sui dati ha senso, ma non sostiene l’idea che i tifosi delle squadre della competizione non se ne preoccupino. Può avere senso per gli europei, ma non per i sudamericani.
Pensando nello specifico ai biglietti venduti: il numero di tifosi di Palmeiras, Flamengo, Botafogo e Fluminense che possono permettersi un viaggio negli Stati Uniti è minimo. Figuriamo pagare le spese per l'hotel e il biglietto... la realtà economica non può essere ignorata.
Non è una critica al suo articolo, ma un elemento che dovremmo prendere in considerazione quando parliamo dell'interesse per questa competizione. Per i tifosi dal Palmeiras, la mia squadra, è un momento di grande euforia. Ma apprezzare il calcio - di persona, negli stadi- in questo momento della storia è una passione molto cara a causa dell'elitizzazione dello sport, qualcosa su cui penso che siamo entrambi d'accordo.
Oggi ho avuto una giornataccia di quelle che non augurerei neanche al mio peggio nemico, quindi ho completamente perso questo pezzo. Non ho parole per ringraziarti della menzione e delle belle parole, mi hai davvero migliorato la serata e domani avrà tutto un altro sapore. Per questo tengo a risponderti ora, in un orario in cui non mi leggerà nessuno.
Io ho parlato, o meglio, sono partito dagli interessi economici perché, a mio avviso, non sono scindibili da quelli puramente politici. Soldi e potere si sostengono, si completano, sono necessari l'uno all'altro. Infantino la sa bene, e usa i soldi per il potere e il potere per i soldi. Creando dal nulla un torneo come questo, con quel montepremi, assicura a un calcio sempre più affamato di soldi un futuro in cui non importa che cosa succederà, quali danni farà, perché ci sarà un pozzo senza fondo da cui attingere: la sua FIFA. Il messaggio è chiaro: solo io sono in grado di fare queste cose, quindi dovete seguirmi. Appoggiarmi. Venire a chiedermi più posti, più partite, più occasioni. Così si garantisce un sostegno quasi cieco da parte dei club più grandi, importanti e influenti al mondo, scavalcando una UEFA che non può spingersi fin dove si spinge lui. Soldi per potere, potere per soldi. Non esiste l'uno senza l'altro. Forse l'ho dato troppo per scontato. Ma lunedì esce un altro pezzo su questo tema, è già programmato.
Le critiche a Gianni Infantino sono giuste. Però non sono d’accordo con l’affirmazione che i club e i tifosi non si interessano per la competizione. Può essere la verità europea, ma per i club e suoi tifosi nella Sud America è un evento molto importante e aspettato.
Ciao Andre grazie per il commento ma perdonami, può anche essere che tu conosca tifosi interessati ma io faccio analisi sui dati e i dati di biglietti ascolti e sponsor raccontano una realtà diversa
Ciao Giovanni. L'analisi basata sui dati ha senso, ma non sostiene l’idea che i tifosi delle squadre della competizione non se ne preoccupino. Può avere senso per gli europei, ma non per i sudamericani.
Pensando nello specifico ai biglietti venduti: il numero di tifosi di Palmeiras, Flamengo, Botafogo e Fluminense che possono permettersi un viaggio negli Stati Uniti è minimo. Figuriamo pagare le spese per l'hotel e il biglietto... la realtà economica non può essere ignorata.
Non è una critica al suo articolo, ma un elemento che dovremmo prendere in considerazione quando parliamo dell'interesse per questa competizione. Per i tifosi dal Palmeiras, la mia squadra, è un momento di grande euforia. Ma apprezzare il calcio - di persona, negli stadi- in questo momento della storia è una passione molto cara a causa dell'elitizzazione dello sport, qualcosa su cui penso che siamo entrambi d'accordo.
Quindi torni al mio punto. Calcio potere per il potere. Altrimenti lo facevano in Brasile e i tifosi riempivano (forse) gli stadi
Oggi ho avuto una giornataccia di quelle che non augurerei neanche al mio peggio nemico, quindi ho completamente perso questo pezzo. Non ho parole per ringraziarti della menzione e delle belle parole, mi hai davvero migliorato la serata e domani avrà tutto un altro sapore. Per questo tengo a risponderti ora, in un orario in cui non mi leggerà nessuno.
Io ho parlato, o meglio, sono partito dagli interessi economici perché, a mio avviso, non sono scindibili da quelli puramente politici. Soldi e potere si sostengono, si completano, sono necessari l'uno all'altro. Infantino la sa bene, e usa i soldi per il potere e il potere per i soldi. Creando dal nulla un torneo come questo, con quel montepremi, assicura a un calcio sempre più affamato di soldi un futuro in cui non importa che cosa succederà, quali danni farà, perché ci sarà un pozzo senza fondo da cui attingere: la sua FIFA. Il messaggio è chiaro: solo io sono in grado di fare queste cose, quindi dovete seguirmi. Appoggiarmi. Venire a chiedermi più posti, più partite, più occasioni. Così si garantisce un sostegno quasi cieco da parte dei club più grandi, importanti e influenti al mondo, scavalcando una UEFA che non può spingersi fin dove si spinge lui. Soldi per potere, potere per soldi. Non esiste l'uno senza l'altro. Forse l'ho dato troppo per scontato. Ma lunedì esce un altro pezzo su questo tema, è già programmato.