Juve, mercato in attivo: il dato a sorpresa
Sintesi ragionata di tutti i numeri più importanti per capire come si sono mosse le principali squadre di Serie A, ammortamenti e stipendi in uscita rivelano una sorpresa bianconera
Berlino, 6 settembre 2024
Con 10 euro non mangi in un ristorante da 100 (Antonio Conte)
Proviamo a dirci qualcosa sul mercato estivo 2024 a partire dai dati di Calcio e Finanza che come sempre ha fornito analisi puntuali.
La cosa più importante nella metodologia di CF è la seguente: non tiene conto del puro saldo tra cartellini in entrata e in uscita, ma fa una operazione un po’ più sofisticata e veritiera ovvero considera soprattutto gli ammortamenti (ovvero quanto del cartellino effettivamente impatterà il prossimo bilancio) e gli stipendi dei giocatori oltre alle plusvalenze ed all’impatto dei prestiti.
I risultati sono a volte abbastanza sorprendenti rispetto a quel che si tende a pensare.
Ed infatti troviamo una cosa comune a tutti: i maggiori club di Serie A hanno operato con un occhio al prossimo bilancio e con l’intento di alleggerire i conti nell’immediato. E sembrano esserci riusciti. Ma è la Juve ad aver fatto lo sforzo maggiore, e qui naturalmente è giusto rimarcare il dato (ci arriviamo) proprio perché in realtà la narrativa estiva è sempre stata piuttosto quella del “ma come fa la Juve”.
Parto dall’Inter e dalla Juventus perchè a mio giudizio erano le due realtà che destavano maggiore interesse visto che avevano le due principali novità al loro interno:
la prima finestra di mercato dell’Inter di Oaktree
la seconda annata di Cristiano Giuntoli
L'Inter ha speso circa 30,1 milioni di euro nel mercato 2024/25 per acquisire giocatori come Zielinski, Taremi e Palacios. Le cessioni di Oristanio, Agoumé e Zanotti hanno fruttato 12 milioni di euro, con un impatto positivo sul bilancio di circa 39 milioni. Complessivamente, il saldo del mercato è stato positivo per 8,9 milioni di euro, ma considerando solo le operazioni a titolo definitivo, il saldo è negativo per circa 8 milioni di euro.
Qui secondo me è interessante soprattutto capire cosa è successo da quando Oaktree ha escusso il pegno dagli Zhang e fatto sua la società. Il gruppo americano ha parlato pochissimo (praticamente nulla) e fatto capire alcune cose molto chiare:
con la presidenza di Giuseppe Marotta ha dato potere a un uomo di campo e scrivania facendo capire di voler separare nettamente la parte sportiva dalle inevitabili manovre finanziarie che avverranno per dare futuro alla società;
con le scelte di mercato ha da inaugurato una sorta di austerity che coincide con il proprio arrivo ai vertici, e dall’altra fatto capire che tutte le operazioni passate (Frattesi e Carlos Augusto nello specifico) erano di una proprietà, quella cinese, che di fatto ha sempre goduto della fiducia del fondo (che del resto era ampiamente garantita dai diritti ipotecari ricevuti a garanzia del proprio prestito e infine esercitati a fine maggio di quest’anno).
Il mercato della Juventus è invece segnato da due aspetti.
Il primo strategico: va invece letto nella logica biennale. Quest’anno chiaramente Cristiano Giuntoli ha voluto investire di più per affidare a Thiago Motta una squadra rinnovata e considerata più competitiva.
Questo dovrebbe in parte far riflettere sullo stato del progetto lo scorso anno, con una squadra costruita in maniera conservativa per fare all in quest’anno. Qualcosa di simile a quanto fece Beppe Marotta 12 anni fa ragionando in una logica biennale per la ricostruzione (e trovando poi in Antonio Conte un tecnico capace di vincere subito senza perdere nemmeno una partita della stagione 2011/12).
Il secondo economico. E qui viene il dato chiave (a sorpresa): il prossimo bilancio della Juventus sarà alleggerito di 74 milioni circa rispetto al precedente proprio grazie al mercato.
Si tratta del miglior risultato tra tutti i club di Serie A.
L’impatto a bilancio dei giocatori acquistati genererà maggiori costi per circa 86,1 milioni di euro mentre le operazioni in uscita dovrebbero avere, secondo le stime di Calcio e Finanza, un impatto positivo per circa 160 milioni di euro per il bilancio 2024/25.
