Mercato in evoluzione tra chi chiede di investire nelle autoproduzioni, i sauditi che vogliono prendere un pezzo di Dazn e un mercato sportivo che nonostante i miliardi non è mai sostenibile
Grazie per la risposta. Il mio pensiero di fondo è che la spinta all'autonomia, se così si può dire, dalle federazioni europee o comunque ad una maggiore integrazione tra club e Uefa/Fifa a livello europeo si fondi su più livelli, tra questi anche quello relativo ai diritti TV: credo che sia solo questione di "quando", e non di "se", e avremo un'idea potenzialmente di successo di autoproduzione da parte di qualcuno in europa che farà saltare il tappo alla bottiglia e allora le spinte autonomiste saranno ancora più "legittimate", non solo dalle sentenze e dalla scontentezza per i calendari congestionati, ma anche dalla dimostrazione pratica che non ci sia bisogno di uefa e fifa per giocare a - e distribuire il - calcio, in soldoni.
Ciao Giovanni, concordo praticamente su tutto ciò che dici relativamente ai diritti TV e aggiungo un mio pensiero personale: nelle scorse newsletter hai parlato spesso della necessità di fornirsi di un modello di regole e procedure strutturato a livello europeo e non solo a livello nazionale, né sotto l'egida/imposizioni dall'alto di uefa e fifa. Immaginarsi un'autoproduzione massiccia a livello continentale per i diritti TV relativi alle coppe europee significherebbe togliere a uefa e fifa uno dei loro, se non il principale, assi nella manica nel mantenimento dell'attuale status quo, inoltre significherebbe riportare in ballo l'annoso tema della Superlega (se mi autoproduco le partite e i contenuti e la loro distribuzione, perche dovrei accettare di giocare sotto legida dell'uefa)? Quindi il tema dei diritti TV è strettamente legato al tema delle recenti sentenze "pro" Superlega e in generale al futuro stesso del calcio (e dello sport in generale) in Europa. Cosa ne pensi?
Non so se ho capito bene il tuo pensiero ma provo a interpretarlo e non credo sia esattamente così. Partiamo dal fatto che la Superlega è morta. Ma ad essere viva, vivissima, è l'idea dei grandi club che un diverso sistema sia possibile (ora anche riconosciuto). La priorità a questo punto è finanziare lo startup a prescindere dal modello televisivo. Senza questo non si va da nessuna parte. Poi in base a come e quanto si finanzia il sistema si può iniziare a discutere di tv.
Grazie per la risposta. Il mio pensiero di fondo è che la spinta all'autonomia, se così si può dire, dalle federazioni europee o comunque ad una maggiore integrazione tra club e Uefa/Fifa a livello europeo si fondi su più livelli, tra questi anche quello relativo ai diritti TV: credo che sia solo questione di "quando", e non di "se", e avremo un'idea potenzialmente di successo di autoproduzione da parte di qualcuno in europa che farà saltare il tappo alla bottiglia e allora le spinte autonomiste saranno ancora più "legittimate", non solo dalle sentenze e dalla scontentezza per i calendari congestionati, ma anche dalla dimostrazione pratica che non ci sia bisogno di uefa e fifa per giocare a - e distribuire il - calcio, in soldoni.
Ciao Giovanni, concordo praticamente su tutto ciò che dici relativamente ai diritti TV e aggiungo un mio pensiero personale: nelle scorse newsletter hai parlato spesso della necessità di fornirsi di un modello di regole e procedure strutturato a livello europeo e non solo a livello nazionale, né sotto l'egida/imposizioni dall'alto di uefa e fifa. Immaginarsi un'autoproduzione massiccia a livello continentale per i diritti TV relativi alle coppe europee significherebbe togliere a uefa e fifa uno dei loro, se non il principale, assi nella manica nel mantenimento dell'attuale status quo, inoltre significherebbe riportare in ballo l'annoso tema della Superlega (se mi autoproduco le partite e i contenuti e la loro distribuzione, perche dovrei accettare di giocare sotto legida dell'uefa)? Quindi il tema dei diritti TV è strettamente legato al tema delle recenti sentenze "pro" Superlega e in generale al futuro stesso del calcio (e dello sport in generale) in Europa. Cosa ne pensi?
Non so se ho capito bene il tuo pensiero ma provo a interpretarlo e non credo sia esattamente così. Partiamo dal fatto che la Superlega è morta. Ma ad essere viva, vivissima, è l'idea dei grandi club che un diverso sistema sia possibile (ora anche riconosciuto). La priorità a questo punto è finanziare lo startup a prescindere dal modello televisivo. Senza questo non si va da nessuna parte. Poi in base a come e quanto si finanzia il sistema si può iniziare a discutere di tv.