[70] Serie A a stelle e strisce
Il campionato 2024/25 sarà il più straniero di sempre, con 10 proprietà non italiane su 20 e l'auspicio che i modelli aziendali americani impongano presto la sostenibilità a tutto il sistema
Berlino, 17 agosto 2024
Oggi Tury mi ha detto: minchia, Sabbry, dopo la moto, il calcetto e il totonero sei la prima nei miei pensieri! (Luciana Littizzetto)
Prologo
“Il calcio italiano resta in rosso: negli ultimi 16 anni perdita di oltre 8 miliardi”, titolava qualche settimana fa Calcio e Finanza riportando i dati del ReportCalcio. Anni fa in un magistrale saggio sul calcio italiano analizzato come settore industriale del paese il professor Nicola de Ianni (Università Federico II di Napoli) documentava senza se e senza ma come in realtà l’industria calcistica in Italia sia in perdita endemica sin dagli albori. Questa cosa non é più accettabile oggi e non ci sono scuse accettabili. Nel calcio come nelle cose più importanti spesso si giustificano queste perdite con il fatto che i club devono competere con quelli europei, ma la Germania ad esempio chiuse i bilanci 2023 con 40 milioni di utili mentre la Serie A con 400 di perdite.
Ed allora cosa dobbiamo augurarci dal campionato 2024/25, che inizia in questo weekend e sarà il primo con ben 10 proprietà straniere (di cui 8 dagli Stati Uniti) su 20? Fin qui non ci sono state, dal punto di vista collettivo, novità rilevanti. La vera svolta sarebbe se questi investitori facessero cartello ed iniziassero a darsi delle linee guida imprenditoriali per gestire il nostro calcio. Ai tifosi non piace molto pensare che i loro club siano in mano a gente che a fine anno ha tra le priorità quella di chiudere in utile, migliorare i conti, rendere magari il club rivendibile. Ma la sostenibilità anche economica nello sport moderno deve essere ricordata quotidianamente come obiettivo e come valore. Quantomeno è giusto sperare di non sentire più la bufala del calcio “quarta industria del paese”, non solo perché come ha scritto Pagella Politica, si tratta di una panzana pazzesca, ma anche perché non sono molti i paesi che vorrebbero che la quarta industria del loro paese fosse un settore endemicamente in perdita.
Di questo argomento ho scritto su Il Riformista, nel numero di oggi, a questo link.
Sport Business forum. Se tra l’11 e il 15 settembre vi capitasse di trovarvi dalle parti di Belluno o Cortina d’Ampezzo, vi segnalo il forum del Gruppo Nord Est Multimedia (NEM). Dell’iniziativa mi piace soprattutto quel che ha detto Paolo Possamai, direttore editoriale di NEM su Il Mattino di Padova:
nasce in un territorio, quello tra Treviso e Belluno, che è inconsapevolmente depositario di un enorme patrimonio che non è fatto solo di fatturati significativi, ma è soprattutto sede di saperi. Tanto che i gruppi internazionali vengono qui ad aprire i loro centri di ricerca.
Giornalismo (contenuto) e innovazione tecnologica, attraverso il dialogo con le aziende: una tensione al racconto “in divenire”, che del resto è l’essenza del fare ricerca. Peraltro ci ritrovo coerenza con il mio percorso tra giornalismo e startup, editoriali e non solo. In questi anni tra Inghilterra e Germania mi sono convinto del fatto che all’Italia non manchino assolutamente i contenuti di valore, ma che ci sia carenza nella capacità di creare link virtuosi (partnership, vi direbbe l’ufficio vendite) ed una narrazione che metta al centro opportunità e futuro abbandonando i soliti cliché retorico-nostalmagici. Forse stavolta abbiamo qualcosa che vale la pena seguire. Tra le cose interessanti, a mio puro gusto personale:
Fefé De Giorgi che presenta il suo libro “Egoisti di squadra” (perché il primo amore adolescenziale - la pallavolo, non Fefé - non si scorda mai)
Gian Marco Campagnolo, autore di Calcio e intelligenza artificiale. Che cos'è la football data analysis (un tema di cui parlai nel numero 52 di Fubolitix)
Nicola Petrone, docente di Sports engineering and rehabilitation devices Università di Padova che interviene all’evento di apertura (perché mi ricorda quando facevo questo).
Sponsor. Il calcio europeo ha visto un incremento del 22% nelle sponsorizzazioni e nelle partnership di marketing da parte dei brand nella scorsa stagione, raddoppiando la crescita dell'11% registrata nella stagione precedente (Inside World Football). Il rapporto più recente di SponsorUnited sulle Partnership di Marketing nel Calcio Europeo 2023–24 segnala oltre 6.000 accordi. I settori della costruzione, della tecnologia e dell’automotive sono quelli che guidano la crescita, con l'88% dei brand focalizzati su partnership con singoli club. Il rapporto rileva che i club della Serie A italiana e della LaLiga spagnola sono in testa per quanto riguarda le nuove sponsorizzazioni. Non tutti per la verità.