Sono due dati da enfatizzare perchè se si fa una pura operazione tra cartellini acquistati e cartellini ceduti si ottiene che la Juventus ha un saldo negativo di 103 milioni, in realtà quei cartellini peseranno nel bilancio solo per la parte di ammortamento, e quindi gli effetti a conto economico portano ad un saldo positivo di 73 milioni di euro.
Questo è possibile nel dettaglio guardando alle varie cifre (arrotondate) specifiche:
ingaggi lordi risparmiati per 57 milioni contro i 39 milioni dei nuovi (+18)
plusvalenze e ricavi da prestiti per 68 milioni (+68)
ammortamenti risparmiati e costo prestiti risparmiati per 35 milioni a fronte di 47 milioni caricati sul nuovo bilancio (-12)
quindi in totale 160 milioni di costi in meno a fronte di 86 milioni di costi imputati al prossimo bilancio per un effetto benefico sul nuovo bilancio come detto da 73 milioni.
Il bilancio ovviamente è un documento complesso, ma il puro dato sportivo porta ad una proiezione decisamente interessante. Poi naturalmente avranno un loro peso la partecipazione alla Champions league (nuove entrate) e di contro rimane apertissima la incredibile questione sponsor di maglia.
Il mercato del Milan non ha presentato grandi novità rispetto all’anno scorso. Il club rossonero lavora sostanzialmente puntando al bilanciamento tra le varie stagioni. Ed infatti anche quest’anno troviamo maggiori acquisti e prestiti che peseranno per 50 milioni a fronte di cessioni per 39 milioni e quindi un saldo negativo di 11 milioni.
Ma giusto per offrire un parametro di comparazione con il bilancio Juve: se guardassimo solo al dato cartellini dentro / cartellini fuori avremmo un -60 milioni, in realtà poi irrilevante per gli effetti economici.
Il Napoli ha speso circa 97,3 milioni di euro con acquisti significativi come Lukaku, Gilmour e Spinazzola a fronte di acquisti per 44 milioni e quindi un -53 milioni di euro. L'impatto netto sul bilancio è negativo per circa 53 milioni di euro. Il puro saldo trasferimenti sarebbe negativo per 136 milioni di euro.
Qui pesa naturalmente la mancata cessione di Osimehn. Il mio giudizio sul mercato del Napoli l’ho scritto in questi giorni citando un articolo del Napolista che plaude al coraggio di Aurelio De Laurentiis. Io non mi sono unito al plauso e considero questo mercato molto in antitesi con l’identità della società stessa in questi anni. Penso anzi che sia un mercato da squadra che si sta facendo pressione dall’interno a vincere (giocatori maturi e pronti per fare un salto di qualità immediato rispetto al passato). Ho i miei dubbi che possa funzionare. Vedremo.
Seguendo lo stesso criterio che ha ispirato il titolo di questo post dobbiamo quindi dire che il mercato estivo 2024 avrà questi effetti sui vari bilanci degli altri top club:
La Fiorentina ha speso circa 48,7 milioni di euro nel mercato 2024/25, principalmente per gli acquisti di Gudmundsson e Kean. Ha anche realizzato cessioni, tra cui Milenkovic, Amrabat e Nico Gonzalez, incassando 62 milioni di euro e generando plusvalenze per quasi 48 milioni. L'impatto complessivo sul bilancio è positivo e genera benefici per circa 43 milioni di euro, nonostante un saldo negativo di 5 milioni per le sole operazioni a titolo definitivo.
L'Atalanta a fronte di un saldo cartellini negativo per 22 milioni avrà benefici sul prossimo bilancio da 43 milioni, realizzando quindi il secondo miglior impatto dopo la Juventus sul prossimo bilancio.
La Lazio a fronte di un saldo cartellini negativo per 21 milioni genera in realtà benefici sul prossimo bilancio per 16 milioni.
Infine la Roma a fronte di un saldo cartellini negativo per 94 milioni in realtà chiude quasi in pareggio gli effetti sul prossimo bilancio. Calcio e Finanza ha stimato un saldo positivo da 37 milioni totali che tuttavia diminuirà visto che al momento del calcolo non erano ancora considerate le operazioni Hermoso e Hummels.
Leggere così i dati di mercato porta a tutt’altre valutazioni, non è vero?
Note a margine.
2023 - 2024. In attesa di dati più puntuali (che dovrebbero essere disponibili all’inizio della prossima settimana) è bene ricordare il pre-saldo fornito una settimana fa dal CIES che ho ripreso in Calciomercato: la Serie A ha speso più di un anno fa:
Complessivamente, la spesa è diminuita del 13%, con la Premier League inglese ancora in testa per spese totali ma con un calo dell'11%. La Serie A italiana, invece, ha visto un aumento del 17% (+130 milioni di euro), si tratta dell'unico tra i campionati principali a registrare una crescita significativa, mentre altre leghe come la Bundesliga e la Saudi Pro League hanno subito cali notevoli.
