[93] La GenZ e lo sport oltre i luoghi comuni
Non è vero che i ventenni "guardano solo gli highlights", quelli sono roba da boomer che stavano davanti a 90esimo minuto: proviamo a dire due cose su cosa e come sta cambiando.
Padova, 15 febbraio 2025
Prologo
Una settimana fa scrivevo che le notizie non sono intrattenimento, e quindi ora voglio fare un passo oltre per capire - anche in seguito ad alcuni vostri messaggi che mi hanno fatto molto riflettere - dove sta andando a parare, quindi, questo intrattenimento. Negli ultimi anni, il consumo di sport nel mondo ha subito una trasformazione radicale, ne ha parlato recentemente, in particolare, Andrew Petcash, che spesso cito su questa colonna. Proviamo ad andare un po’ oltre i luoghi comuni. In fondo tutti vi sarete già sentiti dire che “i giovani guardano solo gli highlights”. Una boomerata senza senso che poi è il modo che hanno i nativi analogici di raccontare fenomeni che non capiscono e tantomeno conoscono. Partiamo da un dato: se in passato gli eventi sportivi erano l'unico fulcro dell'intrattenimento, oggi l'attenzione del pubblico si sta spostando verso nuove forme di fruizione, più rapide, interattive e digitalizzate. Le generazioni più giovani, in particolare la Gen Z, stanno abbandonando le modalità tradizionali di visione degli eventi sportivi a causa dell'eccessiva frammentazione del tempo di gioco, dei ritmi blandi e della pubblicità. Di fronte a questi cambiamenti, molti giovani preferiscono rivolgersi ad alternative più coinvolgenti, come gli eSports, gli streamer e gli influencer. Questi nuovi format offrono un accesso continuo ai contenuti, una perfetta compatibilità con i dispositivi mobili e un coinvolgimento costante. La conseguenza diretta è che anche il mondo dello sport sta iniziando ad adattarsi, cercando di intercettare il pubblico con strategie più moderne. Un altro fenomeno emergente è la trasformazione del rapporto tra atleti, marchi e pubblico. In passato, gli sportivi erano semplici testimonial pubblicitari, ma oggi, grazie ai social media, a stipendi più elevati e a una maggiore consapevolezza del proprio valore, stanno diventando veri e propri imprenditori (ne ho parlato tra le altre cose in Sport e Social Media, la rivoluzione silente). Molti atleti e creatori di contenuti stanno lanciando i propri brand o acquisendo partecipazioni societarie significative, ridisegnando completamente il panorama dell'industria sportiva. Un esempio lampante di questa tendenza si osserva nel golf, che sta vivendo una rinascita tra i più giovani grazie ai contenuti digitali. La frammentazione del golf professionistico, con la concorrenza tra PGA TOUR e LIV Golf, ha favorito l'emergere di nuovi media e piattaforme di intrattenimento. Di conseguenza, il golf giovanile fuori dal circuito tradizionale è aumentato dell'82% tra il 2019 e il 2023, mentre quello sul campo ha visto una crescita del 40%, con un milione di nuovi giocatori. Parallelamente, sta emergendo un nuovo modello di competizione sportiva: le leghe create direttamente da atleti e creatori di contenuti (la Youtubers League di Federico Marconi è un esempio, ma ovviamente tutti pensate soprattutto alla Kings League). Invece di affidarsi a campionati tradizionali, queste nuove realtà puntano sulla personalità e sulla notorietà dei singoli per attirare pubblico e sponsor. Non solo nel calcio ovviamente: altri esempi di successo includono Overtime Elite, una lega professionistica di basket per giovani talenti pensata per i social media, The Soccer Tournament, un torneo di calcio 7 contro 7 con influencer ed ex professionisti, e Baller League, una competizione calcistica finanziata con un investimento da 25 milioni di dollari e mirata al pubblico della Gen Z. Queste nuove realtà stanno anche aprendo le porte a opportunità di business inedite. Aziende come Alt Sports Data, che fornisce dati e integrazioni per il settore delle scommesse sugli sport emergenti, e League of Play, che crea infrastrutture per le leghe guidate da creator, stanno ridefinendo il futuro dell’industria sportiva. Il mercato si sta rapidamente evolvendo, e chi riuscirà a integrare al meglio competizione, intrattenimento e social media avrà il controllo del futuro dello sport. Il panorama sportivo tradizionale si trova quindi di fronte a una sfida epocale: riuscire a coinvolgere nuovamente i giovani attraverso contenuti più dinamici, accessibili e incentrati sulle personalità. I campionati e le aziende che sapranno adattarsi a questa nuova era dell'intrattenimento sportivo avranno il vantaggio competitivo necessario per dominare il settore nei prossimi anni.
