[101] La nuova bufera scommesse sui calciatori
In realtà si tratta, da quanto emerso, di giochi illegali ma irrilevanti ai fini della giustizia sportiva, anche se alcuni profili andranno valutati e potrebbero rientrare in ulteriori valutazioni.
Prologo
Su cosa puntavano i loro soldi i calciatori inclusi nell'indagine della procura di Milano su scommesse illegali, e sui quali la giustizia sportiva non ha ancora emesso un giudizio? L’ANSA ieri ha fatto il punto della situazione per andare oltre i grossi nomi e ricostruire la vicenda, perché il tema del “cosa” è la discriminante su eventuali nuovi sviluppi per il mondo del calcio, dopo la notizia che un gruppo numeroso è indagato dalla giustizia ordinaria. I pm milanesi hanno infatti disposto l'invio degli atti alla procura della Federcalcio. Il capo di quell'ufficio, Giuseppe Chinè, e i suoi collaboratori attendono le carte per valutarle. Proprio questa settimana ho dedicato un post al mondo complesso delle scommesse ed alla necessità di conoscerlo nelle sue articolazioni.
Cosa rischiano quindi i giocatori coinvolti? Fagioli e Tonali hanno già patteggiato: non rischiano ulteriori sanzioni se i fatti sono gli stessi già giudicati; se emergessero nuove condotte, potrebbero subire nuove valutazioni. Le eventuali scommesse sul calcio (al momento non emerse) sarebbero un illecito sportivo: per tutti i tesserati (anche tramite siti autorizzati), la sanzione minima è 3 anni di squalifica e 25.000 euro di ammenda, con possibile aumento in caso di recidiva. Per le scommesse su siti illegali (non calcistici) ci sarebbe condotta penalmente rilevante (arresto fino a 3 mesi o ammenda max 500 euro), ma irrilevante sportivamente se non riguarda il calcio. Andrà valutata, piuttosto, l’omessa denuncia: se un calciatore era a conoscenza di scommesse sul calcio e non ha informato la Procura Federale, può essere sanzionato anche senza aver scommesso direttamente. Infine il ruolo di Fagioli e Tonali, da 'collettori' di scommesse: non è illecito di per sé, ma potrebbe rientrare in una valutazione di violazione dell'art. 4 del Codice Figc (lealtà sportiva), se emergessero elementi disciplinarmente rilevanti.
Questa settimana. Su Fubolitix ho parlato di:
Ground zero (a zero). C'era una volta a Manchester [IVC #31] A Old Trafford si è giocato un derby in tono minore, con il City in grande difficoltà tecnico tattica e lo United in piena crisi di identità calcistica (e aziendale). Riflessioni sulla Premier League.
Il gioco d'azzardo è ovunque, conoscerlo è importante Il mondo del calcio è intrecciato con l’industria delle scommesse: due terzi delle squadre di 31 massimi campionati europei hanno almeno un accordo di sponsorizzazione con società di betting.
Eurolega vs EuroNBA, quando lo sport accetta le regole della concorrenza Quello che ci aspetta nella battaglia per la supremazia del basket europeo è esattamente ciò che poteva succedere nel calcio. Ma la pallacanestro è un affare economico, il calcio solo politico.
Intanto in America. Il settore delle scommesse sportive negli Stati Uniti ha vissuto un’enorme trasformazione dal 2018, quando la legalizzazione ha aperto il mercato più grande del mondo a bookmaker internazionali e startup come FanDuel e DraftKings. Si è realizzata la premonizione di Ritorno al futuro: Donald Trump diventa presidente e apre al gioco d’azzardo. Inizialmente, la crescita è stata esplosiva grazie a investimenti massicci in marketing, tecnologia e acquisizioni. Tuttavia, negli ultimi anni si è verificata una fase di consolidamento, con pochi grandi attori che hanno dominato il mercato e spinto fuori i concorrenti minori. Attualmente, le scommesse sportive sono legali in 38 stati, ma l’accesso a mercati chiave come California e Texas resta limitato. Cresce anche la consapevolezza dei danni sociali legati al gioco d’azzardo, con campagne contro l’abuso verso atleti universitari. Nonostante queste sfide, nel 2024 il settore ha generato un record di 13,7 miliardi di dollari di ricavi, dimostrando vitalità. L’innovazione, soprattutto tecnologica, è diventata centrale: AI, micro-scommesse e nuove interfacce stanno rivoluzionando l’esperienza utente. Startup come Underdog Sports, sostenuta da investitori di alto profilo, stanno emergendo come protagonisti grazie a tecnologie proprietarie pensate specificamente per il mercato americano. Sebbene la crescita futura debba bilanciare innovazione e responsabilità, il settore appare ancora pieno di opportunità.
