[60] Scommesse sportive tra rischi e opportunità
In tutto il mondo si stanno moltiplicando le situazioni opache e i casi acclarati di illegalità: non sarà facile uscirne perché lo sport è affamato di sponsor e i bookies si sa, sono assai generosi
Berlino, 1 giugno 2024
A fine anno qui vince chi ha perso meno
(un amico scommettitore innamorato dei cavalli)
Il 25 marzo 2024, ESPN ha riportato che la NBA aveva aperto un'indagine sul giocatore di basket dei Toronto Raptors, Jontay Porter, per "molteplici casi di irregolarità nelle scommesse negli ultimi mesi".
Da gennaio a marzo 2024, Porter aveva piazzato 13 scommesse su partite NBA utilizzando il conto di un'altra persona.
Il 17 aprile, Porter è stato bandito a vita da ulteriori partecipazioni e coinvolgimenti nella NBA e nelle sue leghe associate, diventando il primo giocatore attivo a essere bandito dalla NBA per gioco d'azzardo dal 1954, quando fu bandito Jack Molinas, e il primo giocatore attivo a essere permanentemente bandito dalla NBA senza possibilità di rientro dal 1995, quando fu bandito Richard Dumas.
L'indagine si è concentrata sulle irregolarità riscontrate relative alle scommesse sulle statistiche individuali di Porter che favoriva scommesse “under” sulle sue prestazioni capaci di fruttare centinaia di migliaia di dollari a chi le piazzava.
La NBA lo ha accusato di "divulgare informazioni riservate agli scommettitori sportivi, limitare la propria partecipazione a una o più partite per scopi di scommesse e scommettere su partite NBA".
In Inghilterra Lucas Paquetà rischia 10 anni.
Il centrocampista del West Ham è stato accusato dalla FA di essersi fatto ammonire intenzionalmente per "influenzare il mercato delle scommesse". Le accuse riguardano partite contro Leicester City, Aston Villa, Leeds United e Bournemouth tra il 2022 e il 2023.
Paqueta, sotto indagine dallo scorso anno per sospetti schemi di scommesse, ha negato dichiarando di essere "estremamente sorpreso e sconvolto" dalle accuse.
Paqueta è anche accusato di non aver fornito informazioni e documenti richiesti. Il West Ham lo sostiene e ha tempo fino a lunedi 3 giugno per rispondere alle accuse.
Ora rischia una lunga squalifica se le violazioni saranno provate, come nel caso di Kynan Isaac, squalificato per 10 anni nel 2022.
Quest’ultimo è un difensore dello Stratford Town, squalificato per 10 anni per il suo coinvolgimento in un caso di spot-fixing durante una partita di FA Cup contro lo Shrewsbury Town nel novembre 2021. È stato accusato di essersi fatto ammonire intenzionalmente come parte di uno schema di scommesse con amici.
Isaac che ha negato le accuse via email, ma non ha collaborato con l'FA, ha anche ricevuto un'ulteriore squalifica di 18 mesi per aver piazzato o facilitato quasi 350 scommesse su partite nel corso di cinque anni.
L’Italia naturalmente non è estranea al tema.
Nicolò Fagioli alla Juventus è stato condannato nell’ottobre 2023 per il suo coinvolgimento in scommesse sportive illegali. Collaborando con la Procura Federale della FIGC e accettando di curarsi dalla ludopatia, ha evitato il deferimento e ottenuto una squalifica di 12 mesi, con 7 mesi effettivi e una multa di 12.500 euro.
Il 27 ottobre 2023, Sandro Tonali - ex giocatore di Brescia e Milan passato pochi mesi prima al Newcastle United - è stato squalificato per 18 mesi dalla Federazione italiana per scommesse sportive illecite: 10 mesi di assenza dai campi e 8 mesi in prescrizioni alternative, inclusa una riabilitazione obbligatoria contro la ludopatia. Ha anche ricevuto una multa di 20 mila euro.
Ma nel marzo 2024, Tonali è stato poi deferito dalla FA inglese per aver fatto almeno 50 scommesse su partite di calcio tra agosto e ottobre 2023. Il 2 maggio ha ricevuto una squalifica di due mesi, sospesa in assenza di ulteriori violazioni, e una multa di 20 mila sterline.
