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Ciao Giovanni, mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più sulla differenza tra valori sportivi ed economici. Mai come in quest'anno, anche per colpa di alcuni dei protagonisti (vedi gli allenatori o l'intervista ad Acerbi) in Italia si è parlato di totale speso in ingaggi e totale speso sul mercato, per creare una narrazione distorta e che non fa bene a nessuno. Si fa ancora fatica a capire che il costo del cartellino è un prezzo di mercato, che non sempre è totalmente collegato alla valutazione delle capacità del giocatore. Ricordo sempre una intervista di Geoffrey Kondogbia, in cui lo stesso disse che non era mica colpa sua se Inter e Milan si erano date battaglie per comprarselo: eppure arrivò all'Inter con una etichetta importante, legata all'investimento che l'Inter ha dovuto sostenere e per tutta la sua parentesi in Italia è stato valutato solo in funzione di quello.

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