[86] Il Mondiale per club su DAZN è l'ultima mossa saudita?
La FIFA e la piattaforma di broadcasting hanno firmato l'accordo che permetterà di vedere le 63 partite in diretta e in chiaro, sullo sfondo il ventilato ingresso dei fondi arabi nel capitale.
Berlino, 31 agosto 2024
Prologo
Il Telegraph (ma anche Marco Iaria sulla Gazzetta dello sport) lo hanno scritto chiaramente: l’accordo da un miliardo tra la FIFA e DAZN non pare essere estraneo alle manovre degli investitori sauditi, che da tempo vengono dati in entrata nel capitale della piattaforma di broadcasting, nonostante le smentite.
Il fatto è che ad oggi Dazn ha quote sui diritti tv di Serie A (100% comprese delle co-esclusive), Ligue 1 (80%), La Liga (45%), Bundesliga (30%). Tutte esclusa la Premier League. Sono quote significative perché questi fondi sono quelli che di fatto tengono in vita il calcio europeo e se quindi la piattaforma dovesse presto finire in mani saudite darebbe una sostanziale golden share sul calcio europeo all’ambizioso regno.
Quest’estate peraltro le partite del Mondiale su DAZN saranno in chiaro, cosa che conferma due aspetti: a) i tornei estivi non spostano abbonamenti e la loro aggiudicazione risponde a dinamiche altre rispetto a quelle tradizionali delle piattaforme pay; b) l’operazione dovrà essere in qualche modo finanziata, come conferma anche l’apertura a rivendite ad altri canali in chiaro nazionali e quindi qualcosa ci si dovrà pur aspettare, posto che le trasmissioni in chiaro non sposteranno per definizione alcuna quota di sottoscrittori. Anche se potrebbe spostare una quota di dati individuali dei tifosi di calcio in tutto il mondo mai vista prima: possiamo del resto immaginare che le partite saranno gratis ma che almeno un account venga richiesto agli interessati.
Intanto nei prossimi giorni l’Arabia Saudita si aggiudicherà il Mondiale 2034 con una procedura ridotta all’osso e sicuramente né trasparente né democratica sul quale il Telegraph ha parlato chiaro:
Persino alcuni degli stati monopartitici più autoritari d’Europa prima del 1989 avrebbero almeno adottato la pretesa della democrazia. La Fifa osa avere un solo nome e basta. Quello del suo nuovo benefattore, e si può essere certi che nessuno di questi investimenti, se mai dovessero arrivare, sarà gratuito.
Questa settimana. Su Fubolitix ho parlato di:
Allenatori, siamo alla fine di un'era? Guardiola, Ancelotti e Enrique in crisi. Klopp, Tuchel e Zidane lontani dai palcoscenici. L'anti-europeo Conte, che vince "solo" tornei domestici, in testa alla Serie A: cosa sta succedendo?
Il Real Madrid va oltre la Superlega e apre agli investitori. La strategia di Florentino Perez nel discorso all'assemblea del club: è rimasto isolato in Europa e si sente sotto attacco da parte de La Liga, per questo vuole trasformare i membri in soci azionisti.
Un modello africano per il calcio dilettanti italiano. Il sindacato calciatori del Camerun ha avviato il "Barometro" per condividere dati sui pagamenti degli stipendi e solvibilità dei club: risolverebbe annosi e crescenti problemi anche da noi.
L'errore del giornalismo su Sport e Big Data. È lo stesso del vecchio detto confuciano “se vedi un uomo che ha fame non dargli un pesce ma insegnagli a pescare”: i numeri dovrebbero essere parte del metodo di osservazione, non una alternativa.
Premier League e futuro. Uno degli aspetti che danno maggior forza alla Premier League è il suo atteggiamento moderatamente conservatore che si fa progressista ogni volta che serve dare un nuovo impulso al business. E la cosa che la rende così ricca è la capacità di aprire a queste opportunità ciclicamente. La prossima dovrebbe essere l’abolizione del divieto di trasmettere calcio in diretta il sabato pomeriggio su territorio britannico, che stando ai si dice dovrebbe saltare al termine del prossimo ciclo di diritti tv (che scade nel 28/29) e aprire a quel punto a nuove opportunità orarie e quindi un aumento dei valori che le tv corrisponderanno per la trasmissione su territorno britannico.
Caro biglietti. Ma non tutto in Premier League scorre via liscio visto che la lega sta affrontando una forte protesta da parte dei tifosi a causa dei prezzi sempre più elevati dei biglietti. Nonostante l'incremento dei diritti televisivi e degli introiti da sponsorizzazioni, molti club hanno deciso di aumentare ulteriormente il costo per assistere alle partite, una decisione che viene percepita come una mancanza di attenzione verso i tifosi locali. Il tema è complesso e come spesso accade non univoco, perché una attenzione ai tifosi sarebbe doverosa, ma gli stessi dovrebbero fare autocritica su tante situazioni che li portano ad avvantaggiarsi essendo spesso loro stessi i rivenditori dei biglietti (basta farsi un giro sui siti di rivendite).