Questa settimana.
Su Substack, dove oltre a Fubolitix ho ripreso a curare la mia newsletter di pallavolo, in inglese, Volleyballstories, ho parlato di:
Tutto è relativo [IVC #24] Finalmente la classifica fotografa una situazione reale e senza asterischi. Sia Napoli che Inter hanno avuto negli ultimi 7 giorni gioie e dolori, ora li aspetta una lunga volata a due.
Il progetto Juve è sulla strada giusta? Con Alberto Medici analizziamo gli ultimi bilanci del club bianconero per capire quali possono essere le criticità economico finanziarie e strategiche del club bianconero.
(in inglese) From Local to Global: The Rise of Prosecco Doc Conegliano Unlike many smaller clubs struggling with limited local support, Conegliano has built a broad and passionate fanbase, attracting sponsors from across the region and gaining international recognition.
C’era una volta. Quello che chiamavamo “il twitter calcio” sta cambiando radicalmente. E come era facile aspettarsi non sta andando in una direzione unica, ma si sta frantumando dando vita a più iniziative. Negli ultimi anni, come raccontato da The Athletic, i calciatori hanno progressivamente abbandonato X (ex Twitter) come piattaforma di comunicazione, preferendo spostarsi su Instagram, più adatto a costruire il proprio brand personale. Mentre in passato X era un canale diretto tra giocatori e tifosi, oggi è percepito come un ambiente troppo tossico e politicizzato, scoraggiando l'interazione diretta. Giocatori come Haaland, Bellingham e Mbappé postano raramente, mentre altri, come Messi, non hanno nemmeno un account. Le squadre, invece, continuano a utilizzare X per diffondere notizie e aggiornamenti, ma alcune, come il St. Pauli e il Werder Brema, hanno abbandonato la piattaforma per motivi ideologici. Tuttavia, un’uscita di massa dai club sembra improbabile, poiché X rimane un punto di riferimento per l’informazione in tempo reale. Nel frattempo, piattaforme come Threads e Bluesky faticano a sostituire X, mentre Instagram e TikTok dominano la scena per i giocatori, che preferiscono contenuti visivi e collaborazioni con brand. Le società, consapevoli della crescente necessità di avere un contatto diretto con i propri tifosi, stanno investendo su app e canali proprietari, come WhatsApp, per raccogliere dati e creare un legame più profondo con il loro pubblico.
La sorpresa. Sempre a proposito di sport e social media, The Athetic racconta invece il ruolo che a sorpresa (quantomeno per me) sta avendo LinkedIn. La piattaforma offre un ambiente più civile rispetto ad altre piattaforme social come X (ex Twitter), evitando insulti e abusi. Alcuni calciatori, come Steven Caulker, lo usano per parlare di benessere mentale, mentre ex dirigenti come Joe Savage lo sfruttano per condividere esperienze di lavoro nel calcio. Lussey, dopo un grave infortunio, ha anche usato LinkedIn per sensibilizzare i giocatori semi-professionisti sui rischi legati alla copertura assicurativa. In sintesi, LinkedIn sta diventando uno strumento prezioso per i calciatori, sia per trovare nuove opportunità professionali sia per condividere esperienze in un contesto più rispettoso e costruttivo.