…intanto gli arabi. La Saudi PL ha investito la metà rispetto all’anno prima, con il colpo più caro che è stato quello relativo al francese Moussa Diaby, per il quale l’Al-Ittihad ha speso 60 milioni di euro. Anche i nomi sono stati decisamente meno altisonanti, seppur si registrino gli ingressi di calciatori di livello come Simakan (Al Nassr, 45 milioni) e Toney (Al Ahli, 42 milioni). L’Al Hilal campione in carica ha preso Joao Cancelo dal Manchester City per 30 milioni.
Femminile. Inside World Football sottolinea la crescita continua del calcio femminile, evidenziando che nel 2024 sono stati spesi 6,8 milioni di dollari per trasferimenti internazionali, più del doppio rispetto ai 3,2 milioni del 2023. Gli investimenti e il numero di trasferimenti nel calcio femminile sono in aumento, con l'Inghilterra che guida la spesa, seguita dalla Spagna e dagli Stati Uniti.
Outro.
Attaccare al muro
Nei giorni scorsi dopo aver scritto del caso Leao - Di Canio ho ripensato ad un amico, ex calciatore di Serie A, ed alla sua esperienza personale.
Questo ex professionista nel gruppo dei pari (fuori dal calcio) aveva questo atteggiamento da spogliatoio: cameratesco, improntato al rispetto del (tecnicamente) più forte, pronto a giustificare certi eccessi che giudicava formativi a tutti i livelli. Un cameratismo militaresco accettato con una certa compiacenza. Del resto lui era un 10.
Ebbene anni dopo parlando mi raccontò di aver tolto il figlio (anche lui calcisticamente molto forte) dal settore giovanile in cui giocava: “Perché l’allenatore aveva questi metodi sorpassati, arcaici, che non fanno veramente divertire nessuno e lo stavano portando ad abbandonare il calcio”.
Successivamente ho invece ricevuto una testimonianza che vi copio pari pari, da un altro ex calciatore. Che mi pare meriti di essere condivisa per intelligenza e profondità:
Quella narrazione (attaccare al muro, schiaffoni etc) purtroppo nel calcio italiano trova ancora spazio.
Personalmente da giocatore soffrivo l' entità spogliatoio tendente all'omologazione e che mal sopportava (ma solo se eri forte intendiamoci) la voce fuori dal coro.
Oggi per fortuna siamo in un' altra era geologica culturalmente nella società, ma nel microcosmo calcio (che vuole mantenersi uguale a se stesso) certi limiti, quando vengono oltrepassati, riportano in vita questi non valori.
Risolvere un problema con la violenza è sintomo di debolezza nei contenuti. Perché Leao e Teo abbiano fatto quello che han fatto lo sanno loro, ne risponderanno a chi li paga, al loro coach e ai loro colleghi/compagni e spero per loro che lo abbiano fatto in modo consapevole, perché dovrebbero sapere che il tribunale del popolo esiste e purtroppo tristemente non solo è legittimato ma conta.
Scottie Pippen una volta si rifiutò di rientrare dal time out decisivo perché Phil Jackson lo aveva designato come passatore e non come tiratore. La cosa (piuttosto grave, per le dinamiche di squadra e leadership varie), racconta Phil, venne affrontata, elaborata e risolta dai giocatori (non con le botte ma parlandosi) senza che lui dovesse forzare nulla.
Ettore Messina parla spesso di accountability, "accettare di rendere conto del proprio operato assumendosene la responsabilità".
Anche per oggi è tutto.
Non vi nascondo che spesso quando arrivo alla fine di questa newsletter mi sento fiero del lavoro che stiamo facendo. Insieme: io che la scrivo e voi che la leggete, commentate e spesso mi scrivete in privato. Se vi va potete farlo semplicemente rispondendo a questa mail.
A presto!
Giovanni
Grazie Giovanni. Quanto pressapochismo, più o meno cosciente, nelle cosiddette 'analisi' giornalistiche di certi 'giornalisti'... Calcio e Finanza, e tu con questo post (come con tutto il tuo lavoro) fate quello che dovrebbe essere la normalità di un professionista dell'informazione.
p.s. finalmente una citazione nell'incipit che conosco! i 10 euro più ben spesi nel ristorante juve.
marco