Siamo forti, ma ai fatti preferiamo la retorica bolsa [EuroIVC #6]
L'Italia torna seconda nel ranking Uefa che assegnerà il quinto posto in Champions nel 2025/26 ma la narrazione tossica e miope degli ex, nostalgici dei bei tempi andati, non se ne accorge.
Brescia, 13 dicembre 2024
Ormai oscilliamo tra una narrazione tossica e miope e i complimenti per la trasmissione.
Fateci caso: il dibattito è dominato da ex (calciatori, per lo più) che non riescono a farsi una critica tra loro quando si incontrano in tv o vengono interrogati dai giornalisti, ma quando viene chiesto di aprire lo scenario sono totalmente incapaci di vedere i fatti per quello che sono.
E i fatti sono questi, presi da qui:
Scrivo prima che si giochi Braga - Roma, partita fondamentale perché vale doppio visto che la nostra diretta rivale al terzo posto è il Portogallo.
E lo faccio volutamente a prescindere da quel risultato, perché ci sono due cose che voglio enfatizzare dei numeri qui sopra:
la prima è che escluso il Bologna le nostre squadre in Champions hanno praticamente dato un contributo identico (un solo punto in più per l’Inter rispetto a Juventu, Milan e Atalanta) che è anche il più alto tra le grandi d’Europa, Inghilterra esclusa;
la seconda è che - io per primo - lo scorso anno avevamo parlato di un’Italia grande grazie alle coppe minori, ma questo è vero solo fino ad un certo punto, soprattutto se ci paragoniamo agli altri.
L’analisi del momento, poi, non può prescindere da due aspetti:
attenzione alla Spagna: fin qui sta sottoperformando ma può rimontare. Siamo tutti consci che fin qui sono mancati i punti del Real Madrid ma da qui in avanti le merengues non staranno più a guardare;
interessante invece la Francia: siede al momento al sesto posto del ranking stagionale, dietro alla Germania, ma lo fa soprattutto grazie alle sorprese Lille e Brest, e non al PSG che invece rischia di andare fuori nello scontro diretto dei relitti che lo vedrà opposto nel prossimo turno al Manchester City.
A corollario di questo va comunque aggiunto che al momento la Spagna rischia comunque di perdere una posizione nel ranking generale nella prossima stagione perché rischia di essere sopravanzata dalla Germania in base all’effetto dei risultati storici scartati (il prossimo anno perderà quelli del 21/22).
E insomma, vale la pena a mio giudizio ripetere qui quel che dicevo in “Quanto vale davvero il calcio italiano?“:
In nessun posto al mondo il termine europeo è sinonimo di qualità calcistica, mentre il termine che definisce l’appartenenza alla propria nazione (italiano, nel nostro caso) all’opposto è sinonimo di scadente e noioso.
(cut)
Concentriamoci quindi su questo decennio, dalla stagione 19/20 in poi.
Non mi risulta che il calcio italiano sia cambiato (in due video qui e qui ho analizzato i dati tecnici): da noi si continua a giocare in maniera diversa che altrove, con meno ritmo e meno pressing ultraoffensivo (tranne le ovvie eccezioni, Atalanta in primis).
Continua a mancarmi l’evidenza di una superiorità tattica europea rispetto ad un approccio italiano. Ammesso poi che questa cosa esista, cosa di cui non sono nemmeno così certo, al netto delle differenze riscontrate negli studi di cui ai video sopra.
Abbiamo superato due decenni difficili, sicuramente ci siamo aggiornati, ma oggi mi pare che i giudizi e i pregiudizi sul rapporto tra atteggiamenti tattici e i risultati siano totalmente fuori bersaglio rispetto alla realtà.
Quando ci confrontiamo con chi ha la nostra dimensione economica non siamo subalterni: lo dicono i risultati europei dell’ultimo quinquennio.
Forse è tempo di accorgersene e di rivalutare il campionato ed i suoi protagonisti. Un campionato che nel frattempo è diventato il più combattuto di sempre visto che come detto ieri in “Serie A e svalutazioni competitive”.
La giornata in numeri
Statistiche Opta prese da SportMediaset.
Juventus - Manchester City 2-0. La Juventus è rimasta imbattuta in tutte le ultime sei sfide contro il Manchester City (4-2-0), trovando il successo in tutte le tre più recenti. Pep Guardiola ha perso una gara contro un'avversaria italiana in UEFA Champions League per la prima volta dal 20 aprile 2010, 3-1 contro l'Inter in semifinale. Mercoledì sera ha sbloccato il risultato Dusan Vlahovic, che al di là di quello che i commentatori un tanto al chilo ne possano raccontare è il giocatore di Serie A che ha segnato più gol tra tutte le competizioni da inizio 2024: 22 reti per lui in quest'anno solare. Per la prima volta Dusan Vlahovic ha segnato in due incontri consecutivi in UEFA Champions League.
