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Ciao Giovanni, tra Inter e Juve c'è ancora un abisso. Ho sentito troppi commenti trionfalistici per la Juve di Motta che, a me, non aveva impressionato nemmeno nelle prime due partite. Trovo singolare che evidenzi un dato pseudo positivo di Leao (gol-assist) a fronte di un NON-giocatore di calcio, totalmente privo di testa, mai migliorato di un centimetro in quell'impegno, applicazione, dedizione, sacrificio, spirito di squadra che è determinante nel calcio. E che anche con la Lazio si è messo più in luce per i suoi comportamenti e atteggiamenti in campo e fuori che per le giocate reali, nonostante il golletto. Infine, sono d'accordo con quanto sostenuto sul VAR. Ha eliminato buona parte dell'emozione gol, che è l'essenza del calcio dei tifosi. Buon lavoro

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Ciao Alessandro, la distanza tra Inter e Juve non la so misurare, lo scorso anno é stata di 23 punti che effettivamente sono un abisso. Quella di quest'anno la capiremo da qui a novembre nello sviluppo del campionato. Ad oggi rilevo solo che se c'è una antagonista per i nerazzurri è la Juve.

Su Leao non sono d'accordo, il dato pseudo positivo come lo hai chiamato tu secondo me in realtà è un dato di sostanza calcistica e il golletto come lo chiami tu è valso il 2-2, non era un gol di complemento sul 4-0 per il Milan. Come ho scritto ieri su Twitter una delle cose assurde del dibattito italiano sul calcio è che non si discute mai sugli scarsi per migliorare da 40 a 60 ma sui giocatori di volta in volta più forti delle squadre perché se fanno 80 non danno 100. Sull'episodio di domenica e le successive polemiche ci torno sicuramente a breve.

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