Ligue 1 vs DAZN. Come vi avevo preannunciato su questa colonna si è arrivati allo scontro tra il campionato francese e la piattaforma di streaming. DAZN ha trattenuto metà dell'ultimo pagamento per i diritti televisivi della Ligue 1, portando la Ligue de Football Professionnel (LFP) ad avviare un'azione legale. DAZN aveva siglato un accordo quadriennale da 400 milioni di euro all'anno per trasmettere otto delle nove partite di ogni giornata, mentre beIN Sports pagava 100 milioni per la partita del sabato sera. Zccordi sono già inferiori del 10% rispetto ai precedenti contratti con Amazon Prime e Canal+ e rappresentano la metà del valore dell'accordo fallito con Mediapro nel 2020. Ora DAZN vuole rinegoziare il contratto con una cifra inferiore o attivare la clausola di uscita anticipata. Ha pagato solo metà della rata da 70 milioni di euro, sostenendo che la LFP non ha contrastato adeguatamente la pirateria digitale (avete capito perché c’è tutto questo interesse per la pirateria, anche da noi?) e che alcuni club non hanno collaborato nella creazione di contenuti e promozione. Inoltre, la piattaforma ha attirato solo 400.000 abbonati, lontana dall'obiettivo di 1,5 milioni necessario per coprire i costi. Se l'accordo con DAZN dovesse saltare, la Ligue 1 si troverebbe nuovamente in difficoltà, come dopo il fallimento di Mediapro nel 2021. Canal+ e beIN rimangono riluttanti a tornare in gioco, e Amazon ha già abbandonato il calcio francese. A questo punto, la LFP potrebbe essere costretta a lanciare una propria piattaforma di streaming per trasmettere le partite direttamente ai tifosi, una soluzione precedentemente scartata ma ora forse inevitabile, che conferma peraltro quanto dicevo in Diritti tv, 2024 fuga dal mercato e in La fine dei diritti tv (per come li abbiamo conosciuti).
FM25. Torniamo sulla notizia della mancata uscita di Football Manager 2025 perché ilPost è tornato sulla vicenda, raccontando che Sports Interactive ha annunciato la cancellazione di Football Manager 2025, inizialmente previsto per novembre, a causa di difficoltà nello sviluppo legate all'adozione del motore grafico Unity. Questo cambiamento ha reso complesso il trasferimento dei dati accumulati negli anni, causando ritardi significativi. L'edizione 2025 avrebbe dovuto introdurre importanti novità, tra cui le squadre femminili e un miglioramento grafico con oltre settemila nuove animazioni. Tuttavia, per evitare il rilascio di un gioco incompleto o pieno di bug, Sports Interactive ha preferito annullarlo, subendo una perdita economica ma preservando la propria reputazione. I fan, pur delusi, hanno trovato soluzioni alternative aggiornando manualmente Football Manager 2024 con i dati della stagione 2024-2025. Ora ci sono grandi aspettative per Football Manager 2026, su cui gli sviluppatori si concentreranno con più tempo a disposizione.
Il database del sindacato. FIFPRO, il sindacato globale dei calciatori, ha annunciato una partnership con Sports Data Labs per creare una piattaforma tecnologica innovativa che permetterà ai giocatori di raccogliere, controllare e monetizzare i propri dati. Questa iniziativa, sviluppata da FIFPRO Technologies, consentirà ai calciatori di gestire in modo sicuro i dati personali, fisiologici e sportivi raccolti nel corso della carriera, migliorando la loro comprensione del proprio corpo e ottimizzando le prestazioni. La piattaforma sarà gratuita per i calciatori professionisti e fungerà da archivio centrale per la gestione dei dati, permettendo agli atleti di stabilire le condizioni per l’utilizzo delle proprie informazioni. Inoltre, i giocatori potranno partecipare alla monetizzazione dei loro dati, ricevendo una quota dei ricavi generati. Il progetto punta a creare un ecosistema di applicazioni e partner tecnologici per valorizzare i dati in ambito sportivo e commerciale. FIFPRO Technologies collaborerà con club, squadre nazionali e aziende per integrare dati da dispositivi indossabili, sistemi medici e altre fonti. Il lancio della piattaforma è previsto per il 2025, con l’obiettivo di rivoluzionare la gestione e l’utilizzo dei dati nel calcio professionistico.