Milan - Stella Rossa 2-1. Sempre a proposito di narrazioni miopi: Rafael Leão ha realizzato 17 gol con il Milan tra tutte le competizioni nel 2024: questo è l'anno solare in cui il portoghese ha segnato più gol in un singolo anno solare da quando veste la maglia rossonera ed è andato a segno per due match di fila in Champions League per la prima volta in carriera. L'attaccante non aveva mai realizzato due reti in una singola edizione di questa competizione e non segnava in un match casalingo nel torneo dal 7 novembre 2023 (vs Paris Saint-Germain). Nel 2024, solamente Charles De Ketelaere e Ademola Lookman (entrambi 32) hanno preso parte a più gol di Rafael Leão (31, frutto di 17 gol e 13 assist) tra i giocatori di Serie A tra tutte le competizioni.
Atalanta - Real Madrid 2-3. Ancora in gol Charles De Ketelaere è l’unico giocatore di Serie A ad avere realizzato 20+ reti e servito 20+ assist a partire dalla scorsa stagione tra tutte le competizioni; considerando i Big-5 campionati europei, solo altri cinque giocatori ci sono riusciti nel periodo (Mohamed Salah, Cole Palmer, Florian Wirtz, Bukayo Saka e Bruno Fernandes). Il belga (40) e Ademola Lookman (42) sono i due giocatori di Serie A ad avere preso parte al maggior numero di reti a partire dalla scorsa stagione considerando tutte le competizioni.
Bayer Leverkusen - Inter 1-0. L'Inter ha perso sei delle ultime otto trasferte (2V) disputate contro squadre tedesche in Champions League. Interessante la rotazione scelta da Simone Inzaghi: Mehdi Taremi ha giocato da titolare tutte le sei partite disputate dall’Inter in questa Champions League, mentre in Serie A è partito dal primo minuto soltanto in una delle 10 gare giocate finora. Era dal febbraio 2022 contro il Liverpool che l’Inter non concludeva un match di Champions League senza avere effettuato alcuna conclusione nello specchio della porta avversaria.
Benfica-Bologna 0-0. Ferma restante l’ottima prestazione di Lisbona, c’è un dato sulla sterilità offensiva della squadra che non passa inosservato. Considerando tutte le competizioni, solamente Girona (11) e Lecce (nove) hanno terminato più partite senza segnare del Bologna (otto) tra le squadre dei cinque principali campionati europei in questa stagione. Inoltre il Bologna è la terza squadra ad aver segnato appena un gol nelle sue prime sei partite di Champions League, dopo il Galatasaray nel 1993-94 e il Levski Sofia nel 2006-07 (entrambe uno).
Crisi City. Pep Guardiola ha perso una gara contro un'avversaria italiana in UEFA Champions League per la prima volta dal 20 aprile 2010, 3-1 contro l'Inter in semifinale.
Bugiardo. Diamo come sempre uno sguardo ai risultati in termini di xG e di indice di correttezza del risultato, per scoprire che il 3-2 del Real Madrid a Bergamo è stato il più bugiardo della settimana in Champions League (32%: 3.15-1.99). Ma è sempre bene ricordare che su 18 gare disputate ben 13 hanno avuto indici superiori al 70% di correttezza, che significa sostanzialmente che gli xG avrebbero assegnato una diversa distribuzione di gol ma un risultato in termini di vittoria, pareggio, sconfitta, sostanzialmente identico a quello decretato dal campo. Questo a dire come i tanto criticati gol attesi nel 70% circa delle partite esprimono con buona approssimazione l’esito finale.
Dopo Leo. Kylian Mbappé ha segnato il suo 50° gol in Champions League all'età di 25 anni e 356 giorni (in 79 presenze), diventando il secondo giocatore più giovane a raggiungere questo traguardo nella competizione dopo Lionel Messi nell'aprile 2012 (24 anni e 284 giorni). Il fuoriclasse francese ha raggiunto Thierry Henry in seconda posizione tra i migliori marcatori francesi in UEFA Champions League (entrambi a quota 50 gol – dietro solo a Karim Benzema con 90).
Dal suo esordio in Champions League (dal 2016/17), solo Robert Lewandowski (69) ha realizzato più reti di Kylian Mbappé nella competizione (50).La formula 1. A inizio torneo avevo detto che il calendario - ovvero l’ordine in cui le avversarie vengono affrontate - sarebbe stato un fattore fondamentale dello svolgimento del torneo. Ed a conferma di questa mia idea di partenza c’é ad esempio il fatto che il Milan - dopo aver perso le prime due gare ed essere finito dentro alle solite polemiche un tanto al chilo - ha vinto quattro partite di fila in Champions League per la prima volta dal periodo tra febbraio e aprile 2005 (cinque in quel caso). E ecco, quel Milan iniziale non era il peggiore di sempre e questo di adesso non è forse al livello dello squadrone che fece 3 finali in 5 anni tra il 2003 e il 2007.
