[73] Quando la FIFA spostò Israele nell'Uefa
In vista della partita con l'Italia a Budapest lunedì sera, rileggiamo le ragioni di una presenza dettata da opportunità politiche. Intanto la nazionale palestinese potrebbe qualificarsi a USA 2026
Brescia, 31 agosto 2024
In Israele per essere realista devi credere nei miracoli (David Ben Gurion)
Prologo
Il calcio israeliano ha una storia travagliata, iniziata con la creazione dello Stato di Israele nel 1948, che entrò a far parte della Confederazione calcistica asiatica (AFC) nel 1954. Sin dall’inizio tuttavia alcuni stati asiatici si rifiutavano di giocare contro Israele, portando a situazioni come la qualificazione al Mondiale 1958 - a seguito del ruolo avuto da Israele nella crisi di Suez - che portò al ritiro di Turchia, Indonesia, Egitto e Sudan incluse nel suo girone. La FIFA volle evitare una qualificazione senza giocare e quindi organizzò uno spareggio contro il Galles, che Israele perse. Il paese rilanciò ad inizio anni 60. Il primo precedente tra Italia e Israele è del 1961 alle qualificazioni mondiali (4-2 e 6-0 per gli azzurri) ma in quell’edizione non vi era una ferrea divisione confederale delle qualificazioni: il gruppo italiano comprendeva anche la Romania (che si ritirò) e l’Etiopia (eliminata da Israele).
Per avere un ruolo sportivo nel continente Israele decise di ospitare la Coppa d'Asia AFC del 1964, ma 11 delle 17 ammesse alle qualificazioni si ritirarono. Al torneo quadrangolare arriveranno Corea del Sud, India e Hong Kong e Israele vinse l’unico titolo internazionale della sua storia. Nel 1968 in Iran (tutte le gare si giocarono a Teheran), Israele si qualificò senza giocare in seguito al ritiro di Afghanistan e Kuwait che si rifiutarono di scendere in campo. Il 19 maggio 68 in uno storico incontro a Teheran perse 2-1 contro l’Iran. Era l’ultima giornata di un girone a 6, una sorta di finale: la vincente avrebbe chiuso al primo posto: il gol di Spiegel al 7’ st venne rimontato da Behzadi (30’ st) e Ghehlichkani (36’ st). Nel 1972, per evitare di ripetere la situazione del ‘64 fu lo stesso Israele, designato come paese ospitante, a ritirarsi (il torneo fu spostato in Thailandia, con le 10 partite tutte a Bangkok). Nel 1974 dopo aver partecipato agli Asian Games in cui per l’ultima volta nella sua storia giocò a Teheran contro l’Iran (che vinse 1-0), Israele venne espulsa dall’AFC a seguito di una proposta presentata dal Kuwait, approvata con 17 voti a favore, 13 contrari e 6 astensioni. Divenne prima membro provvisorio dell'OFC (1974-1979) quindi dell'UEFA (1980-1984) e infine di nuovo dell'OFC (1985-1991).
Spagna ‘82, per la prima volta, vide Israele ammessa alle qualificazioni europee. Accadde in seguito al riconoscimento, avvenuto nel 1971 della Repubblica popolare cinese da parte dell’Onu come unica rappresentante legittima della Cina. Di conseguenza, quando la RPC decise di rientrare nella FIFA, chiese immediatamente l’espulsione di Taiwan. Raccontano Nicola Sbetti e Riccardo Brizzi in Storia della Coppa del mondo:
La sua riammissione, discussa nel 1974, non fu immediata perchè la FIFA non aveva intenzione di escludere un membro della sua famiglia. Questa esclusione era stata adottata invece dall’AFC aprendo per la FIFA una crisi di più ampie proporzioni. Non senza una certa abilità diplomatica e una buona dose di pragmatismo nel 1980 i vertici di Zurigo furono in grado di sciogliere una complessa matassa, barattando informalmente con i Paesi asiatici lo spostamento di Israele nell’Uefa in cambio del mantenimento di Taiwan nell’AFC. Cosi, in maniera simile a quanto avvenne con il CIO, la Repubblica Popolare Cinese venne riammessa senza che a pagarne il prezzo fosse Taiwan, che comunque dovette cambiare il nome da Republic of China football association a Chinese Taipei Football Association.