A cambiare il peso delle squalifiche sono soprattutto le scommesse. Quelle fatte su se stessi e ancor peggio su prestazioni negative sono le più gravi.
Recentemente altre due questioni sono emerse:
il caso Bellomo: il numero 10 del Bari è stato espulso al 78esimo minuto mentre si trovava in panchina e con la sua squadra sopra di tre gol contro la Ternana. Su tale evento venne anche rilevato anche un flusso anomalo di scommesse.
infine negli ultimi giorni sono stati fatti quattro nuovi deferimenti nel prosieguo dell’inchiesta che portò alla sospensione di Fagioli e Tonali
Lo sport è contro le scommesse ma non può farne a meno
Scriveva Matteo Serra nella sua newsletter qualche settimana fa, individuando anche diversi passaggi chiave nei rapporti economici necessari per lo sport.
Le leghe sportive globali cercano nuovi ricavi e pubblico, due necessità collegate. Un modo per risolverle entrambe è stipulare accordi commerciali con le agenzie di scommesse.
Ed è ormai abbastanza comune che anche i broadcaster ed i media (Gazzetta dello sport, Sky, Dazn per citare i primi che mi vengono in mente…) provino ad evolvere il loro modello di business evolvendo alle scommesse.
L’NBA con Sportradar è andata oltre: chi ha il League Pass NBA (vero e proprio canale di lega) può monitorare le quote durante le partite e scommettere.
Tutte queste integrazioni tuttavia aumentano i rischi legati alla ludopatia, soprattutto tra i giovani, poiché le scommesse diventano parte dell'esperienza di visione delle partite.
Ma c’è un'ipocrisia evidente nel mondo dello sport: le leghe condannano pubblicamente le scommesse pericolose, ma allo stesso tempo stipulano accordi con le agenzie di scommesse.
In Italia, ad esempio, le agenzie non possono apparire sulle maglie, ma aggirano le regole con pubblicità subdole. Dal Decreto Crescita in poi si sono moltiplicati i siti di scommesse mascherati da testate giornalistiche.
Apparentemente nessuno è mai stato sanzionato in questo senso.
E sempre in Italia (a differenza di quanto accade negli Stati Uniti) - dove il giornalismo sportivo viene trattato come figlio di un dio minore - nessuno si preoccupa di quella che potrebbe essere la prossima frontiera degli scandali: informazioni giornalistiche volte a manipolare le giocate.
Nessuno, ad esempio, si chiede se i giornalisti non debbano essere sottoposti ad una disciplina simile non potendo scommettere sugli eventi che coprono.
Non è una domanda inutile, già in altri settori la loro libertà è limitata: ad esempio non possono detenere azioni (regola ampiamente disattesa) di aziende di cui si occupano professionalmente.
Tema ampio, insomma, da trattare con estrema cautela, che purtroppo oggi è trattato in maniera superficiale tra ipocrisie, cose non dette e atteggiamenti volutamente ambigui.
Ho una sola convinzione in linea di principio: le scommesse come tutti i settori potenzialmente criminali o criminogeni vanno regolamentate e vigilate per il semplice fatto che il proibizionismo in questi casi genere più danni di quelli che risolve.
Non vivremo mai in un mondo perfetto, ma possiamo sempre ambire al migliore dei mondi possibili. Dipende, in fin dei conti, da ciascuno come individuo.
Questa settimana
L’IHF ha sorteggiato i gironi del Mondiale di pallamano e l’Italia è stata inserita con Danimarca, Algeria e Tunisia nel girone B che si giocherà a Herning in Danimarca nel gennaio 2025. La Jyske Bank Boxen che ospiterà le gare degli azzurri (e anche quella del girone A con la Germania) è situata a poche centinaia di metri dalla MCH Arena, lo stadio dei campioni in carica della Superligaen calcistica danese ovvero il Mditjylland (si legge Mid-Yuland), club noto per la rivoluzione statistica voluta dal management che lo ha portato a vincere 4 titoli nazionali negli ultimi 10 anni.