La formula 2. A quanto pare la quota qualificazione agli ottavi si è alzata rispetto a quello che si immaginava alla vigilia della Champions. Ecco allora che vale la pena riportare qui le squadre in corsa e il loro calendario nelle ultime due giornate che si svolgeranno a fine gennaio (in maiuscolo le gare in casa):
Liverpool 18 (+12 dif. reti): LILLA, Psv
Barcellona 15 (+14): Benfica-ATALANTA
Arsenal 13 (+9): DINAMO ZAGABRIA-Girona
Leverkusen 13 (+7): Atletico Madrid-SPARTA PRAGA
Aston Villa 13 (+6): Monaco-CELTIC
Inter 13 (+6): Sparta Praga-MONACO
Brest 13 (+4): Shakhtar-REAL MADRID
Lille 13 (+3): Liverpool-FEYENOORD
-
Borussia D. 12 (+9): Bologna-SHAKHTAR
Bayern M. 12 (+9): Feyenoord-SLOVAN BRATISLAVA
Atletico M. 12 (+4): LEVERKUSEN-Salisburgo
Milan 12 (+3): GIRONA-Dinamo Zagabria
Atalanta 11 (+9): STURM GRAZ-Barcellona
Juventus 11 (+4): Bruges-BENFICA
Note a margine.
Wonderkids. The Athletic in seguito all’assegnazione del mondiale all’Arabia Saudita ha pronosticato un elenco di calciatori che potrebbero essere protagonisti in quell’edizione del mondiale menzionando Lamine Yamal (Spagna), Estevao Willian (Brasile), Jude Bellingham (Inghilterra), Diego Kochen (Stati Uniti), Franco Mastantuono (Argentina), Amara Diouf (Senegal), Warren Zaire-Emery (Francia), Geovany Quenda (Portogallo), Talal Haji (Arabia Saudita), Martin Ødegaard (Norvegia).
Il caso. Il Lipsia è un caso in questa Champions League visto che ha perso tutte le partite disputate. Ma al di là degli evidenti demeriti della squadra ammiraglia della RedBull bisogna citare un dato: i punti attesi in base alle prestazioni fornite sarebbero 6.4 e si tratta del maggior distacco tra attese e classifica reale.
Ancora FIFA. Quello che sta succedendo alla FIFA non ha precedenti ed è sempre più preoccupante. Ieri ne ho parlato in “I 7 peccati capitali del mondiale in Arabia Saudita“. Ma in queste ore è emerso un altro caso riportato da IWF. La FIFA starebbe pagando le spese scolastiche della figlia del presidente Gianni Infantino in una scuola privata a Miami (5 mila dollari al mese). Questo episodio si aggiunge a una serie di controversie che hanno circondato la gestione di Infantino, sollevando dubbi sull'etica e la trasparenza delle operazioni della FIFA.
Outro.
Andrea Pirlo.
Qualche mese fa è uscito un libro di Alfonso Fasano, un bravo redattore di Rivista Undici, che si chiama Andrea Pirlo, dalla testa ai piedi, e di cui trovate qui un estratto.
Essendo che siamo sotto natale, e magari dovete fare regali, io ve lo consiglio, anche perché Alfonso è bravo e profondo in quello che scrive e poi la sua casa editrice 66thand2nd è una garanzia.
Personalmente sono convinto che Andrea Pirlo sia il miglior calciatore italiano di tutti i tempi.
E lo dico ben conscio del fatto che ci siano stati numeri 10 probabilmente più dotati tecnicamente di lui, ma anche convinto del fatto che in un gioco di squadra il giudizio sul “migliore” non può prescindere dalla dimensione di gruppo.
Decontestualizzare, in questo caso, porterebbe ad un giudizio totalmente surreale.
Ed allora il mio giudizio è legato quindi ad altri due aspetti:
il primo di contesto: Pirlo a differenza di tanti altri è stato un giocatore che ha risolto i problemi spostandosi ed adattandosi, cosa che non è accaduta con gli altri grandi interpreti del nostro calcio;
il secondo storico: Pirlo interpreta il ruolo, quello del centromediano metodista, che più di tutti caratterizza il calcio italiano rispetto al resto d’Europa (che in quella posizione preferisce giocare col doppio pivot oppure con centrocampisti più orizzontali o prevalentemente difensivi).
Infatti personalmente dietro a Pirlo metto Paolo Maldini. E poi uno dei grandi numeri dieci. Ma probabilmente se vi dicessi (sempre seguendo i parametri di cui sopra) chi sarebbe la mia prima scelta, non sareste d’accordo con me.
Vi dò un aiuto: è l’unico numero 10 del calcio italiano che é stato anche un allenatore vincente.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti, se vi va.
Anche per oggi è tutto. A presto!
Giovanni
Sarebbe Mancini?
Mi sembra che il livello delle squadre di vertice si sia abbassato mentre le italiane siano stabili e ne abbiamo approfittato anche grazie agli allenatori che sono da sempre un gran plus per le nostre.