Sport-tech 2025. SportsPro realizza annualmente una lista delle 20 idee tecnologiche sportive più promettenti su cui investire. Dal 2020 ad oggi, questa lista ha riflesso l'evoluzione del settore tecnologico sportivo. Nel 2020, l'elenco non aveva previsto l'esplosione del fitness connesso e delle esperienze remote causata dal COVID-19. L'anno successivo, il focus si è spostato su tecnologie per performance e media, con particolare attenzione alle soluzioni per la pandemia. Nel 2022, si è notata una forte influenza delle scommesse sportive legalizzate negli USA e dei diritti di immagine degli atleti universitari. Il 2023 ha visto un maggiore equilibrio tra diverse categorie, con molte aziende che operavano in più settori. Nel 2024, si è registrato un grande impatto dell'intelligenza artificiale e un focus su salute e nutrizione. Per il 2025, le principali aree di interesse comprendono la performance atletica, media e contenuti, stadi e luoghi di eventi, con un uso sempre più pratico dell'AI per risolvere problemi concreti e innovative soluzioni nel settore delle scommesse. Secondo gli esperti del settore, le aree con maggiore potenziale di crescita per il 2025 includono le soluzioni di coinvolgimento dei fan che generano ricavi diretti, i servizi basati sull'AI per migliorare l'efficienza, le tecnologie innovative per le trasmissioni e le piattaforme digitali per l'engagement dei fan. L'articolo conclude notando che il ritmo dell'innovazione nel settore sportivo continua ad accelerare, rendendo sempre più difficile selezionare solo 20 idee per la lista dell'anno successivo.
Superbowl. Il Super Bowl LIX ha fatto la storia della televisione americana, nonostante sia stato una vittoria netta dei Philadelphia Eagles sui Kansas City Chiefs per 40-22. La partita ha registrato un'audience media di 126 milioni di spettatori su Fox, superando del 2% il Super Bowl dell'anno precedente e stabilendo un nuovo record come l'evento più visto di sempre nella TV statunitense. Questo risultato eccezionale ha sfidato le normali tendenze di visione, che solitamente vedono un calo significativo di spettatori durante le partite a senso unico. Il successo è stato attribuito a diversi fattori: la popolarità delle due squadre, la presenza di star della musica come Taylor Swift, lo spettacolo dell'intervallo con Kendrick Lamar, e la prima apparizione di un presidente in carica (Donald Trump) a un Super Bowl. Il picco di audience è stato raggiunto nel secondo quarto con 135,7 milioni di spettatori. Significativo anche il contributo dello streaming: il servizio Tubi di Fox ha attirato 13,6 milioni di spettatori, che salgono a 14,5 milioni includendo le proprietà digitali della NFL. Questo Super Bowl ha concluso una stagione 2024 della NFL che, pur avendo registrato alcuni cali di audience durante i playoff e la regular season, ha confermato ancora una volta la NFL come il programma più seguito della televisione americana.
Epilogo
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Nella prossima primavera è attesa la sentenza La vicenda dei Cityzens ha avuto più volte spazio su Fubolitix, ad esempio qui, qui e qui. E in passato avevo dedicato anche un podcast alle differenze tra ManCity e PSG (ancor più d’attualità oggi alla luce dell’ennesimo ventilato cambio di direzione sportiva del club francese). Ci torno brevemente per dare una notizia che mi sembra sia passata sotto silenzio in questi giorni, ovvero il fatto che il Manchester City ha intrapreso una nuova azione legale contro la Premier League contestando le regole sulle "Associated Party Transactions" (APT), che regolano le sponsorizzazioni con aziende legate ai proprietari dei club. Il club ritiene che le modifiche approvate a novembre siano "illegali e nulle". La Premier League sostiene la legittimità delle regole e insiste sulla loro conformità alle normative sulla concorrenza. In precedenza, un tribunale arbitrale indipendente aveva già dato ragione a City su alcuni aspetti delle regole APT. Oltre a Manchester City, anche Aston Villa, Newcastle e Nottingham Forest hanno votato contro le nuove regole, mentre il Chelsea si è astenuto.