Gli arbitri sono un business. Negli ultimi anni, gli arbitri di calcio sono diventati una nuova opportunità commerciale grazie alla visibilità offerta dal VAR. Ne ha parlato Rivista Undici, sottolineando come durante le revisioni al monitor, l'attenzione di pubblico e media si concentra su di loro, rendendo le divise arbitrali spazi pubblicitari ambiti. In Europa, diverse federazioni hanno accordi di sponsorizzazione: in Italia, Net Insurance appare sulle maniche degli arbitri dal 2019; in Inghilterra, EA Sports; in Francia, LaPoste; in Germania, Das Örtliche; e in Spagna, Würth su maniche e schiena. Queste collaborazioni, valutate tra i 200.000 e i 300.000 euro, migliorano l'immagine degli arbitri e offrono nuove entrate per le federazioni.
Andrea Carnevale. A volte tendiamo a pensare ai calciatori come a persone baciate dal talento e dalla fortuna. Le storie reali invece spesso ci riportano alla realtà, come succede per Andrea Carnevale, ex attaccante del Napoli e della Nazionale. Una bella intervista di Massimo Meroi per il Messaggero Veneto - che peraltro è una delle testate di cui sono diventato caporedattore dello sport da febbraio di quest’anno - racconta la realtà che Carnevale ha messo in un libro. In libreria dal 25 aprile, è stata scritta a quattro mani con Giuseppe Sansonna: l’idea è nata nel momento in cui l’attuale capo scouting dell’Udinese è entrato in contatto con l’associazione “Telefono donna”. L’ex attaccante bianconero, di Napoli e Roma ha vissuto da vicino un dramma familiare quando aveva solo 14 anni: la mamma venne uccisa a colpi d’ascia da suo padre. Cosa conta nella vita? L’essere diventato calciatore? Lo scudetto col Napoli di Maradona? La delusione di Italia ‘90 da comprimario? La drammatica vicenda familiare. La vita è tutto questo. E’ complessità, non sempre tutta nella stessa direzione. Spesso, pensando alle vite degli altri, ce ne dimentichiamo.
Non era uno scherzo. Il presidente della CONMEBOL, Alejandro Domínguez, ha ribadito la proposta di espandere eccezionalmente la Coppa del Mondo 2030 a 64 squadre, come celebrazione del centenario del torneo. L'evento, già previsto in sei paesi su tre continenti, includerebbe tutte le nazioni per rendere la manifestazione una "festa per tutti". Domínguez sostiene che questa espansione offrirebbe a ogni paese l'opportunità di vivere l'esperienza mondiale. Tuttavia, la proposta ha incontrato opposizione, in particolare da parte del presidente UEFA Aleksander Čeferin, che la considera una "cattiva idea" per la competizione e per le qualificazioni europee. La FIFA ha ricevuto la proposta e la discuterà nel Congresso del 15 maggio in Paraguay. E si, come dicevo già dando la prima notizia, questi sembra scherzino a volte ma non scherzano mai.
Controtendenza. Per l'edizione 2031 della Coppa d'Asia, la Confederazione Asiatica di Calcio (AFC) ha ricevuto un numero record di sette candidature da parte delle federazioni nazionali. Si tratta di un dato che naturalmente stupisce perché i grandi eventi negli ultimi anni stanno avendo sempre meno pretendenti (le Olimpiadi in particolare) oppure (come nel caso dei Mondiali) le scelte vengono orientate a tavolino. I paesi candidati includono Australia, India, Indonesia, Corea del Sud, Kuwait, Emirati Arabi Uniti e una proposta congiunta di Tagikistan, Uzbekistan e Kirghizistan. Questa competizione, ampliata a 24 squadre nel 2019, ha visto un crescente interesse grazie al successo delle edizioni precedenti, con l'ultima tenutasi in Qatar nel 2023.