Scommesse 1. Nei gironi precedenti alla pausa estiva avevo parlato di betting e sponsorizzazioni e come spesso mi capita mi sono imbattuto poco dopo in un articolo di Avvenire che descrive l'aumento del gioco d'azzardo tra i minori in Italia, nonostante i divieti. Un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità rivela che circa 130.000 giovani tra i 14 e i 17 anni sono a rischio, con una crescita preoccupante soprattutto al Sud e tra le famiglie con basso reddito. Molti minori accedono all'azzardo senza controlli, in particolare online, dove il rischio di dipendenza è maggiore. La prevenzione risulta insufficiente e la situazione peggiora rispetto a precedenti ricerche.
Scommesse 2. Mi perdoneranno quelli del futbol (pronunciato rigorosamente fuceboul) e della garra charrua se li riporto alla triste realtà. Il numero di partite sospette di essere truccate nei paesi della Conmebol (Sud America) è aumentato del 200% nella prima metà del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo incremento allarmante è stato rilevato dai dati di Starlizard Integrity Services, che monitorano il mercato delle scommesse per identificare attività anomale.
…intanto i sauditi. Recentemente la Saudi Pro league è tornata alla carica con una offerta monstre a Vinicius Jr. del Real Madrid. Ad inizio mercato analizzando le dinamiche di mercato della Premier League avevo citato anche questo campionato, perchè gran parte dei €977 milioni spesi in trasferimenti nell’estate 2023 - €850,7 milioni dai quattro club controllati dal Public Investment Fund (PIF) - potevano influenzare in negativo la campagna trasferimenti 2024. Ed in effetti la campagna acquisti corrente è risultata assai più povera: a due settimane (dati Transfermarkt) dalla chiusura della finestra estiva siamo a soli 162 milioni spesi. Nel frattempo la presenza negli stadi è scesa del 10% rispetto all'anno precedente, con le squadre del fondo PIF attirano il doppio degli spettatori rispetto agli altri club, anche se l’Al-Nassr è passato da 500.000 a 26,8 milioni di follower dopo l'arrivo di Ronaldo.
Le Superleghe, quelle belle. In Inghilterra, a dispetto del fatto che politica e tifosi continuino con la narrazione populista anti Superlega, é nato un campionato indipendente dalla Football Association. L’indipendenza dalle logiche federali é ciò che i club promotori della Superlega chiedono sin dal primo giorno come condizione per il nuovo torneo. Evidentemente il problema non è economico (i risultati si ottimizzano fuori dalle logiche federali come dimostra la Premier league, a maggior ragione se a comandare è una federazione di federazioni, come l’Uefa) ma tutto politico e geografico, di potere: agli inglesi piace solo quello che ha i confini della loro isola. E così la Women's Super League (WSL) e il Women's Championship in Inghilterra hanno ufficialmente completato la transizione a una gestione indipendente, segnando un passo storico per il calcio femminile inglese. Questa nuova entità, denominata Women’s Professional Leagues Limited (WPLL), ha preso il controllo dalla Football Association (FA), con l’obiettivo di far crescere e sviluppare ulteriormente il movimento. Il passaggio è sostenuto dalla Premier League, che fornisce consulenza e supporto finanziario (Inside World Football).
Affari olimpici. Secondo la Banque de France, l'economia francese è cresciuta tra lo 0,35% e lo 0,45% nel terzo trimestre, con fino allo 0,25% attribuibile alle Olimpiadi (Euronews). Le spese negli hotel delle città che hanno ospitato gli eventi olimpici sono aumentate del 16% rispetto all'anno precedente. Musei e ristoranti hanno registrato un incremento del 25% nelle vendite legate al turismo rispetto all'anno precedente. L'INSEE ha previsto che le Olimpiadi contribuiranno per lo 0,3% alla crescita economica nel terzo trimestre, portando la crescita complessiva allo 0,5%. Secondo i dati di Visa, durante il primo weekend delle Olimpiadi, la spesa è aumentata del 20% rispetto all'anno precedente, con una crescita del 29% per le spese legate ai visitatori stranieri. Oltre 15 milioni di visitatori hanno partecipato ai Giochi Olimpici, generando significativi benefici economici per il paese.
Pallavolo d’oro. Non vi è dubbio che la pallavolo sia stato lo sport più seguito dagli italiani alle Olimpiadi, grazie all’oro delle ragazze ma anche al flop dei maschi. Ne ho scritto per ivolleymagazine sia per quanto riguarda il quarto posto degli azzurri che per il primo posto delle azzurre, ma segnalo anche un bel pezzo de ilPost sulla figura di Julio Velasco e dell’idolatria nei suoi confronti tornata in auge nelle ultime settimane.
Epilogo
Nel periodo olimpico ho avuto il piacere di curare per ilRiformista una rubrica chiamata Geolimpiadi, che voleva essere una sorta di controracconto di Parigi 2024 guardando soprattutto ai fatti geopolitici ed economici. Qui la raccolta degli otto pezzi usciti dal 26 luglio al 10 agosto:
La Germania pensa ai prossimi giochi, non quelli del 36 ma Berlino 2040
Ai parigini le Olimpiadi piacciono, ma meglio rimanere lontano dall’acqua
Le rappresentative sportive come elemento costitutivo dello stato
Eventi, non semplici partite: la lezione olimpica della scarsità
Tante medaglie, troppe polemiche: come arrivare preparati a Los Angeles 2028