Israele partecipò alle qualificazioni europee (1982), mentre successivamente Taiwan e Israele vennero dirottate nelle qualificazioni oceaniche nel 1986 e 1990. Ma la necessità di far crescere il proprio movimento di club portò i club israeliani ad approfondire i rapporti con l’UEFA e dal 1991 iniziarono a partecipare alle competizioni europee, mentre la Federazione nel 1992 venne ammessa alle qualificazioni ai mondiali americani del 1994, anno in cui Israele venne riconosciuto come membro UEFA a tutti gli effetti.
Palestina mondiale. Nonostante la guerra la Palestina - che ha ottenuto lo status FIFA solo nel 1998, dopo gli Accordi di Oslo - è vicina a una storica qualificazione ai Mondiali FIFA 2026. Lo racconta Sports Politika. Va ricordato peraltro che la squadra si è distinta alla recente Coppa d’Asia perdendo agli ottavi contro il Qatar poi divenuto campione. La squadra ha raggiunto il terzo turno delle qualificazioni per la prima volta e affronterà Corea del Sud, Iraq e altri nel Gruppo B. Intanto, il conflitto con Israele ha gravemente colpito lo sport palestinese, con molti atleti uccisi e stadi distrutti. La Federcalcio palestinese chiede sanzioni contro Israele per violazioni dei diritti umani, ma la FIFA ha rinviato la decisione, mentre cresce la pressione da entrambe le parti.
Escalation. Nel frattempo il conflitto tra Israele e Palestina si è esteso alla massima serie del calcio israeliano: 12 persone sono state arrestate dopo uno scontro tra i tifosi di Hapoel Beersheba e Bnei Sakhnin, squadra arabo-israeliana. Gli scontri sono iniziati quando i supporters di Bnei Sakhnin hanno voltato le spalle durante l'inno nazionale, provocando l'invasione di campo da parte dei tifosi avversari. La partita è stata abbandonata e ora Bnei Sakhnin potrebbe essere espulsa dal campionato. La situazione sarà esaminata dalla commissione disciplinare.
Valencia come gli Oasis. Il club spagnolo Valencia ha annunciato l'adozione del "dynamic pricing" per le partite casalinghe, una pratica in cui i prezzi dei biglietti aumentano con l'avvicinarsi della data dell'evento, seguendo una tendenza globale già presente in concerti e spettacoli. La pratica è stata criticata anche in Inghilterra, dove i prezzi dei biglietti sono già in aumento e la pratica del prezzo dinamico è stata particolarmente criticata di recente dopo che è stata adottata in occasione della reunion 2025 degli Oasis. Netta la presa di posizione della Football Supporters Association inglese: “Con tempismo perfetto dopo il fiasco dei biglietti degli Oasis, nel mondo del calcio si è iniziato a parlare di introdurre il "dynamic pricing", un sistema che potrebbe "infettare" il calcio irreparabilmente”.
L’AI in Champions. In una recente analisi su SportsProMedia, Steve McCaskill racconta il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel nuovo sorteggio del calendario di Champions League. Il nuovo formato ha reso il processo di sorteggio troppo complesso per il metodo tradizionale, che avrebbe richiesto circa 1.000 palline e 36 urne. Per gestire questa complessità e ridurre il rischio di errori, l'UEFA ha deciso di utilizzare un software di intelligenza artificiale (IA) sviluppato da AE Live. Durante il sorteggio, i nomi delle squadre sono stati estratti manualmente, ma il software ha generato automaticamente gli accoppiamenti, garantendo la conformità ai parametri stabiliti e evitando discrepanze. Nonostante l'efficienza del sistema e le assicurazioni dell’UEFA, ci sono state preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla possibilità di manipolazioni. L'uso dell'IA riflette una tendenza più ampia nella tecnologia sportiva, che mira a rendere i processi più efficienti, pur suscitando sospetti e preoccupazioni.