Conversioni sulla via di Damasco. L'articolo di Calcio e Finanza dell’11 aprile 2025 riporta che l'indagine sul mondo ultras milanese ha segnato un punto di svolta nel contrasto alla criminalità organizzata legata alle tifoserie di Inter e Milan. Il questore di Milano, Bruno Megale, ha dichiarato che il tifo a Milano sta cambiando grazie ai provvedimenti adottati, che mirano a una "pulizia" dei fenomeni criminali all'interno delle curve. Il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha aggiunto che, grazie al lavoro della polizia di Stato, sono stati ricostruiti e accertati tutti i fatti di sangue commessi nell'ambito delle curve, sottolineando l'efficacia dell'operato dei pm Paolo Storari e Sara Ombra e della Squadra Mobile. L'indagine ha portato alla luce l'omicidio del capo ultras dell'Inter, Vittorio Boiocchi, per il quale Andrea Beretta, attualmente in carcere per l'omicidio di Antonio Bellocco, ha confessato di essere il mandante. Beretta ha rivelato di aver commissionato l'omicidio per 50.000 euro, suddivisi tra i vari soggetti coinvolti. Questi sviluppi indicano un cambiamento significativo nella gestione del tifo a Milano, con le autorità che intensificano gli sforzi per contrastare le infiltrazioni mafiose nelle curve degli stadi. Un idillio. E vissero felici e contenti.
Cicli e dove trovarli. In questi giorni pensavo seriamente a come le certezze che avevo dieci anni fa alla prova dei fatti, oggi, sarebbero crollate una dopo l’altra. Parlo dei club dominanti e delle loro solidità finanziaria, che va ben oltre i risultati del campo. A supporto di questo Uli Hoeneß, presidente onorario del Bayern Monaco, ha recentemente espresso preoccupazione per la situazione economica del club, nonostante i 32 anni consecutivi di bilanci in attivo. In un'intervista a Welt am Sonntag, Hoeneß ha sottolineato la necessità di adottare una gestione più prudente, evidenziando che il Bayern non può più permettersi spese eccessive come in passato. Ha inoltre criticato la mancanza di disciplina finanziaria e ha suggerito una revisione delle strategie economiche del club. Queste dichiarazioni arrivano in un momento in cui il Bayern sta affrontando sfide sia sul campo che fuori, con l'obiettivo di mantenere la competitività senza compromettere la stabilità finanziaria.
Pallavolo USA, finalmente. LOVB (League One Volleyball) sta trasformando la pallavolo giovanile in un vero e proprio affare, integrando il settore giovanile con quello professionale. Ha costruito una rete nazionale di club giovanili, coinvolgendo oltre 16.000 atlete, e ha usato questa base per lanciare nel 2025 una lega pro con sei squadre in città dove la pallavolo è già popolare. Questo crea un forte legame tra comunità, giovani talenti e sport d’élite. Grazie a investimenti da 160 milioni di dollari e partnership con ESPN e fornitori sportivi, LOVB ha garantito visibilità e solidità finanziaria. Le atlete ricevono stipendi competitivi e supporto per la salute mentale, puntando su benessere e professionalizzazione. In un momento in cui la popolarità della pallavolo femminile è in crescita negli Stati Uniti, LOVB sta sfruttando la domanda per creare un ecosistema sportivo completo e redditizio. Il loro modello mostra come la pallavolo giovanile possa diventare un business sostenibile e di successo.
Tra Europa e Medio Oriente. C’è un passaggio sul quale pensavo di ricevere alcuni commenti dopo la mia ultima newsletter ed è questo: “Ora tuttavia l’NBA, in collaborazione con FIBA, ha confermato l’intenzione di esplorare la creazione di una nuova lega maschile europea. Secondo l’NBA, il mercato del basket tra Europa e Medio Oriente potrebbe valere fino a 3 miliardi di dollari all’anno”. In sostanza SportsproMedia ci sta dicendo che in una dimensione geografica statunitense Europa e Medio Oriente sono la stessa cosa. Io lo dicevo nell’estate 2023 affermando:
Stiamo parlando di un paese politicamente fuori dall’Europa ma geograficamente più vicino a noi di quanto New York non lo sia da Los Angeles (1/2 fusi orari di differenza contro i 3 delle due metropoli americane).
In sostanza: la geografia non è un’opinione. Oggi l’Europa sportiva economicamente sta per diventare parte del Golfo. Ne vedremo delle belle.
Epilogo
.
La crisi della Sampdoria è la conferma della distribuzione di Zipf applicata al gioco del calcio, ovvero che più scendi di livello e più distinguere il talento su cui investire è un problema enorme perchè la differenza tende ad assottigliarsi. E quindi capita che un club con 30 milioni di monte ingaggi finisca in fondo alla classifica facendo tanti punti quanti ne fa, per dire, un Cittadella (con cui la Samp gioca oggi) che di punti ne ha fatti 3. La legge di Zipf è una cosa di cui ho parlato diverse volte su questa newsletter, in particolare qui, qui e qui, mentre recentemente ho parlato di tre club di B e C (Brescia, Padova e Triestina) con budget simili e destini assai diversi.