A quanto pare c’è un problema parentopoli in Milano - Cortina 2026. Chi l’avrebbe mai detto eh?
Nei giorni scorsi vi avevo riportato la notizia del nuovo sponsor del Borussia Dortmund dal settore armiero, e pare che i tifosi non l’abbiano presa bene.
La Serie A chiede aiuti, ma in 10 anni le spese per gli agenti sono raddoppiate. Il massimo campionato italiano riconosce commissioni che superano i 220 milioni di euro.
Svolta storica nel baseball americano: la Major league baseball ha aggiunto alle sue statistiche quelle delle cosiddette “Negro league”. Cioè le leghe in cui fino al Secondo dopoguerra giocavano gli afroamericani, esclusi dal principale campionato del Nordamerica: è una decisione storica e modifica diversi primati
Su Fubolitix (e Youtube)
Lunedi: come sta cambiando il calcio
Martedi: il mercato allenatori più folle di sempre (video)
Mercoledi: Inter-Lion Rock, intrecci e domande (video)
Giovedi: il primo Phoenix club calcistico italiano
Venerdì mi sono riposato perché ho deciso che esco quando ho qualcosa di veramente rilevante da dire, senza la pressione del risultatismo. Voglio fare le newsletter del belgiuoco :)
Outro
Dalle mie parti (a Orzinuovi in provincia di Brescia) tiene banco il caso di due società di basket di Serie A2 che si stanno fondendo.
Si tratta di Orzibasket e Blu basket Treviglio che ha fatto infuriare le tifoserie.
Il prossimo anno il club giocherà a Orzinuovi con il titolo sportivo di Treviglio e i dirigenti si uniranno in un progetto unico.
Non ho una mia opinione plastica su questo caso: ho sentito amici che mi hanno detto che “boicotteranno” ed altri che - forse con meno passione o meno mentalità ultras - semplicemente continueranno a seguire il basket fino a che ci sarà.
Tuttavia la cosa mi ha portato a due riflessioni.
La prima sui campanili: inutile lanciare piani societari per una zona se questa zona non corrisponde ad una provincia con il suo capoluogo al centro.
La mentalità non la crei in un giorno e quella italiana si identifica nelle province.
In un altro contesto un amico collega mi ha detto che per lui ad esempio una squadra di pallavolo di Brescia che gioca a Montichiari “non è Brescia, nemmeno se si chiama Brescia”.
Mentalità, appunto.
La seconda sull’ennesimo fallimento dello sport (non solo del calcio) monolitico e piramidale.
Con buona pace di chi mi fa notare che le partite valide per la retrocessione sono state le più partecipate quest’anno in A2 replico che esiste un problema complessivo più grande.
Fino a che nello sport non si potrà investire creando identità e patrimonio ma i club saranno sempre e solo conto economico in perdita non ne usciremo.
Da questo si esce solo con Leghe indipendenti territoriali basate su club creati in franchising (franchigie).
Il resto lo conosciamo già ed è un fallimento.
A presto!
Giovanni
Le scommesse sportive non vanno mai demonizzate ma in un Paese non maturo dal punto di vista culturale e governativo sono una sciagura. Il malaffare, l'intrigo, il retro pensiero da complotto sono, ahimè, parte delle fondamenta culturali nel calcio. Il mondo delle scommesse contribuiscono ad alimentare questa "non cultura". Dal mio punto di vista vieterei la pubblicità televisiva, sulla carta stampata e online perché uno Stato biscazziere mi riporta a Las Vegas e basare parte delle entrate fiscale sul gioco d'azzardo (perché questo sono le scommesse) non mi sembra un'idea ad ampio respiro oltre che moralmente deprecabile. Invece di decidere se adottare liberamente i siti di betting o contrastarli fermamente, si è scelto la strada dell'ipocrisia, in siti trasformati in .news come se fossero delle aziende alle Cayman. Se le istituzioni non percorrono la strada delle trasparenza non si contribuirà a crescere e formare nuove generazioni di tifosi che non si rifugino nel complotto ma abbraccino, senza timori, le emozioni di questo bellissimo sport.