[82] Allenatori e rescissioni, a quando le maxiclausole?
Sarebbe l'unico modo per piccoli club di succcesso di non perdere il proprio tecnico a stagione in corso come accaduto di recente allo Sporting Lisbona con Amorim e prima al Brighton con Potter.
Berlino, 31 agosto 2024
Prologo
Dopo il passaggio di Ruben Amorim al Manchester United, che pagherà 10 milioni di euro di clausola di rescissione per lui, si impone una domanda: quanto dobbiamo aspettare prima che i club blindino i loro tecnici con maxiclausole di rescissione per tutelarsi dagli abbandoni a stagione in corso? Ne avevo parlato già in un vecchio video, proprio quando lo stesso Amorim era passato dallo Sporting Braga allo Sporting Lisbona, elencando anche alcuni precedenti come quelli di Julian Nagelsmann dal Lipsia al Bayern (20 milioni), di Mourinho quando passò dall’Inter al Real Madrid (16 milioni di euro), di Andrè Villas Boas dal Porto al Chelsea (15 milioni di euro), di Brendan Rodgers dal Celtic al Leicester (12 milioni). Non sempre le operazioni sono state positive, ed il Chelsea è addirittura recidivo visto che quando ha preso Graham Potter dal Brighton ha pagato 23 milioni di euro, che al momento è la clausola più alta per un tecnico. Amorim invece sembra destinato a muoversi sempre dietro pagamento di una clausola. Ma a questo punto i club potrebbero correre ai ripari, e c’è una sola via: imporre delle maxiclausole valide soprattutto a stagione in corso, per evitare di vedersi defraudare del proprio tecnico. In Italia questo non sarebbe possibile, soprattutto all’interno della Lega Serie A, visto che gli allenatori non possono tornare su una panchina durante l’anno nel quale hanno iniziato già altrove, ma anche questa è la classica regola che, se portata all’UE, potrebbe essere smontata essendo chiaramente contraria alla libera circolazione dei lavoratori. In attesa dell’evoluzione non ci resta che attendere i primi successi di Amorim al Manchester United. Con buona pace del suo club: chi di clausola ferisce…
Questa settimana. Su Fubolitix ho parlato di:
Il campionato più bello del mondo. Per competizione e competitività la Serie A non ha eguali: finito il ciclo Juve c'è la possibilità di un incredibile serie di 5 vincitrici diverse in 6 anni qualora ci riesca l'Atalanta nel 2025.
Chi vuol essere Percassi. Il presidente dell'Atalanta ha unito tradizione delle proprietà italiane e supporto finanziario internazionale: oggi il suo è un modello aziendale che funziona e molti vorrebbero copiarlo.
Mondiale 2034: diritti umani à la carte. Il rapporto per la candidatura dell'Arabia Saudita, col consenso della FIFA, conterrebbe solo quanto gradito dal paese, bypassando molti diritti universalmente riconosciuti.
Protagonisti in Europa, con solidità. La 4^ di Champions League ci regala 10 punti su 15, perde solo il Bologna: le vittorie contro Real Madrid (Milan), Arsenal (Inter) e Stoccarda (Atalanta) confermano lo stato di salute della Serie A.
Posti Champions. È ormai un appuntamento fisso quello con il riepilogo di Calcioefinanza che dopo il turno di Coppe europee fa il punto sulle possibilità per l’Italia di avere il quinto posto in Champions league anche per l’anno scorso. E le probabilità ci sono tutte: l’Inghilterra resta al primo posto in classifica, con l’Italia che è risalita avvicinandosi al secondo posto e che si trova in piena corsa per l’obiettivo. Il secondo posto, infatti, è attualmente occupato dal Portogallo contro le cui squadre ci saranno 7 partite da giocare nelle prossime giornate da qui a fine gennaio.
Il tennis nel deserto. Il WTA Tour Final 2024 a Riyadh, Arabia Saudita, con un montepremi di 15 milioni di dollari, ha attirato solo circa 400 spettatori per la finale nonostante i biglietti a meno di 10 dollari. È il primo anno di un contratto triennale per ospitare l'evento in Arabia Saudita. Nonostante le critiche legate ai diritti umani, il WTA vede questa come un'opportunità per attrarre un nuovo pubblico, ma ammette che ci vorrà tempo per costruire una fanbase stabile. Una strategia quantomeno discutibile che puzza di opportunismo e di testa sotto la sabbia.