Ancora sui calendari. Il rapporto FIFPRO del 2024 ha evidenziato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, il sovraccarico di lavoro per i calciatori, con particolare attenzione a giocatori come Julian Alvarez ed Erling Haaland. FIFPRO critica la mancanza di consultazione da parte della FIFA per l'espansione della Coppa del Mondo per Club, definendo la stagione in corso come un "punto di svolta. L'organizzazione ha avviato azioni legali contro la FIFA, sostenendo che l'accumulo di partite minaccia la salute dei giocatori e la loro sicurezza futura. Tuttavia, ha riconosciuto una maggiore collaborazione con l'UEFA rispetto alla FIFA.
Red Bull in Premier. In materia di sponsorizzazioni sportive Red Bull fa sempre scuola e quindi non possono non fare notizia i passi che sta compiendo in Gran Bretagna. Il Newcastle United ha firmato una partnership pluriennale con Red Bull, che diventa il Partner Ufficiale per le bevande energetiche del club, sostenendo le squadre maschili e femminili. Non è stato divulgato il valore dell'accordo, ma Red Bull avrà visibilità tramite cartelloni pubblicitari allo Stadio St James’s Park. Oltre al branding nello stadio, Red Bull fornirà prodotti agli atleti, alle aree comuni dello stadio e alla zona dei tifosi del club. Red Bull ha recentemente mostrato un crescente interesse per il calcio inglese, acquistando una piccola quota nel Leeds United e ottenendo la sponsorizzazione delle maglie del club.
Un altro PSG. Interessante analisi del Los Angeles Times secondo cui il Paris Saint-Germain (PSG) ha cambiato strategia, spostando il focus dalle superstar come Neymar, Messi e Mbappé allo sviluppo di giovani talenti e alla costruzione di una squadra basata sul collettivo. Con un nuovo centro di allenamento da 385 milioni di dollari e una rosa più giovane, il club punta a uno stile di gioco più offensivo e meno dipendente dalle individualità. L'obiettivo principale non è più vincere la Champions League, ma costruire una squadra solida e duratura.
Aggiornamento Roma. Ieri ho pubblicato l’analisi del calciomercato 2024/25 relativo alla finestra estiva in cui ho lasciato in sospeso il tema Roma alla luce delle ultime operazioni legate ai contratti degli svincolati. Oggi Calcio e Finanza ha pubblicato l’aggiornamento: il costo della rosa della Roma ha fatto registrare un discreto calo al via della stagione 2024/25. Il peso a bilancio dei calciatori tesserati dal club giallorosso dopo la chiusura del mercato estivo è diminuito di circa 16 milioni di euro rispetto alla stagione 2023/24 (-10,3%), passando da 156,3 milioni circa a 140,4 milioni di euro.
Epilogo
.
Questa settimana su Il Riformista due miei approfondimenti:
Dallo sport americano alla nostra Serie B, crisi mondiale del mercato dei diritti tv
Il solito Di Canio per lo schiaffone educativo. Ma Leao non ci sta e reagisce (troppo) d’istinto (uscito anche qui, su Fubolitix: Di Canio, Leao, il calcio italiano e tutti noi)
Calcio da dietro invece ha iniziato a pubblicare stralci della lunga intervista di lunedi scorso, in particolare giovedi è uscito con “I procuratori sono il male del calcio?”.
Inoltre come sempre Fubolitix ha analizzato la quotidianità dello sport business nazionale ed internazionale:
È sempre Inter - Juve [IVC #3] Le prime tre giornate di campionato hanno confermato che i nerazzurri sono la squadra da battere e i bianconeri la più seria sfidante, Milan e Napoli in seconda fila con diversi problemi.
L'anti-modello calcistico della Francia. Non ha club forti, la Ligue1 ha rischiato 2 volte il collasso in 5 anni, tutti i campioni stanno all'estero eppure ha una nazionale fortissima: la narrazione italiana potrebbe impazzire a saperlo.
Juve, mercato in attivo: il dato a sorpresa. Sintesi ragionata di tutti i numeri più importanti per capire come si sono mosse le principali squadre di Serie A, ammortamenti e stipendi in uscita rivelano una sorpresa bianconera.
È tutto. A presto!
Giovanni