Intanto i sauditi… SportsPro Media e Sports Business Journal hanno fatto il punto sull’incidenza dell’influenza saudita nello sport stimando che il paese ha accumulato almeno 314 sponsorizzazioni sportive in discipline come calcio, golf, cricket, esports, wrestling e motorsport. Questi investimenti non mirano solo a migliorare la reputazione del Paese ma anche a sviluppare un'industria sportiva sostenibile e a promuovere la partecipazione della popolazione locale, specialmente dei giovani e delle donne.
Aspettando Natale. Storicamente dedicato al basket, il Natale 2025 - giorno in cui da tradizione nessuno gioca in Europa, ma negli USA si - avrà invece una attenzione particolare per il football americano. Si tratta del fatto che per la prima volta Netflix trasmetterà partite NFL, ed avrà quindi gli occhi puntati soprattutto dopo le interruzioni avvenute durante l’incontro di boxe Jake Paul-Mike Tyson. La piattaforma ha garantito di essere al lavoro per risolvere i problemi di buffering in vista del debutto delle trasmissioni live dell’NFL e della WWE. Attraverso lo sport Netflix punta a consolidare la propria posizione con 282,7 milioni di abbonati e una forte crescita nel settore pubblicitario.
Quota rosa a cinque cerchi. Durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024 le piattaforme social ufficiali hanno raggiunto oltre 44,6 milioni di interazioni complessive, con Instagram che ha dominato grazie a 35,7 milioni di interazioni e una media di 56.400 interazioni per post. Ma Parigi 2024 è stato soprattutto rivelatore di un trend che si vede in molte discipline durante l’anno: le atlete donne hanno generato più visualizzazioni dei colleghi maschi, il 53% in totale.
Tennis boom. Momento d’oro per gli sport con la racchetta, e non solo per la Sinner-mania. WTA Ventures, il braccio commerciale della Women's Tennis Association (WTA), sta accelerando i suoi sforzi per incrementare il valore commerciale del tennis femminile. Marina Storti, CEO di WTA Ventures, ha evidenziato che la strategia si concentra sull'espansione della portata globale del WTA Tour attraverso partnership innovative. Recentemente, l'accordo con Sky Sports ha rappresentato un passo significativo per garantire una maggiore visibilità del tennis femminile in Europa, con trasmissioni disponibili su piattaforme multiple, incluse le opzioni streaming. Nel frattempo anche il Padel sta continuando a generare un'ondata di investimenti, soprattutto negli Stati Uniti, dove sta guadagnando popolarità come alternativa al tennis e al pickleball. La "Pro Padel League" (PPL), l'unica lega professionistica di padel negli Stati Uniti, sta attirando interesse da parte di investitori che vedono grandi opportunità di crescita in questo mercato emergente.
Rivoluzione nei college americani. (FOS) Un recente accordo legale sta segnando una svolta storica per il sistema NCAA. Questo accordo consente per la prima volta alle università di condividere una parte dei loro ricavi con gli atleti, fino a un massimo di circa 22 milioni di dollari per scuola ogni anno. Allo stesso tempo, l'accordo prevede il pagamento di 2,8 miliardi di dollari di danni agli atleti che non hanno potuto guadagnare attraverso NIL (nome, immagine e somiglianza) prima del 2021. Le università si stanno preparando a questa nuova realtà finanziaria attraverso diverse strategie, come l'aumento dei costi dei biglietti per gli eventi sportivi, nuovi accordi di sponsorizzazione e la vendita di bevande alcoliche negli stadi. Alcune scuole stanno anche cercando donazioni da alumni e fan. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alle università più piccole, che potrebbero avere difficoltà a sostenere questi costi e competere con le scuole più ricche. Il caso ha sollevato dibattiti significativi anche sull'equità del tetto massimo dei ricavi condivisibili, molto inferiore rispetto a quanto avviene negli sport professionistici. Inoltre, l'accordo limita i guadagni degli atleti da contratti NIL superiori ai 600 dollari, se considerati inappropriati. Questo nuovo sistema potrebbe influenzare profondamente il panorama dello sport universitario negli Stati Uniti a partire dal 2025.
Epilogo
.
Una settimana fa avevo parlato della Kings League e di come questa potrebbe spingere a cambiamenti nel gioco del calcio. L’attenzione generale, invece, sembra puntare in un’altra direzione, ponendosi in realtà un’altra domanda, ovvero se i tornei come la KL o la Baller League (un equivalente tedesco) rappresentino una alternativa al calcio tradizionale. Questa settimana ne ha parlato tra gli altri SportsProMedia. Il dibattito è aperto e ciascuno può analizzare il trend secondo la propria sensibilità e prospettiva, sostanzialmente in due direzioni: quella di chi pensa che una certa spettacolarizzazione distragga dal calcio ufficiale, oppure quella di chi - come me - crede che i due mondi siano distinti perché i nuovi tornei rientrano nel puro intrattenimento che è un simulacro dello sport. E che quindi in definitiva la differenza tra i due mondi è rappresentata dal fatto che nel calcio è il contenuto tecnico a fare la differenza, sempre, mentre nei suoi simulacri sono gli aspetti spettacolarizzanti a prevaricare il resto.