Calciatori o media company. Merita di essere letto l’ultimo numero di Calcio Futuro, una delle newsletter di Rivista Undici sulla presenza digitale dei calciatori e dice tra le altre cose:
A pensarci bene il cambio di paradigma sta proprio nel doppio ruolo dei calciatori, qui in Europa tutto passa inevitabilmente da loro, che sono diventati narratori, oltre che protagonisti della narrazione. Ma, soprattutto, sono diventati produttori dei loro stessi contenuti.
NBA giù. Non è tutto oro (nemmeno) quel che è NBA. Come scrive FOS dopo lo storico accordo da 77 miliardi firmato quest’estate dal campionato di basket americano gli ascolti televisivi sono in calo nella nuova stagione, con un inizio difficile anche a causa della competizione con le World Series di baseball, che hanno ottenuto numeri record. Le partite chiave della NBA hanno registrato numeri in diminuzione, con un interesse in calo per i giovani talenti rispetto alle stelle consolidate come LeBron James e Stephen Curry. La NBA cerca di aumentare l’appeal del campionato con un nuovo torneo in-season, l’Emirates NBA Cup, per mantenere alta l’attenzione degli spettatori. Il tema dell’eccessivo affollamento dei calendari diventa ogni giorno di più un aspetto da affrontare senza ulteriori rinvii anche dal punto di vista del business.
Olimpiadi. L’India ha ufficialmente presentato una "Lettera d'Intenti" per ospitare le Olimpiadi e Paralimpiadi del 2036, segnalando l'interesse della nazione all'International Olympic Committee (IOC). Questo segna un passo importante verso l'organizzazione dei Giochi, rafforzato dal supporto del governo e dalle dichiarazioni del Primo Ministro Modi. L'Indian Olympic Association (IOA) intende valorizzare la ricchezza culturale del paese, puntando su città come Nuova Delhi e Ahmedabad. Tra i competitori di India per il 2036 ci sono nazioni come Qatar e Indonesia.
Già nel febbraio 2023 nel paragrafo “Intanto in India” avevo descritto le potenzialità del paese anticipandone le potenzialità.
Fubo. Il modello dell’americana Fubo Tv (un aggregatore a pagamento di canali sportivi prodotti da terzi) rimane a mio giudizio un esempio da imitare, e i risultati cominciano a dargli ragione. Il servizio - come documentato da SportsProMedia - ha aumentato i suoi abbonati del 9% nel terzo trimestre del 2024, raggiungendo 1,61 milioni, e ha incrementato i ricavi del 21%, portandoli a 377 milioni di dollari. Durante questo trimestre, le perdite dell'azienda si sono ridotte a 110 milioni di dollari. Fubo prevede per il quarto trimestre ricavi tra 426 e 446 milioni di dollari, con una crescita annuale prevista dell'1,9%, per un totale compreso tra 1,58 e 1,6 miliardi di dollari. La base di abbonati dovrebbe aumentare del 4%, raggiungendo tra 1,67 e 1,705 milioni di utenti. Lanciato nel 2015 come piattaforma focalizzata sul calcio, Fubo si è trasformato in un distributore multicanale di video, offrendo canali via internet e competendo con i fornitori tradizionali per attrarre chi ha abbandonato il cavo ma cerca ancora accesso a canali sportivi come ESPN e Fox. Recentemente, Fubo si è posizionato come aggregatore di contenuti sportivi live negli Stati Uniti, aggiungendo oltre 200 canali FAST (free ad-supported streaming television) per stimolare le iscrizioni. Offre inoltre servizi come FanDuel Sports Network, NBA League Pass e Paramount+ senza richiedere un abbonamento completo.
Baseball. La World Series MLB 2024 tra Yankees e Dodgers ha registrato ascolti record, attirando mediamente 15,8 milioni di spettatori su Fox e Fox Deportes. Questo è stato l'incontro più seguito dal 2017, evidenziando un grande salto rispetto al calo di ascolti dell'anno precedente. Il picco si è verificato durante la gara decisiva, con 18,15 milioni di spettatori, facendo di questa serie una delle più viste dell'ultimo decennio e segnalando un ritorno di interesse per il baseball americano a livello globale.
Epilogo
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Le difficoltà passeggere del Real Madrid, che ha perso due partite su quattro in Champions League, naturalmente, non smuovono minimamente il dominio delle merengues sul piano economico nel calcio mondiale. E i recenti annunci parlano di ricavi che si confermeranno oltre il miliardo anche nel 2024/25. Dei madrileni avevo parlato approfonditamente in “Come è nato il dominio del Real Madrid in Europa”.